Verbale Comitato Scientifico 26/11/2015
In Roma, alle ore 15,20 presso il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa – Piazza del Monte di Pietà n.33, si apre la riunione del Comitato Scientifico della RxP con il seguente ordine del giorno:
– approvazione verbale ultima riunione del CS
– relazione della Presidente
– relazione della Presidente della RxP Rosanna Oliva
– attività: resoconti e proposte
– esame programma di comunicazione della RxP
– varie ed eventuali
Sono presenti:
– Rosanna Oliva, presidente RxP
– Daniela Monaco, Tesoriera della RxP
– Anna Maria Isastia componente del Direttivo della RxP
le componenti del CS:
– Teresa Gualtieri, presidente (Soroptimist)
– Irene Giacobbe (Laboratorio 50&50)
– Elisa Tanzilli (A.I.D.M.)
– Marilisa D’Amico (Università di Milano)
In collegamento:
– Giuliana Giusti (Univ. Venezia)
– Stefania Leone (Univ. Milano)
Assiste anche Daria Arduini.
Marilisa D’Amico deve assentarsi per partecipare a un’audizione alla Camera sulla legge elettorale, cui partecipa anche Antonella Anselmo, che parteciperà all’assemblea.
La presidente Teresa Gualtieri dà lettura del verbale della seduta precedente svoltasi il 26 marzo 2015 e lo stesso, con alcune integrazioni da parte di Rosa Oliva e Susanna Schivo, viene approvato all’unanimità.
Teresa Gualtieri espone la sua relazione trattando i seguenti argomenti:
– Bilancio sociale per le PA
Il bilancio sociale, e la sua articolazione in bilancio di genere e generazionale, costituisce una forma specializzata e innovativa di rendicontazione nonché una risposta ai limiti informativi dei bilanci e dei consuntivi tradizionali – generati da sistemi di contabilità analitico-economica – in quanto strumento finalizzato ad informare in maniera chiara ed intellegibile sull’attività svolta dall’Ente, sulle scelte e sull’impiego di risorse in un dato periodo, in relazione ai risultati raggiunti in termini di effetti sociali, anche con riferimento alle politiche di genere e generazionali.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha adottato nel 2006 una Direttiva contenente Linee guida per la redazione del bilancio sociale specifiche per il settore pubblico (G.U. serie gen. N.63 del 16.03.2006).
Il Decreto legislativo 150 del 27.10.2009 richiama la rendicontazione dei risultati e richiede alle Pubbliche Amministrazioni una relazione sulla performance che evidenzi anche il bilancio di genere ed i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità.
Pur essendo tale forma di rendicontazione innovativa già sperimentata da molti enti territoriali, in Italia non esiste attualmente alcuna normativa che imponga la redazione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione.
Gualtieri propone che la RxP si faccia promotrice, nelle forme opportune, di una proposta di legge che renda obbligatorio per le PA il bilancio sociale, con le articolazioni di bilancio di genere e generazionale.
Intervengono sull’argomento:
Rosanna Oliva comunica che con Irene Giacobbe sta approfondendo il problema della mancata nomina dei CUG in molti organismi, comprese alcune Università, e ritiene che la nostra Associazione dovrebbe attivarsi, dato che ha seguito con attenzione il passaggio dai CPO ai CUG e la loro attuale attività.
Irene Giacobbe aggiunge che la RxP dovrebbe agire in riferimento alle novità introdotte per gli organismi di parità dal Job’s Act.
Stefania Leone è d’accordo sulla proposta di promuovere una norma nazionale che obblighi le PA alla redazione del bilancio sociale; ricorda che Marilisa D’Amico e Stefano Catalano hanno scritto sull’argomento, e le presenti ricordano che Agnese Canevari ha frequentato un corso sul tema.
