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Menzione di merito nel Premio Roma per “Cinquant’anni non sono bastati”

premio-roma-saggistica

Premio Roma 2017 “Cinquant’anni non sono bastati. Le carriere delle donne a partire dalla sentenza n. 33/1960 della Corte Costituzionale”, a cura di Anna Maria Isastia e Rosa Oliva ha ricevuto una menzione di merito per la saggistica.

Quarta di copertina

Ventinove riflessioni presentano un ragionamento collettivo sulle carriere e sui destini delle donne italiane, a partire dalla sentenza n.33/1960 della Corte costituzionale che segnò l’inizio delle modifiche legislative che hanno portato all’eliminazione delle discriminazioni contro le donne per l’accesso alle carriere pubbliche. Il volume con le sue tre parti – Come eravamo, Come siamo e Come saremo – guarda al passato, al presente e al futuro. Un cammino lento e difficile, ancora incompleto, da far conoscere, a sei anni dalle celebrazioni dei cinquant’anni della sentenza, alle giovani generazioni, per impegnarle a loro volta. La lettera alla nipote, che idealmente apre il volume, preannuncia il passaggio di testimone alle donne e agli uomini del futuro e contiene l’auspicio che le celebrazioni dei cento anni della sentenza possano essere l’occasione per constatare che nel 2060 la parità dei diritti e le pari opportunità siano una realtà compiuta. Il volume contiene una prefazione di Emma Bonino e un’intervista di Maurizio Molinari a Rosa Oliva.

https://www.libreriauniversitaria.it/cinquant-anni-non-sono-bastati/libro/9788896973653

Liberiamo la storia delle donne – Petizione alla Rai e al MIUR


FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG http://bit.ly/2p4c3zZ

In questo 25 aprile Marisa Cinciari Rodano e Rosanna Oliva de Conciliis, anche a nome delle firmatarie, chiedono:

alla Rai TV di rendere visionabili e disponibili al pubblico, in apposita sezione di Teche Rai e utilizzabili non a fini di lucro, i materiali di repertorio utili a ricostruire la Storia delle donne;

al MIUR di agire perché la Storia delle donne abbia una equa rappresentazione nelle scuole.

Come prima azione chiediamo che sia sbloccato il documentario della Rete delle reti femminili “Le donne nella Resistenza. E perché alle partigiane fu negato di sfilare dopo la Liberazione”https://www.youtube.com/watch?v=u_t6mbT2CBM, oscurato perché contenente anche clip di proprietà Rai.

La storia delle donne, sistematicamente ignorata anche dai programmi di scuola e dai libri scolastici, deve essere liberata e riportata alla luce.

Il servizio pubblico prenda esempio dalla recente pubblicazione online dell’immane archivio segreto del Vaticano: http://asv.vatican.va/content/archiviosegretovaticano/it/consultazione.html. Se il Vaticano ha reso possibile l’accesso libero e gratuito all’immenso patrimonio dei suoi contenuti, lo Stato italiano potrà ben fare qualcosa per restituire alle donne ciò che è rimasto della loro storia, a lungo negata e nascosta.

Marisa Cinciari Rodano

Rosanna Oliva de Conciliis

DonneinQuota

Rete delle Reti

Rete per la Parità

AGGIORNAMENTI AL 13 APRILE

IN EVIDENZA
Ci sono diritti che assomigliano a corse ad ostacoli: sono sanciti da una legge o da una sentenza eppure per poterne godere i cittadini devono percorrere la strada più lunga. Quella che passa per il giudice di un Tribunale a cui chiedere solamente che venga riconosciuto un diritto che dovrebbe essere garantito. Da alcuni mesi – grazie a una sentenza della Corte Costituzionale tutte le mamme e tutti i papà avrebbero il diritto di dare ai propri figli entrambi i loro cognomi. Avrebbero, appunto. Le cose infatti non stanno proprio così. Secondo i dati raccolti dalla Rete per la Parità sono ancora una piccola minoranza le famiglie che hanno visto riconosciuto questo diritto. Per capire meglio che sta succedendo e di chi è la responsabilità di questi ostacoli, ne abbiamo parlato con Rosanna Oliva de Conciliis, presidente dell’associazione Rete per la Parità che nel corso degli ultimi mesi si è impegnata per diffondere il contenuto della sentenza e sollecitare le istituzioni sulla sua applicazione.” Leggi l’intervista di Silvia Pasqualotto su Alley Oop (e su Facebook e Twitter).

