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Riforma organica del cognome: sette anni non sono bastati

Si terrà mercoledì 8 novembre alle ore 10, presso la Sala Igea dell’Istituto Treccani, il convegno Riforma organica del cognome: sette anni non sono bastati organizzato da italiadecide e Rete per la Parità, per denunciare la mancata approvazione della riforma organica del doppio cognome. Qui la locandina.

A distanza di sette anni dalla prima sentenza della Corte costituzionale n. 286/2016 e di quasi due anni dalla sentenza n. 131/2022 il Legislatore non ha ancora approvato la Riforma necessaria per allineare l’ordinamento all’aboli-zione del patronimico, dichiarato in contrasto con la Costituzione.

Il convegno sarà l’occasione per approfondire con esperte/i, parlamentari, associazioni, le modifiche necessarie, comprese quelle del cognome della donna coniugata, per rispettare i principi fondamentali della tutela dell’identità e della parità tra i sessi sanciti dalla Costituzione. Vedi gli atti del Convegno a Milano del 30 settembre 2022.

L’evento potrà anche essere seguito in diretta streaming sul Canale YouTube Treccani Channel, su Radio Radicale e sull’evento Facebook.

Doppio cognome: a un anno dalla sentenza ancora un nulla di fatto

Sulla questione del doppio cognome segnaliamo due interessanti articoli su La Stampa, firmati da Donatella Stasio e Filippo Femia, al quale si aggiunge la nota di Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità.

“Mai più denunce di nascita presentate dal solo padre” Milano 30 settembre 2022

Si terrà venerdì 30 settembre 2022 alle ore 17, presso Palazzo Moriggia – Sala Conferenze, via Borgonuovo 23 – Milano, il Convegno Doppio cognome “Mai più denunce di nascita presentate dal solo padre – La sentenza della Corte costituzionale per la parità di genere” organizzato con la Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano.

COMUNICATO STAMPA COGNOME DELLA MADRE

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COMUNICATO STAMPA COGNOME DELLA MADRE- RETE PER LA PARITA’:

“8 novembre 2019.
A TRE ANNI DALLA SENTENZA DELLA CONSULTA RIFORMA FERMA AL PALO”.

“Sono passati tre anni, si sono avvicendati quattro governi, una legislatura si è conclusa e un’altra ha avuto inizio, ma ancora non è stata approvata la riforma del cognome che la Corte Costituzionale con la sentenza n. 286 dell’8 novembre del 2016 definì ‘indifferibile’. Non solo. Non hanno trovato corretta applicazione gli effetti immediati della sentenza di competenza dei ministeri della Giustizia, Interno, Esteri, Pari Opportunità e Pubblica Amministrazione. E non è stata neanche fornita piena informazione ai soggetti interessati”. Così Rosanna Oliva de Conciliis, presidente della ‘Rete per la Parità’, l’associazione che intervenne nel corso del giudizio davanti alla Corte, nel terzo anniversario del provvedimento, ricorda al Governo e al Parlamento l’estremo ritardo nell’attuazione di quella riforma.
“La sentenza 286 del 2016”, prosegue “fu estremamente chiara: la riforma non poteva essere procrastinata e andava realizzata “per disciplinare organicamente la materia, secondo criteri finalmente consoni al principio di parità”.
In queste settimane la Rete per la Parità, il CNDI- Consiglio Nazionale Donne Italiane e InterClub Zonta Italia, come nel 2017 e nel 2018, stanno organizzando un nuovo incontro pubblico a Roma per fare il punto sulla situazione. “Il nostro obiettivo”, spiega la presidente della Rete per la Parità, “preso atto del dichiarato impegno delle ministre Fabiana Dadone ed Elena Bonetti, è di ottenere l’istituzione da parte del Governo di un tavolo tecnico interministeriale, primo e importantissimo passo per una riforma organica che, nel rispetto dei principi costituzionali, garantisca la parità uomo donna e il diritto all’identità di tutte e tutti”.
La materia, d’altra parte, è di grande interesse come dimostra la petizione “La legge sul cognome materno deve essere approvata” di Laura Cima, che ha raccolto a oggi 54.350 mila firme (e tante altre se ne stanno aggiungendo) su Change.Org. 

