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Aspettare stanca

A San Valentino un dono alle persone care: doppio cognome per noi e per figlie e figli

A  partire da oggi un prezioso gesto d’amore.

 

Suggeriamo:

  • a tutte e tutti di aggiungere sui profili Facebook il cognome materno al nostro solo cognome paterno finora imposto dalla legge, seguendo l’esempio di chi lo ha già fatto dopo la sentenza della Corte costituzionale, come gesto d’amore verso le nostre madri.

 

  •  agli uomini di impegnarsi ad attribuire  i cognomi della mamma e del papà alle figlie e ai figli  che  nasceranno, (come ora è reso possibile per le nuove nascite a seguito della sentenza) e di   farlo   anche per i figli già nati, purché minorenni, non appena sarà possibile con la legge che regolamenterà i cognomi dei figli e delle figlie minorenni, come gesto d’amore verso le loro compagne.

 

 

Gesti d’amore  di padri e madri anche verso figlie e figli, ai quali, attraverso il doppio cognome sarà riconosciuto il diritto alla completa identità del ramo materno e paterno, che rompa con retaggi culturali ormai superati.

 

– –  – – –

 

68 anni dalla Costituzione, a 41 anni alla riforma del diritto di famiglia, a 37 anni dalla presentazione della prima proposta di legge in Parlamento, a 10 anni dal monito della Corte costituzionale al Parlamento, a oltre 2 anni dalla condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, nell’udienza dell’otto novembre 2016 la Corte costituzionale, con la propria sentenza ha eliminato l’automatica attribuzione del solo cognome paterno, anche in presenza di una diversa volontà di genitori.

 

Un risultato immediato e importante, ma ancora parziale. Siamo tutt’ora in attesa di una legge, definita dalla Corte costituzionale, indifferibile. La Rete per la Parità, dalla sua fondazione nel 2010 è in prima linea nell’impegno per dare visibilità alle madri e non penalizzare figlie e figli.

 

 

 Da Aspettare stanca, una delle associazioni della Rete per la Parità, che chiede dal 2010 il doppio cognome per legge  in attuazione dei principi costituzionali, di recente richiamati dalla sentenza n. 286/2016 della Corte costituzionale.

 

Roma, 14 febbraio 2017

 

Comunicato Stampa

Per contatti: 3386705939 info@aspettarestanca.it

Streaming Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”

Su Radio Radicale è online lo streaming del Convegno  “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”, registrato a Roma il 23 gennaio 2017 presso la Camera dei Deputati – Sala Aldo Moro.

 

Qui il link al video

 

 

Prima sessione: ore 9.30-13.30  (File 1/2 – 3 ore e 54 minuti)

 

Introduce Donatella Martini, Associazione DonneinQuota

Modera: Anna Bandettini, La Repubblica

Presentazioni dati internazionali, Monia Azzalini – Osservatorio di Pavia

Giovanni Scatassa RAI

Angelo Marcello Cardani, Presidente AGCOM

Marilisa D’Amico, Docente di Diritto Costituzionale -Università degli Studi di Milano

Piero Dominici, Docente di comunicazione pubblica – Università degli Studi di Perugia

Linda Laura Sabbadini, Statistica sociale

 

Seconda sessione: 14.30-18.00 (File 2/2 – 2 ore e 40 minuti)

 

Introduce Antonella Anselmo, Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria

Modera: Luisa Betti, giornalista esperta di diritti umani

Gabriella Cims, Appello Donne e Media

Annalisa D’Orazio, AGCOM

Angela Nava Mambretti, Presidente Consiglio Nazionale Utenti

Beatrice Covassi, Capo Rappresentanza Commissione Europea in Italia

Enrico Giovannini, Portavoce Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS)

Conclude Rosanna Oliva, Rete per la Parità

 

Comunicato Stampa Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”

L’importanza dei mass media e del ruolo di vigilanza dell’Autorità di Garanzia per la comunicazione sulla condizione della donna in Italia è stata ampiamente confermata dalle relazioni e interventi del Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”, che si è svolto ieri nella sala Aldo Moro della Camera, organizzato da DonneinQuota e Rete per la Parità. Così come ancora una volta è emerso che condizione della donna e uso corretto dei media nella comunicazione politica sono una questione di democrazia.