– Urbanistica di genere – città per le donne/condivisa
Quando si parla di identità di genere, si pensa al mondo del lavoro, a quello culturale o sociale, al più all’organizzazione dei servizi, mentre la pianificazione urbanistica e l’architettura non vengono quasi mai prese in considerazione.
Il pensiero sul tema della pianificazione urbana attenta al genere, a partire dagli anni ‘60 – ’70, ha prodotto ricerche, documenti, ha sperimentato pratiche in molte realtà locali, ha generato reti in ambito accademico e associativo.
In Italia è vigente la Legge sulla dotazione minima di standard n.1444/68 per l’elaborazione degli strumenti urbanistici (superfici da destinare ad attrezzature per istruzione, interesse generale, verde pubblico, parcheggi…) ma gran parte degli spazi urbani, degli edifici residenziali vengono ancora progettati e realizzati secondo schemi vecchi, come centinaia di anni fa, quando le donne svolgevano all’interno delle proprie case funzioni importanti per la famiglia e per l’intera società.
Le nostre città storiche, le nostre case sono state pensate per famiglie e funzioni tradizionali, caratterizzate da una abbastanza rigida e stereotipata separazione dei ruoli.
In Europa, in tema di pianificazione urbana in ottica di genere, si guarda all’esempio di Vienna che ha istituito negli anni 90 un ufficio tecnico per le donne con lo scopo di attivare politiche di genere per la città, pensando alla donna in tutti i momenti della vita (sono stati definiti standard per la costruzione di case e quartieri sulla base delle esigenze delle donne, anche attraverso il contributo delle associazioni presenti sul territorio).
Considerato che la materia dell’urbanistica è demandata alle Regioni, Gualtieri propone che la RxP si faccia promotrice dell’emanazione di una direttiva di indirizzo da parte dello Stato, nelle forme opportune, che obblighi le Regioni ad istituzionalizzare ed attuare un approccio duale nella pianificazione urbanistica e nella progettazione urbana, essenziale per il miglioramento della qualità della vita dell’intera società.
Intervengono sull’argomento:
Rosanna Oliva: l’idea è ottima ma complessa, suggerisce di prendere in considerazione una Regione, per esempio la Calabria, come esperimento pilota.
Stefania Leone approfondirà l’argomento, per verificare se è fra quelli per i quali il Governo può emanare norme di principio per le Regioni.
– Possibilità di progetti europei con partner stranieri
Vari programmi europei (programmazione 2014/20120) trattano temi che potrebbero essere oggetto di interventi della RxP; tra gli altri prevedono la partecipazione di associazioni:
Europe for Citizens – Impegno demo¬cratico e partecipazione civica: progetti della società
civile;
IPA – finanziamenti nel settore delle politiche sociali, della formazione, del sostegno alla parità di genere e dello sviluppo del capitale umano;
Rights, Equality and Citizenship – promozione di attività negli ambiti: non discriminazio¬ne, uguaglianza di genere, lotta contro il razzismo e altre forme di intolleranza, perso¬ne diversamente abili, violenza su bambini, giovani e donne.
La realizzazione dei progetti europei è complessa ma Gualtieri evidenzia che le competenze e gli organismi presenti nella RxP consentirebbero di valutarne la possibilità.
Intervengono sull’argomento:
Elisa Tanzilli pensa che non sia difficile organizzare un partenariato, come donne medico hanno contatti con organismi europei.
Giuliana Giusti ha avuto esperienza con l’Università e pensa che sia difficile riuscire a concretizzare tali tipi di progetti.
– Azione nelle scuole per contrastare la campagna contro il “gender” (frainteso e strumentalizzato)
Gualtieri illustra i chiarimenti forniti dal MIUR con la nota del Dip. il sistema educativo di istruzione e di formazione, prot. AOODPIT n.1972 del 15 /09/2015 [1], in merito al comma 16 della L.107/2015 di riforma su “La Buona Scuola” che ha suscitato molti dubbi di genitori e docenti, riguardo ad una presunta possibilità di inserimento nei Piani di Offerta formativa della cosiddetta “Teoria del Gender”.