La parità di genere per uno sviluppo rispettoso dell’equilibrio nei Paesi e fra i Paesi​: il Goal 5 a FORUM PA 2017. “Il gruppo Goal 5 in ASviS ha elaborato dettagliate osservazioni al primo Rapporto del Ministero Ambiente, le stesse riportate da Rosanna Oliva de Conciliis, coordinatrice del gruppo, il 21 marzo scorso in occasione dell’incontro del Ministero con la società civile e incluse nell’analisi dell’ASviS sulla scelta degli indicatori per la Strategia italiana”. Leggi l’intervista di Patrizia Fortunato.

Dal cognome materno alla legge sul femminicidio: la Camera dalla parte delle donne. È stata sin dall’inizio una Camera dei deputati molto attenta alla discriminazione di genere, quella presieduta da Laura Boldrini. A partire dalla fondazione della Sala delle donne per dare un riconoscimento, anche visivo, tramite fotografie e documentazioni, a quelle donne che hanno contribuito alla Repubblica, ma che restano sconosciute ai più. Le iniziative sono state molte: dalla legge sul femminicidio al cognome materno, passando per una “rivoluzione linguistica” che prevede l’utilizzo nei resoconti parlamentari delle parole “ministra” o “deputata”, fino a quel momento usate solo in forma maschile.

EVENTI DALLE NOSTRE ASSOCIATE
Da venerdì 14 aprile a lunedì 17 aprile – Roma, Teatro Palladium Università Roma Tre. Piazza Bartolomeo Romano, 8. FESTIVAL “LE COMPOSITRICI”: MOSTRE “DONNE E LAVORO” E “DONNE NELLE ARTI”. Organizzato da Toponomastica Femminile in collaborazione con Scuola Popolare di Musica di Testaccio, DAMS e DSF dell’Università Roma Tre e Conservatorio “Piccinni” di Bari, il festival intende mettere in luce la natura versatile delle donne artiste, del loro talento creativo, che si è fatto strada nei campi più svariati, dalle Arti maggiori a quelle minori, nonostante l’imperante predominio maschile.

Da domenica 23 aprile – Corciano. MOSTRA-CONVEGNO “1946: IL VOTO DELLE DONNE”.
Inaugurazione della tappa umbra dell’esposizione itinerante organizzata dalla FILDIS – Federazione Italiana Laureate e Diplomate Istituti Superiori e dal Dipartimento Pari Opportunità.

BANDI
PREMIO DI LAUREA “TULLIA ROMAGNOLI CARETTONI” BANDITO DALL’UNIONE FEMMINILE NAZIONALE. Il premio di €2000 è destinato a laureati/e e laureandi/e che frequentino o abbiano frequentato corsi di laurea magistrale. La domanda va inviata entro il 31 maggio 2017 http://unionefemminile.it/premio-di-laurea-tullia-romagnoli-carettoni/. Per info: 026599190 e segreteria@unionefemminile.it

FORMAZIONE
MASTER ANTICORRUZIONE, APERTE LE ISCRIZIONI AL QUARTO MODULO. Il Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Roma Tor Vergata nell’ambito del Master Anticorruzione, seconda edizione, offre l’opportunità di partecipare, dall’8 al 12 maggio, al singolo Modulo “Prevenzione del rischio di corruzione nelle imprese: il d.lgs. 231/2001 e l’adozione dei modelli organizzativi di prevenzione dei reati” al costo di 750 euro. Al termine del Modulo sarà fornito ai frequentanti l’accesso gratuito per un anno al corso on line Learnico sulla 231. Per iscrizioni, entro il 2 maggio: master.anticorruzione@uniroma2.it.