Come annunciato a conclusione dei lavori, è stata inviata oggi al Senato la richiesta di eleggere una donna Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Difatti, dal calendario dell’Aula risulta che l’Assemblea è chiamata a votare a scrutinio segreto, domani mercoledì 25 gennaio, per reintegrare il Consiglio dell’AGCOM, composto dal Presidente e quattro Commissari. Al riguardo si diffondono notizie contrastanti su accordi raggiunti o negati, ma tutte riportano esclusivamente nomi di uomini. Tenuto conto della prevalenza di uomini non solo nel Consiglio, ma in tutti gli organi e strutture dell’AGCOM, è importante che il voto dei Senatori e delle Senatrici porti una donna a ricoprire tale importante incarico, superando ottiche spartitorie, e facendo, al contrario, prevalere il rispetto dei principi costituzionali che impongono la presenza equilibrata di uomini e donne nei luoghi decisionali, nonchè la responsabilità politica e personale di ciascun componente di tale ramo del Parlamento.

Non è da escludere che la richiesta possa essere accolta, anche perché il Senato, con la decisione presa il 18 gennaio scorso di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, ha dimostrato di voler individuare le azioni di contrasto necessarie.

 

Qui il link al comunicato.

 

 

Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in TV”

Lunedì 23 gennaio – ore 9.30-18.00, presso la Camera dei Deputati, sala Aldo Moro, si terrà il convegno CambieRai per non cambiare mai? Donne vere in TV  promosso da DonneinQuota e Rete per la Parità a continuazione del lavoro pluriennale svolto a tutela dell’immagine delle donne nei media, in particolare all’intero degli spazi pubblicitari e nella televisione pubblica nazionale.

 

Per l’ingresso alla sala, che ha una capienza di posti limitata, è necessario inviare la conferma della partecipazione entro giovedì 19 gennaio a segreteria.reteperlaparita@gmail.com.
Occorrerà inoltre esibire un documento d’identità e gli uomini dovranno indossare la giacca.

Qui il Link al programma del convegno.

 

Vi aspettiamo!

 

Comunicato stampa – Doppio cognome per figlie e figli

Rete per la Parità

Associazione di promozione sociale per la Parità uomo-donna secondo la Costituzione Italiana
www.reteperlaparita.it

Comunicato stampa. Doppio cognome per figlie e figli

A 68 anni dalla Costituzione, a 41 anni alla riforma del diritto di famiglia, a 37 anni dalla presentazione della prima proposta di legge in Parlamento, a 10 anni dal monito della Corte costituzionale al Parlamento, a 2 anni dalla condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, nell’udienza dell’otto novembre la Corte costituzionale, relatore il Giudice Giuliano Amato, con la propria decisione ha eliminato l’automatica attribuzione del solo cognome paterno alla prole nata nel matrimonio. anche in presenza di una diversa volontà di genitori.

“E’ una sentenza storica – dichiara Rosa Oliva, presidente della Rete per la Parità – e alla commozione di trovarmi di nuovo in quell’aula nella quale nel 1960 la Corte cancellò la norma del 1919 che impediva alle donne l’accesso alle principali carriere pubbliche e alla gioia per il risultato si aggiunge l’amarezza per il lento cammino verso la parità delle donne”. “Si tratta di un risultato immediato e importante, ma ancora parziale – aggiunge Rosa Oliva – bisognerà leggere le motivazioni della sentenza, ma è chiaro che deve essere approvata dal Senato quanto prima la proposta di legge della Camera, che giace da due anni presso la Commissione Giustizia. Chiederemo un incontro per sollecitarla, assolvendo per una volta ancora quel ruolo di cui l’associazione si è fatto carico dalla sua fondazione nel 2010, quando, all’interno di uno dei tre filoni di obiettivi, Mai più donne invisibili, abbiamo inserito la questione del doppio cognome”.