Comunicato stampa

Testo ANSA – MERCOLEDÌ 06 NOVEMBRE 2019

Per saperne di più consulta la pagina dedicata al cognome della madre
Roma, 6 novembre 2019
Contatti: segreteria.reteperlaparita@gmail.com- 3356073041

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Conferenza stampa 8 novembre 2017 – Ecco com’è andata

La conferenza stampa dell’8 novembre presso la Sala stampa della Camera dei Deputati si è aperta con la proiezione del video che documenta il rilascio pochi giorni fa, da parte del Comune di Genova,  della carta d’identità con il doppio cognome al bimbo di cinque anni i cui genitori, Marcello Galli e Manuela Magalhäes, avevano intrapreso alla sua nascita la lunga battaglia giudiziaria seguita dall’avvocata Susanna Schivo e, conclusa con la  vittoria davanti alla Corte Costituzionale.

Un anno dalla sentenza 286/2016 della Corte Costituzionale, un anno in più senza una riforma organica della materia, che consenta la piena attuazione dei principi di parità tra madre e padre e del diritto all’identità, affermati nella Costituzione e richiamati dalla Consulta un anno fa. A denunciare questo vuoto normativo sono ancora una volta le Associazioni: CNDI, InterClubZontaItalia e Rete per la Parità. Una conferenza stampa a Montecitorio per affrontare, con parlamentari e associazioni interessati, la necessità che il Parlamento approvi una legge attutiva della sentenza 286/2016, garantendo alla nascita del figlio o figlia l’automatico riconoscimento di entrambi i cognomi (salvo il rispetto di una diversa concorde volontà dei genitori)  e non solo l’aggiunta del cognome della madre quando  c’è il consenso anche del padre, come la Corte si è limitata a disporre come effetto immediato della dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma in base alla quale in Italia  si impone il solo cognome del padre. Il tema è di primaria importanza rispetto alla necessità di riconoscere i diritti di identità, di parità e di cittadinanza, precisa la Presidente della Rete per le Parità, Rosanna Oliva de Conciliis.  L’avvocata che ha patrocinato i genitori di Genova Susanna Schivo, socia del Club Zonta Genova 2, mette in rilievo le criticità in assenza della legge attuativa. Manuela Magalhäes, la mamma che con il marito ha promosso il ricorso (e che in Italia si è vista privare del secondo cognome), sottolinea la necessità di riconoscere entrambe le famiglie di origine anche attraverso l’attribuzione del doppio cognome. Un passaggio fondamentale per Daniela Monaco, presidente del CNDI – Consiglio Nazionale delle Donne Italiane e socia dello Zonta Club Roma Parioli III, che ha presentato un pieghevole illustrativo sulle possibilità aperte dalla sentenza della Corte costituzionale,  che i Club Zonta distribuiranno sul territorio nazionale, nei Comuni e nei presidi sanitari, per far conoscere ai neo genitori la possibilità della scelta. Nadia Garis, Presidente dell’InterCluZontaItalia, riconosce all’iniziativa una valenza di strumento contro la violenza sulle donne perché mette in risalto il ruolo della donna nella famiglia e nella società. Un’iniziativa che riceve anche l’importante patrocinio dell’Anci.
 Più critica la statistica Linda Laura Sabbadini, che ritiene la sentenza della Corte Costituzionale incompleta perché, pur avendo sancito indiscutibilmente il diritto all’identità del figlio e all’uguaglianza dei genitori, ha lasciato ancora una volta al legislatore il compito di approvare una legge.  Se la Corte, sostiene Linda Laura  Sabbadini, dopo settanta anni dalla nascita della Carta, avesse finalmente non solo riconosciuto, ma applicato pienamente i principi costituzionali, ci sarebbero state minori ricadute negative per la mancanza di una legge attuativa, che comunque è necessaria anche solo per evitare in futuro il moltiplicarsi dei cognomi con il succedersi delle diverse generazioni (cosa che il testo varato nel 2014 dalla Camera non risolve).