SCUOLA DI DEMOCRAZIA/SCUOLA PER LA BUONA POLITICA 2017 – FONDAZIONE BASSO. Giunto al suo decimo anno di attività il corso dedicato a Letture politiche del secondo Novecento. Il prossimo incontro giovedì 20 aprile (ore 14,30-19), nella saletta della Fondazione Basso (via della Dogana Vecchia, 5, Roma). “Fatti e Norme” di Jurgen Habermas – relatori Stefano Petrucciani e Alessandro Ferrara. Discussione guidata da Catia Papabasso@fondazionebasso.it o 066879953

LETTURE
IL FUTURO DELLE MILLENNIALS NELLE PROFESSIONI STEM
“Data Protection Officer, Digital Information Officer, Cyber Security Expert, Big Data Engineer, Mobile Application Developer, Data Scientist, Esperto in Metodologie Agile e Internet of Things Expert: se siete delle giovani donne segnatevi queste professioni e iniziate a capire come muovervi per imparare ad esercitarle. Secondo la ricerca “Donne e digital transformation: binomio vincente”, condotta da NetConsulting Cube per conto di CA Technologies- Queste figure sono presenti limitatamente nelle aziende italiane e sono ricoperte per lo più da uomini, ma nel prossimo futuro sono destinate a crescere rapidamente e sempre di più potranno essere occupate dalle donne”. Leggi di più

NEWSLETTER
ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) – Supplemento settimanale 10/04/17-24/04/17

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Fondazione Pubblicità Progresso
 – Newsletter di marzo 2017

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AGGIORNAMENTI AL 6 APRILE

IN EVIDENZA
Il G7 delle Donne, l’iniziativa della presidenza italiana del G7 verso il vertice di Taormina. “Perché solo migliorando l’accesso delle donne al mercato del lavoro aumenteremo la crescita: in Italia, la correlazione fra stagnazione e bassa partecipazione delle donne al lavoro (meno del 50%, secondo i dati Ocse) appare eclatante. Ancora. Solo rendendo più compatibile la carriera professionale e la cura dei figli fermeremo l’invecchiamento deleterio di Paesi come il nostro.
La questione «parità di genere», vista con gli occhi di oggi, non è soltanto una questione di diritti. È una delle condizioni essenziali per uno sviluppo sostenibile delle nostre economie. Fare leva sulle donne, cominciando dalle ragazze, è una cura contro il declino”.

EVENTI
Giovedì 6 aprile – Messina, Palazzo di Giustizia, Aula Magna Corte d’Appello. Via Tommaso Cannizzaro – ore 15.00. LA FILIERA DELLA VIOLENZA. L’incontro, organizzato dalla locale sezione dell’AIGA, Associazione Italiana Giovani Avvocati, sarà moderato da Maria Andaloro, ideatrice della campagna “Posto Occupato”. La partecipazione riconosce tre crediti formativi in materia deontologica in corso di accreditamento.

Giovedì 6 aprile – Palermo. Via Lincoln, 121 – ore 18.00. INAUGURAZIONE CASA MEDITERRANEA DELLE DONNE. Sede dell’Archivio storico e della Biblioteca delle Donne dell’UDI Palermo e punto di ascolto del Centro antiviolenza Le Onde, La Casa Mediterranea delle donne sarà luogo di incontro, sede di attività culturali, artistiche, ricreative e di pratica politica fondata sulle relazioni che metta al centro la soggettività femminile, la valorizzazione delle differenze e la cultura della non violenza.

Venerdì 7 aprile – Firenze. Piazza del Duomo – ore 16.00. GIORNATA EUROPEA DI MOBILITAZIONE PER LA SALUTE PUBBLICA. La manifestazione è organizzata dal Coordinamento fiorentino per il diritto alla salute. Alle ore 16.00 raduno davanti alla Regione Toscana; alle ore 19.00 presidio con musica e spettacolo teatrale in Piazza S. Lorenzo. Per info: ctdsfirenze@virgilio.it

Lunedì 10 aprile – Roma, Archivio Centrale UDI. Via della Penitenza, 37 – ore 08.30. SALUTE RIPRODUTTIVA E SALUTE INFANTILE: FATTORI DI RISCHIO E PROSPETTIVE FUTURE.
 Il seminario, organizzato dalla Consulta Cittadina Permanente dei Consultori Familiari di Roma, è rivolto agli operatori dei servizi territoriali e ha l’obiettivo di ampliare le conoscenze alla base del lavoro di promozione della salute. Partecipazione gratuita con rilascio su richiesta di attestato di partecipazione. Per iscriversi: consultaconsultoriroma@hotmail.it.