Aggiunge Susanna Schivo, autrice di Mai più madri invisibili, uno dei 29 contributi raccolti nel volume Cinquant’anni non sono bastati (curato da Anna Maria Isastia e Rosanna Oliva), che nel Comitato Scientifico della Rete per la Parità rappresenta l’Area 03 Distretto 30 di Zonta International (al quale apparteneva Maria Magnani Noya, prima sindaca di Torino, che presentò nel 1979 la prima proposta di legge in materia di attribuzione del cognome a figli e figlie rispettoso della parità tra i coniugi): “la Consulta ha accolto l’eccezione di illegittimità costituzionale sollevata nel ricorso presentato alla Corte d’Appello di Genova per il caso di una coppia di coniugi, da me patrocinata, che si è vista negare dall’Ufficiale di Stato civile la possibilità di attribuire al figlio, che oggi ha quattro anni, entrambi i cognomi dei genitori. Una vittoria nei diritti civili, che riguarda la donna e il suo ruolo paritario nella società, come ha dichiarato ieri la madre del piccolo”.

“Innanzi alla Corte, come componente del Collegio difensivo, ho avuto l’onore di rappresentare la Rete per la Parità – dichiara l’avvocata Antonella Anselmo – nell’ambito di un’iniziativa che abbiamo ritenuto necessaria per sostenere le ragioni delle tante coppie italiane che testimoniano quotidianamente il rispetto reciproco, l’eguaglianza nei rapporti familiari e la condivisione della responsabilità genitoriale verso i figli. La Rete per la Parità è capofila del gruppo di lavoro all’interno dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile per l’Obiettivo 5 Parità di genere. Un obiettivo inserito nell’Agenda ONU 2030 per le ricadute positive sull’intera popolazione mondiale del riconoscimento dei diritti delle donne. E dunque continueremo, nelle opportune sedi, a denunciare le discriminazioni strutturali di genere e la violazione degli obblighi internazionali”.

9 novembre 2016

Contatti: 3386705939 segreteria.reteperlaparita.@gmail.com

Aggiornamenti al 5 agosto

RIVISTE

La rivista inGenere dedica il mese di agosto alle Pioniere, celebrando le  donne che si sono distinte nella storia del pensiero economico e dell’economia o che hanno compiuto grandi imprese, grandi viaggi o importanti scoperte. Questa settimana Ester BoserupMary AnningTina Pizzardo.

Qui il link alla rubrica online.

Del pari segnaliamo sulla stessa rivista l’inchiesta svolta da Be Free sulla piaga della tratta delle donne cinesi in Italia, nell’articolo qui allegato.

 

EVENTI

Il Tempo delle Donne è un evento del Corriere della Sera, nato da un’idea della 27ma Ora, in collaborazione con Io Donna, Fondazione Corriere e Valore D e con la collaborazione del Comune di Milano – assessorato alla Cultura, che – a cinquant’anni dai “Comizi d’amore di Pasolini” – propone diverse riflessioni su sesso e amore  attraverso un ciclo di incontri con un unico obiettivo: comprendere i legami tra gli esseri umani. La terza edizione del Tempo delle Donne sarà ospitata ancora una volta alla Triennale e al Teatro dell’Arte di Milano, il 9, 10 e 11 settembre 2016, con un palinsesto fitto di oltre ottanta incontri, che animeranno i diversi spazi: teatro, laboratorio, salone d’onore, giardino e foyer. Non un convegno, ma una festa e un festival con itinerari aperti al pubblico e gratuiti, che si incrociano tra conversazioni e provocazioni sul palco, spazi di formazione e momenti di gioco e sport.

Tra i protagonisti, Franca Valeri, Eva Cantarella, Ivan Cotroneo, Paola Cortellesi, Marco Missiroli, Pupi Avati e Cristiana Capotondi.

Qui il link alla locandina dell’evento.

 

 

BUONE VACANZE!

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Aggiornamenti al 28 luglio

EVENTI

Dal 31 luglio al 16 agosto 2016, al Castello Manservisi di Castelluccio (BO) di Porretta Terme (Bo) – Via Alessandro Manservisi n. 3 – si terrà la Mostra – Convegno itinerante 1946: il voto delle donne, che ha visto la luce grazie alla cooperazione di numerosi soggetti promotori: Associazione Castello Maservisi, Associazione Il Paese delle Donne, Fildis, Consigliera di Parità di Frosinone e l’Università di Cassino e del Lazio meridionale.

Il progetto è stato insignito di una medaglia dal Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella.

La Mostra – Convegno verrà inaugurata alle 17.30 del 31 luglio.