Il documento è chiaro e utile per fugare informazioni non corrette, spesso strumentalizzate ed enfatizzate dalla risonanza mediatica.
La RxP può attivarsi a livello locale per incentivare l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione e la promozione del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione, verificando l’attuazione nelle scuole delle azioni previste dalla sopracitata normativa, con particolare riferimento al piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, per la parte di competenza dell’istruzione.
Intervengono sull’argomento:
Giuliana Giusti è importante intervenire per il controllo dei libri di testo. Occorre far pressione sul MIUR, magari promuovendo la formazione di una rete di insegnanti impegnati sul problema. Si potrebbe proporre la costituzione di un Comitato di esperte ed esperti presso il Ministero per la revisione dei libri di testo, che contengono anche molti errori linguistici.
Il corso on line da lei organizzato è andato molto bene, verrà ripetuto a partire da lunedì prossimo.
Irene Giacobbe ribadisce la necessità di impegnarsi sull’argomento linguaggio di genere.
– Report seminari/convegni recenti sul tema Gender Equality: Gualtieri evidenzia come sia crescente l’attivazione di azioni/laboratori riservati agli uomini.
La presidente Rosanna Oliva illustra le attività svolte dalla Rete.
Susanna Schivo, che doveva essere in collegamento a distanza, ma poi non è stato possibile, le ha anticipato particolari circa l’opportunità di realizzare la prossima riunione del CS e un convegno sul doppio cognome a Genova nei giorni 15/16 aprile 2016, di cui si è parlato nella precedente riunione del CS; E’ possibile l’organizzazione, in concomitanza dell’incontro nazionale delle presidenti Zonta – Al convegno sul “doppio cognome”potrebbero esse invitate come relatrici: Gabriella Luccioli, Marilisa D’Amico e altre. La proposta legislativa approvata alla Camera è insoddisfacente e ora giace al Senato. Come RxP dovremmo sollecitarne l’esame e avanzare richiesta di audizione per migliorarne i contenuti..
Rosanna Oliva, sostiene che dovremmo attivarci per far associare altre Università e Associazioni per inserirle nel Comitato scientifico per il biennio 2016/2017, anche perché alcune non sono più presenti a seguito del succedersi degli incarichi. Ricorda che Susanna Schivo, nell’ultima riunione del Comitato scientifico annunciò di potersi interessare per far entrare nella Rete l’Università di Genova e ritiene che ci si debba attivare per contatti con le quattro Università pubbliche romane.
Informa della manifestazione che si svolgerà nelle giornate dell’undici e dodici dicembre presso l’Università di Messina, organizzato da Antonella Cocchiara che la vorrebbe come relatrice; non crede di poter partecipare, quindi chiede se qualcuna è disponibile ad essere presente.
Sulla segnalazione di Irene Giacobbe le presenti concordano di chiedere a suo tempo che la RxP venga inserita fra le associazioni femminili che faranno parte del futuro Comitato Nazionale P.O presso il Ministero del Lavoro.
Rosanna Oliva propone di organizzare un convegno su “Donne militari nello sport e nello spazio..” (titolo provvisorio); la proposta viene accolta favorevolmente, Anna Maria Isastia si attiverà per collaborare.
Anna Maria Isastia illustra il protocollo firmato dal Soroptimist con il MIUR e la piattaforma on line che contiene il progetto.
I club soroptimist lavorano molto con le scuole sugli stereotipi di genere, anche con l’utilizzo di sistemi multimediali integrati.
Riferisce dei progetti Codice rosa e App SHAW; molti club finanziano case protette.
Prima della chiusura, Teresa Gualtieri fa presente che il CS è in scadenza al 31 dicembre 2015 e, quindi, anche la carica di presidente. Si decide di affrontare nella prima riunione del prossimo anno sia il rinnovo del CS sia la successiva designazione della presidente.
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