BANDI
PREMIO DI LAUREA “TULLIA ROMAGNOLI CARETTONI” BANDITO DALL’UNIONE FEMMINILE NAZIONALE. Il premio di €2000 è destinato a laureati/e e laureandi/e che frequentino o abbiano frequentato corsi di laurea magistrale. Si invii domanda entro il 31 maggio 2017. Bando: http://unionefemminile.it/premio-di-laurea-tullia-romagnoli-carettoni/. Per info: 026599190 e segreteria@unionefemminile.it

FORMAZIONE
DALL’8 MARZO ALL’8 APRILE, IL MESE DELLE STEM: TORNA IL PROGETTO “LE STUDENTESSE ‘CONTANO’!”. Per il secondo anno la Rete per la Parità partecipa al progetto per la promozione delle discipline STEM, promosso dal MIUR e dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tutte le scuole, nell’ambito della propria autonomia, sono invitate ad approfondire i temi legati alla parità di genere e alla lotta alle discriminazioni di cui all’articolo 3 della Costituzione Italiana. A partire dall’8 marzo, le scuole possono visionare i progetti inseriti sul portale www.noisiamopari.it, selezionando il progetto di interesse e riceveranno sulla propria mail istituzionale il contatto del Referente dell’Ente che ha presentato proposte didattiche e attività formative indirizzate alle scuole. Visita: http://entistem.noisiamopari.it

CENTRO STUDI E INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DEL TEMPO INDIVIDUALE DI LAVORO E REDISTRIBUZIONE DEL LAVORO SOCIALE COMPLESSIVO. Volta ad inquadrare in modo semplice il problema della necessità di ridistribuire il lavoro, prosegue nel mese di aprile la pubblicazione sul sito del Centro dei Quaderni di formazione. Qui il Quaderno Nr. 4/2017 – “Oltre il capitalismo per scelta o per necessità? (Da l’uomo sottosopra)” Prima parte. N.B. I Quaderni di formazione precedenti sono reperibili e scaricabili al medesimo link.

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 Newsletter N.8 e supplemento settimanale 03/04/17-10/04/17

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Fondazione Pubblicità Progresso
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28 marzo a Palazzo Montecitorio – Presentazione di “Cinquant’anni non sono bastati. Le carriere delle donne”

Martedì 28 marzo – Roma. Palazzo Montecitorio, Sala della Regina. Piazza di Montecitorio – ore 15.00

Ore 15.00 – Sala della Regina di Palazzo Montecitorio. Presentazione del libro “Cinquant’anni non sono bastati. Le carriere delle donne a partire dalla sentenza n. 33/1960 della Corte Costituzionale”, a cura di Anna Maria Isastia e Rosa Oliva de Conciliis. Interventi, oltre a quelli delle curatrici, di Paola De Micheli, Marina Sereni, Valeria Valente, Manuela Di Centa, Monica Parrella, Alfonso Celotto, Susanna Schivo. Modera Valeria Vaccaro. Evento promosso dalla Sottosegretaria all’Economia Paola De Micheli.

Qui la registrazione video:
http://www.radioradicale.it/scheda/504223/presentazione-del-libro-cinquantanni-non-sono-bastati-le-carriere-delle-donne-a

Aspettare stanca

A San Valentino un dono alle persone care: doppio cognome per noi e per figlie e figli

A  partire da oggi un prezioso gesto d’amore.

 

Suggeriamo:

  • a tutte e tutti di aggiungere sui profili Facebook il cognome materno al nostro solo cognome paterno finora imposto dalla legge, seguendo l’esempio di chi lo ha già fatto dopo la sentenza della Corte costituzionale, come gesto d’amore verso le nostre madri.

 

  •  agli uomini di impegnarsi ad attribuire  i cognomi della mamma e del papà alle figlie e ai figli  che  nasceranno, (come ora è reso possibile per le nuove nascite a seguito della sentenza) e di   farlo   anche per i figli già nati, purché minorenni, non appena sarà possibile con la legge che regolamenterà i cognomi dei figli e delle figlie minorenni, come gesto d’amore verso le loro compagne.

 

 

Gesti d’amore  di padri e madri anche verso figlie e figli, ai quali, attraverso il doppio cognome sarà riconosciuto il diritto alla completa identità del ramo materno e paterno, che rompa con retaggi culturali ormai superati.

 

– –  – – –

 

68 anni dalla Costituzione, a 41 anni alla riforma del diritto di famiglia, a 37 anni dalla presentazione della prima proposta di legge in Parlamento, a 10 anni dal monito della Corte costituzionale al Parlamento, a oltre 2 anni dalla condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, nell’udienza dell’otto novembre 2016 la Corte costituzionale, con la propria sentenza ha eliminato l’automatica attribuzione del solo cognome paterno, anche in presenza di una diversa volontà di genitori.