In allegato la locandina dell’evento.

CONCORSI LETTERARI

A quasi un anno dalla scomparsa di Fatema Mernissi – studiosa, letterata, e donna che non si è mai tirata indietro nel denunciare  il  retaggio patriarcale nella società marocchina e l’usurpazione indebita del ruolo di potere e governo svolto dalle donne nel mondo islamico – la FO.DO.M.I. promuove il PREMIO LETTERARIO FATEMA MERNISSI.

“Da una sponda all’altra del Mediterraneo… le donne scrivono. Il Giro di Boa – Chi o cosa ha cambiato la mia vita” questo il titolo dell’evento e del premio che è stato presentato al castello arabo normanno di Castellammare.

Il premio è patrocinato dal comune di Castellammare e dalla signora Anna Maria De Blasi dell’associazione “contro tutte le violenze”, in collaborazione con il Forum delle donne marocchine in Italia e il Rotary club di Palermo.

PREMIO LETTERARIO FATEMA MERNISSI per  Narrativa & Poesia

 

Tema dell’edizione 2016  “IL GIRO DI BOA” – Chi o cosa ha cambiato la mia vita

Saranno ammesse esclusivamente opere letterarie Scritte da donne, in lingua italiana

Le opere narrative non dovranno superare le 20 cartelle (1800 battute circa per cartella)

Le poesie devono essere composte da non meno di 3600 battute

Gli scritti dovranno pervenire in formato PDF entro e non oltre il 10 settembre 2016, accompagnati da una autopresentazione all’indirizzo e-mail  fatemamernissi.premio@gmail.com

La Giuria del Premio è composta da

Mounya Allali (Poetessa)/Leila Ben Salah (Giornalista/Scrittrice)

Patrizia Consolo (Scrittrice)/Anna Maria Gallone(Regista/Giornalista/Scrittrice)

Karima Moual (Giornalista)/Ivana Trevisani (Antropologa/Scrittrice)

Verranno assegnati alle prime due opere selezionate i seguenti premi

1° premio

Partecipazione a un evento culturale con presentazione dell’opera premiata in Marocco, con il patrocinio dell’Università “Ibn Zohr” di Agadir e l’Unione degli Scrittori del Marocco

2°premio

Presentazione e lettura dell’opera premiata presso Casa delle Donne di Milano. La cerimonia di premiazione si terrà il 20 ottobre 2016 nella Sala Conferenze – Ufficio d’informazione del Parlamento Europeo – Corso Magenta, 59  – MILANO

 

CORSI DI FORMAZIONE

Fino al 1° settembre è possibile iscriversi online al corso di formazione gratuito W.W.W. – Women Web Works, che  aiuta le donne a professionalizzarsi e ad acquisire le nuove competenze richieste in ambito digitale dal mercato del lavoro. Strumenti informatici, office automation di base e uso professionale dei social network tra le aree di insegnamento.

Il  Corso di Formazione, in partenza a metà settembre, si terrà a Milano presso I.C.S. Cardarelli Massaua – Via Scrosati 4 e al termine (fine novembre) verrà rilasciato un attestato a coloro che avranno completato il percorso e superato il test.

I nuovi media e le tecnologie sono alleati preziosi e inclusivi per chi è alla ricerca di un’occupazione e in special modo per le donne che, per svariati motivi, devono fare il loro ingresso o re-ingresso nel mondo del lavoro e non hanno dimestichezza con questi strumenti (disoccupate di lunga durata, immigrate, lavoratrici con scarsa esposizione a Internet, donne che desiderano rientrare nel mondo del lavoro dopo un significativo periodo di assenza).

Per maggiori informazioni scrivere all’indirizzo info@donnetecnologie.org

 

PUBBLICAZIONI

Dal 19 luglio è online il mensile di luglio di NOI DONNE, con in primo piano l’editoriale di Tiziana Bartolini che riflette sul tema della pericolosa relazione tra donne, felicità, autodeterminazione e politica.
Qui il link dell’ultimo numero. Ricordiamo che è possibile ricevere automaticamente tutti i numeri del mensile iscrivendosi alla newsletter della rivista.