 

Un risultato immediato e importante, ma ancora parziale. Siamo tutt’ora in attesa di una legge, definita dalla Corte costituzionale, indifferibile. La Rete per la Parità, dalla sua fondazione nel 2010 è in prima linea nell’impegno per dare visibilità alle madri e non penalizzare figlie e figli.

 

 

 Da Aspettare stanca, una delle associazioni della Rete per la Parità, che chiede dal 2010 il doppio cognome per legge  in attuazione dei principi costituzionali, di recente richiamati dalla sentenza n. 286/2016 della Corte costituzionale.

 

Roma, 14 febbraio 2017

 

Comunicato Stampa

Per contatti: 3386705939 info@aspettarestanca.it

Streaming Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”

Su Radio Radicale è online lo streaming del Convegno  “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”, registrato a Roma il 23 gennaio 2017 presso la Camera dei Deputati – Sala Aldo Moro.

 

Qui il link al video

 

 

Prima sessione: ore 9.30-13.30  (File 1/2 – 3 ore e 54 minuti)

 

Introduce Donatella Martini, Associazione DonneinQuota

Modera: Anna Bandettini, La Repubblica

Presentazioni dati internazionali, Monia Azzalini – Osservatorio di Pavia

Giovanni Scatassa RAI

Angelo Marcello Cardani, Presidente AGCOM

Marilisa D’Amico, Docente di Diritto Costituzionale -Università degli Studi di Milano

Piero Dominici, Docente di comunicazione pubblica – Università degli Studi di Perugia

Linda Laura Sabbadini, Statistica sociale

 

Seconda sessione: 14.30-18.00 (File 2/2 – 2 ore e 40 minuti)

 

Introduce Antonella Anselmo, Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria

Modera: Luisa Betti, giornalista esperta di diritti umani

Gabriella Cims, Appello Donne e Media

Annalisa D’Orazio, AGCOM

Angela Nava Mambretti, Presidente Consiglio Nazionale Utenti

Beatrice Covassi, Capo Rappresentanza Commissione Europea in Italia

Enrico Giovannini, Portavoce Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS)

Conclude Rosanna Oliva, Rete per la Parità

 

Comunicato Stampa Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”

L’importanza dei mass media e del ruolo di vigilanza dell’Autorità di Garanzia per la comunicazione sulla condizione della donna in Italia è stata ampiamente confermata dalle relazioni e interventi del Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv”, che si è svolto ieri nella sala Aldo Moro della Camera, organizzato da DonneinQuota e Rete per la Parità. Così come ancora una volta è emerso che condizione della donna e uso corretto dei media nella comunicazione politica sono una questione di democrazia.

Come annunciato a conclusione dei lavori, è stata inviata oggi al Senato la richiesta di eleggere una donna Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Difatti, dal calendario dell’Aula risulta che l’Assemblea è chiamata a votare a scrutinio segreto, domani mercoledì 25 gennaio, per reintegrare il Consiglio dell’AGCOM, composto dal Presidente e quattro Commissari. Al riguardo si diffondono notizie contrastanti su accordi raggiunti o negati, ma tutte riportano esclusivamente nomi di uomini. Tenuto conto della prevalenza di uomini non solo nel Consiglio, ma in tutti gli organi e strutture dell’AGCOM, è importante che il voto dei Senatori e delle Senatrici porti una donna a ricoprire tale importante incarico, superando ottiche spartitorie, e facendo, al contrario, prevalere il rispetto dei principi costituzionali che impongono la presenza equilibrata di uomini e donne nei luoghi decisionali, nonchè la responsabilità politica e personale di ciascun componente di tale ramo del Parlamento.

Non è da escludere che la richiesta possa essere accolta, anche perché il Senato, con la decisione presa il 18 gennaio scorso di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, ha dimostrato di voler individuare le azioni di contrasto necessarie.

 

Qui il link al comunicato.

 

 

Convegno “CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in TV”

Lunedì 23 gennaio – ore 9.30-18.00, presso la Camera dei Deputati, sala Aldo Moro, si terrà il convegno CambieRai per non cambiare mai? Donne vere in TV  promosso da DonneinQuota e Rete per la Parità a continuazione del lavoro pluriennale svolto a tutela dell’immagine delle donne nei media, in particolare all’intero degli spazi pubblicitari e nella televisione pubblica nazionale.