 

Segnaliamo un’interessante panoramica delle otto donne che stanno cambiando il mondo, con il loro impegno politico e sociale volto alla difesa dei diritti umani, dell’ambiente e alla sovversione degli stereotipi culturali e di genere.

Qui il link all’articolo.

 

A proposito di diritti, donne, politica e cambiamento se volgiamo il nostro sguardo oltreoceano sembra impossibile non riflettere su una grande protagonista della scena politica internazionale: Hillary Clinton e la sua candidatura, controversa e tutt’altro che banale, a Presidente degli Stati Uniti. La forza della sua candidatura risiede non nel suo sesso, ma nella considerazione che ha ed ha sempre avuto per le politiche di genere. “Non mette in disparte i temi del lavoro femminile, dei congedi familiari, delle discriminazioni, della cura dell’infanzia. Non nasconde il ruolo importante che ha assegnato alla considerazione dei diritti delle donne non solo agli albori della sua carriera politica, quando lanciò dal convegno di Beijing la parola d’ordine “i diritti delle donne sono diritti umani” ma anche nei suoi anni come segretario di stato – la “Hillary doctrine” in affari internazionali consiste nel sottolineare la centralità dei diritti delle donne nella promozione della pace e della sicurezza…Hillary è una donna che sa di esserlo, e che, in quanto tale e non a dispetto del suo genere, ritiene giustamente di potere governare il paese che continua ad avere un ruolo centrale sullo scenario politico internazionale”.
Qui il link completo all’articolo.

 

Alleghiamo inoltre l’intervista del quotidiano Prima Pagina a Letizia Giello – Segretario Regionale CONFSAL, Coordinatrice Nazionale Pari Opportunità, Consigliera Comitato Parità e Pari Opportunità Del Ministero Del Lavoro, Segretario Nazionale Fesica – Confsal, Settore Ceramico – sul tema spinoso del welfare aziendale.

Qui il link all’articolo.

 

 

 

Aggiornamenti al 12 luglio

PUBBLICAZIONI

A partire da giovedì 14 e nei giorni successivi è disponibile in edicole e librerie  il 37esimo numero di Origami   supplemento settimanale de La Stampa – dedicato a Donne e lo spazio pubblico, contenente per l’occasione l’intervista a Rosanna Oliva, fondatrice e presidente della Rete per la Parità e da sempre impegnata sul fronte della presenza qualificata delle donne nella politica e nei luoghi decisionali.

E’ online il secondo numero del 2016 della rivista Giudicedonna, di cui segnaliamo, tra le varie preziose  riflessioni, i qualificati  ed attuali approfondimenti di Mirzia Bianca, Antonietta Carestia e Cristina Cecchetti incentrati rispettivamente sulla legge del 20/05/2016 attinente alla regolamentazione delle unioni civili, sui risultati delle amministrative 2016, stepchild adoption e maternità surrogata.
Qui il link all’ultimo e agli altri numeri della rivista.

EVENTI

Domani, mercoledì 13 luglio, alle 8,30, si terrà l’audizione del Prof. Enrico Giovannini presso la Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. In occasione della presentazione dell’ASviS l’11 marzo, la RxP e le altre associazioni aderenti all’ASviS avevano invitato il Parlamento ad avviare un’indagine conoscitiva sul tema e la Commissione esteri ha affidato al Comitato permanente sull’attuazione dell’Agenda 2030, costituito al suo interno e presieduto da Maria Edera Spadoni (M5S), il compito di valutare le iniziative, gli aspetti finanziari e i rapporti con le istituzioni internazionali per discuterne poi i risultati entro il 31 dicembre, anche in vista della presidenza italiana del G7 nel 2017. L’audizione di Giovannini apre, di fatto, l’indagine conoscitiva e testimonia il valore del lavoro svolto finora dall’Alleanza “Credo che tale scelta costituisca un importante riconoscimento per l’Alleanza”, ha dichiarato il Portavoce dell’ASviS.

L’audizione verrà trasmessa sul sito della Camera.

 

A distanza di un anno dalla video inchiesta sulla “libera scelta” di diventare madri, giovedì 14 luglio 2016 ore 14.30, presso la Camera dei deputati – Sala del Refettorio, in Via del Seminario 76 si terrà l’iniziativa-convegno  “Maternità, libera scelta? Lavori di cura: la strada del welfare aziendale“, per fare il punto sulla legge di stabilità 2016 e sulle disposizioni attinenti al tema del welfare aziendale. Guideranno il dibattito Ettore Rosato, Titti Di Salvo, Monica D’Ascenzo, Carlo Dell’Aringa, Riccarda Zezza, Emmanuele Pavolini, Donata Lenzi e Maria Elena Boschi. Per partecipare è opportuno accreditarsi all’indirizzo mail pd.relazioniesterne@camera.it

In allegato la locandina del convegno.

 

 

 

Aggiornamenti al 10 giugno 2016

EVENTI

 

Martedì 21 giugno dalle ore 16 alle ore 18,30 presso lo spazio CFZ a Venezia si terrà il convegno “Comunicazione e identità di genere all’Università”.
Il programma prevede:

– Conversazione con Giuliana Giusti, Università Ca’ Foscari Venezia, Stefania Cavagnoli Università di Roma “Tor Vergata” e Michele Cortelazzo Università di Padova

– Il MOOC “Linguaggio, identità di genere e lingua italiana”. Presentazione di Giuliana Giusti, Università Ca’ Foscari Venezia

– Linee guida per una comunicazione paritaria del genere: l’esperienza del DSLCC. Presentazione di Sonia Pastrello, Università Ca’ Foscari Venezia

Alleghiamo la locandina dell’evento.

 

 

 

PUBBLICAZIONI

 

Segnaliamo, per chi se lo fosse perso, il prezioso articolo di Linda Laura Sabbadini sul numero del 2 giugno de La Stampa (p. 2), dal titolo “Dal voto agli asili: 70 anni di conquiste. Forza ragazze, ora tocca a voi“. In una cavalcata storica di quasi un secolo si ripercorrono le battaglie e le vittorie delle donne dal 1946 ad oggi. Nulla è stato regalato allora, nulla lo sarà in futuro.

Qui il numero del 2 giugno.

 

 

 

NOTIZIE

 

La deputata Roberta Agostini, in un comunicato riportato dall’ANSA, rende nota l’assegnazione di una casa a Chiara Insidioso Monda, ragazza picchiata e ridotta in stato vegetativo dall’ex fidanzato ora condannato a 20 anni, e la presentazione di una legge che supporti in maniera adeguata le donne vittime di violenza non più autosufficienti, con la previsione di specifiche misure di carattere sanitario ed economico.  

“Grazie al Presidente del IX municipio di Roma, Andrea Santoro, per aver individuato una casa consona alle esigenze di Chiara Insidioso. E’ un atto concreto che arriva dopo mesi nei quali il drammatico caso di Chiara, ridotta in stato vegetativo a causa delle violenze subite dall’ex fidanzato, e’ diventato emblematico. Dopo interpellanze urgenti, che con diverse colleghe abbiamo presentato al governo per chiedere conto di misure specifiche volte a fornire assistenza sanitaria e economica alle vittime di violenza di genere, oggi arriva una buona notizia per Chiara che testimonia l’impegno concreto di Andrea Santoro e di un’istituzione municipale che sempre più deve essere vicina ai cittadini”.  “Ora – aggiunge – e’ necessario chiedere la calendarizzazione di una legge, che abbiamo già presentato, a favore delle vittime di violenza non più autosufficienti. Ed e’ necessario sostenere in modo fermo i centri antiviolenza e le case rifugio. Con altre colleghe ho presentato un’interrogazione per chiedere al governo di affrontare il contenzioso che potrebbe portare alla chiusura di diversi centri antiviolenza e case rifugio a Roma, in modo da permettere alle associazioni di continuare ad operare. Per battere la violenza e’ fondamentale l’impegno di ciascuno di noi e che le istituzioni diano segnali chiari, come quello venuto oggi dal IX municipio”. 