 

Per l’ingresso alla sala, che ha una capienza di posti limitata, è necessario inviare la conferma della partecipazione entro giovedì 19 gennaio a segreteria.reteperlaparita@gmail.com.
Occorrerà inoltre esibire un documento d’identità e gli uomini dovranno indossare la giacca.

Qui il Link al programma del convegno.

 

Vi aspettiamo!

 

Comunicato stampa – Doppio cognome per figlie e figli

Rete per la Parità

Associazione di promozione sociale per la Parità uomo-donna secondo la Costituzione Italiana
www.reteperlaparita.it

Comunicato stampa. Doppio cognome per figlie e figli

A 68 anni dalla Costituzione, a 41 anni alla riforma del diritto di famiglia, a 37 anni dalla presentazione della prima proposta di legge in Parlamento, a 10 anni dal monito della Corte costituzionale al Parlamento, a 2 anni dalla condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, nell’udienza dell’otto novembre la Corte costituzionale, relatore il Giudice Giuliano Amato, con la propria decisione ha eliminato l’automatica attribuzione del solo cognome paterno alla prole nata nel matrimonio. anche in presenza di una diversa volontà di genitori.

“E’ una sentenza storica – dichiara Rosa Oliva, presidente della Rete per la Parità – e alla commozione di trovarmi di nuovo in quell’aula nella quale nel 1960 la Corte cancellò la norma del 1919 che impediva alle donne l’accesso alle principali carriere pubbliche e alla gioia per il risultato si aggiunge l’amarezza per il lento cammino verso la parità delle donne”. “Si tratta di un risultato immediato e importante, ma ancora parziale – aggiunge Rosa Oliva – bisognerà leggere le motivazioni della sentenza, ma è chiaro che deve essere approvata dal Senato quanto prima la proposta di legge della Camera, che giace da due anni presso la Commissione Giustizia. Chiederemo un incontro per sollecitarla, assolvendo per una volta ancora quel ruolo di cui l’associazione si è fatto carico dalla sua fondazione nel 2010, quando, all’interno di uno dei tre filoni di obiettivi, Mai più donne invisibili, abbiamo inserito la questione del doppio cognome”.

Aggiunge Susanna Schivo, autrice di Mai più madri invisibili, uno dei 29 contributi raccolti nel volume Cinquant’anni non sono bastati (curato da Anna Maria Isastia e Rosanna Oliva), che nel Comitato Scientifico della Rete per la Parità rappresenta l’Area 03 Distretto 30 di Zonta International (al quale apparteneva Maria Magnani Noya, prima sindaca di Torino, che presentò nel 1979 la prima proposta di legge in materia di attribuzione del cognome a figli e figlie rispettoso della parità tra i coniugi): “la Consulta ha accolto l’eccezione di illegittimità costituzionale sollevata nel ricorso presentato alla Corte d’Appello di Genova per il caso di una coppia di coniugi, da me patrocinata, che si è vista negare dall’Ufficiale di Stato civile la possibilità di attribuire al figlio, che oggi ha quattro anni, entrambi i cognomi dei genitori. Una vittoria nei diritti civili, che riguarda la donna e il suo ruolo paritario nella società, come ha dichiarato ieri la madre del piccolo”.

“Innanzi alla Corte, come componente del Collegio difensivo, ho avuto l’onore di rappresentare la Rete per la Parità – dichiara l’avvocata Antonella Anselmo – nell’ambito di un’iniziativa che abbiamo ritenuto necessaria per sostenere le ragioni delle tante coppie italiane che testimoniano quotidianamente il rispetto reciproco, l’eguaglianza nei rapporti familiari e la condivisione della responsabilità genitoriale verso i figli. La Rete per la Parità è capofila del gruppo di lavoro all’interno dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile per l’Obiettivo 5 Parità di genere. Un obiettivo inserito nell’Agenda ONU 2030 per le ricadute positive sull’intera popolazione mondiale del riconoscimento dei diritti delle donne. E dunque continueremo, nelle opportune sedi, a denunciare le discriminazioni strutturali di genere e la violazione degli obblighi internazionali”.

9 novembre 2016

Contatti: 3386705939 segreteria.reteperlaparita.@gmail.com