In basso riportiamo il testo dell’Interrogazione:

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE

 

Alla PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Per sapere premesso che:

 

apprendiamo che nei prossimi giorni del mese di giugno inizieranno a scadere i contratti di appalto in essere riguardanti il servizio di ospitalità per donne vittime di violenza;
le Associazioni appaltatrici, coinvolte in questo fondamentale servizio di sostegno a soggetti tra i più fragili della nostra collettività, denunciano una situazione per la quale si troveranno nella impossibilità di proseguire nella loro opera di accoglienza e soccorso, determinando conseguenze di una gravità che non è eccessivo definire devastante, non solo per le persone direttamente interessate, ma per l’intero tessuto sociale;
ad esserne colpite saranno donne che magari, appena ottenuta un’occupazione, dovranno rinunciarvi perché non avranno più un tetto che le accolga, ne saranno vittime i loro figli minori che, privati della loro sistemazione, dovranno abbandonare le scuole che stanno frequentando nel quartiere, a farne le spese, in sintesi, ne saranno, interi nuclei familiari monogenitoriali, senza alcuna fonte di reddito,  di nuovo ricacciati in strada in un momento storico in cui il grave deficit di sicurezza è purtroppo sotto gli occhi di tutti, privati di un appoggio, le case rifugio, ove finalmente avevano trovato quell’accoglienza e quella protezione che costituiscono le basi necessarie per iniziare il percorso verso una propria autonomia;

 

nelle more dell’emanazione dei regolamenti di attuazione del nuovo codice degli appalti di cui al Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, siamo in presenza di un vuoto normativo, a causa del quale gli Enti Locali e primo fra tutti il Comune di Roma, non emettono bandi per l’affidamento del servizio di gestione delle “Case Rifugio” e  dei Centri Antiviolenza, dichiarando di non poter concedere proroghe ai contratti in essere;

 

in realtà non si vede l’esatto collegamento tra la completa applicazione del codice degli appalti e la gestione dei bandi di cui sopra.

 

Se il Governo sia a conoscenza della situazione descritta, e se non consideri, comunque, necessario, di dovere acquisire le informazioni necessarie in merito alla vicenda dei bandi per l’affidamento del servizio di gestione delle “Case Rifugio” e  dei Centri Antiviolenza,  e,  inoltre, se non ritenga di dover considerare la necessità di intervenire con urgenza al fine di arrivare alla proroga dei contratti di appalto in essere inerenti alla gestione delle Case Rifugio e dei Centri Antiviolenza, oppure all’emissione di un nuovo bando per l’aggiudicazione di servizi che, per la loro specificità, non possono essere assolutamente interrotti.

 

 

ROBERTA AGOSTINI

ILEANA ARGENTIN

STELLA BIANCHI

LORENZA BONACCORSI

LAURA COCCIA

MARIA COSCIA

 

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

 

Lunedì 30 maggio alle ore 10.00 a Roma presso l’Accademia delle Belle Arti, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS organizza un incontro per far dialogare politica, società, cittadini e imprese e interrogarli sulle strategie e i futuri impegni che intendono adottare per il raggiungimento degli obiettivi fissati nell’Agenda 2030. Ed è proprio nella Settimana europea dello sviluppo sostenibile che ASviS riunisce i principali attori che possono insieme orientare il domani, dai rappresentanti della politica a quelli del mondo imprenditoriale, dai professionisti della comunicazione ai leader sindacali agli accademici, e affrontare con loro le problematiche e le vie d’uscita che è necessario intraprendere tutti insieme. Nel corso dell’evento verrà presentata la campagna di Pubblicità Progresso per la diffusione della cultura della sostenibilità.

La Rete per la Parità sarà presente con le sue socie impegnate nei gruppi di lavoro sull’obbiettivo cinque (parità di genere), quattro (istruzione di qualità), undici (città e comunità sostenibili) e diciassette (partnership degli obbiettivi) dell’Agenda dell’Alleanza.
Alleghiamo la locandina dell’evento.

 

 

Nel segno di Amelia Earhart,  prima trasvolatrice dell’Atlantico nonchè simbolo dell’empowerment femminile, giovedì 26 maggio alle ore  17 si terrà l’incontro a ingresso liberoArrivi e partenze sulla rotta dell’affermazione dei diritti civili” promosso da Zonta Club Genova 2 insieme allo Zonta Club Genova Uno Palazzo Doria Spinola con Rosa Oliva e Maria Gabriella Lucciolipioniere dei diritti civili delle donne italiane nelle carriere interne alla pubblica amministrazione e in magistratura. 

In allegato la locandina dell’incontro.