E se da un lato le parlamentari intervenute, Roberta Agostini,  Adriana Galgano e Renata Bueno (anche Francesco Paolo Sisto ha esposto la sua posizione), si impegnano ad un ultimo tentativo per far approvare prima della fine della legislatura, con le necessarie modifiche, la legge ancora all’esame della Commissione Giustizia Senato, dall’altro la rappresentante Anci, Irma Melini, ha annunciato la presentazione del pieghevole informativo nelle Città italiane, ad incominciare da Matera con Adriana Poli Bortone e da Bari con Antonio Decaro, presidente anche dei Comuni italiani.

Tra il pubblico numerose socie Zonta venute da Genova e altre città.

Irma Melini, Ph.D.

segreteria.reteperlaparita@gmai.com

zontaparioli3@tin.it

AGGIORNAMENTI AL 25 OTTOBRE

IN EVIDENZA
Mercoledì 8 novembre – Roma, Camera dei Deputati, Sala Stampa. Via della Missione, 4 – ore 11.30 -12.30. CONFERENZA STAMPA “A UN ANNO DALLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N.286/2016”. Per accrediti, entro il 5 novembre: zontaparioli3@tin.it.
L’assegnazione del solo cognome paterno per legge è in contrasto con il principio di parità e con il diritto all’identità delle persone – alle quali devono essere riconosciute entrambe le origini: un anno fa, l’8 novembre 2016, la Corte costituzionale, con la sentenza n. 286/2016 ha dichiarato illegittima l’automatica attribuzione del solo cognome paterno alla prole. InterClubZontaItalia e Rete per la Parità invitano alla conferenza stampa sull’applicazione e attuazione della sentenza.

sopra sotto

CAMBIAMENTI CLIMATICI: COME PARTECIPARE ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL PIANO. Prorogato fino al 31 ottobre il termine per contribuire alla stesura del Piano Nazionale di supporto alle istituzioni per individuare le azioni più efficaci in tema di cambiamenti climatici. Leggi di più: http://bit.ly/2yJdcmn

EVENTI
Giovedì 26 ottobre, Radio 1 Rai Gr Parlamento – ore 07.30. LA SFIDA DEL FEDERALISMO SOLIDALE. “Se le Stazioni cambiano il volto delle città e il modo di fare economia: un Italia non più di seconda classe!”: in questa puntata de La sfida del federalismo solidale, ospite di Paola Severini MelograniMaurizio Borletti, presidente di Grandi Stazioni Retail.

Giovedì 26 ottobre – Roma, Camera dei Deputati, Auletta dei Gruppi Parlamentari.  Via Di Campo Marzio, 78 – ore 16.30. CONVEGNO “TINA ANSELMI PARTIGIANA DELLA DEMOCRAZIA”. L’incontro, in occasione del primo anniversario della morte di Tina Anselmi, Madre della nostra Repubblica, è promosso e organizzato dalla Fondazione Nilde Iotti e dal Gruppo PD della Camera dei Deputati. Per adesioni, entro il 23 ottobre: info@fondazionenildeiotti.it

Da giovedì 26 a domenica 29 ottobre – Imola, Palazzo Sersanti, Sala Grande. Piazza Matteotti, 8 – ore 8.30. VI CONVEGNO NAZIONALE DI TOPONOMASTICA FEMMINILE. L’evento, patrocinato da FNISM, SIS, UISP Emilia Romagna e dall’Amministrazione Comunale di Imola, è riconosciuto come corso di aggiornamento per docenti di ogni ordine e grado di scuola. Relazione della Presidente della Rete per la Parità Rosanna Oliva de Conciliis. Consulta la locandina. Per accrediti: toponomastica.imola@gmail.com

Lunedì 30 ottobre – Roma, Camera dei Deputati, Auletta dei Gruppi Parlamentari.  Via Di Campo Marzio, 78 – ore 14.00. LE RELAZIONI CULTURALI INTERNAZIONALI: IL RUOLO DELL’ITALIA NELLA NUOVA STRATEGIA DELL’UNIONE EUROPEA.
I lavori saranno aperti da Silvia Costa e Piero Fassino. Nella locandina il programma e i relatori dell’incontro. Accreditarsi comunicando nome e cognome all’indirizzo: info@silviacosta.it

Mercoledì 8 novembre – Roma, Camera dei Deputati, Sala Stampa. Via della Missione, 4 – ore 11.30 -12.30. CONFERENZA STAMPA “A UN ANNO DALLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N.286/2016”, organizzata da InterClubZontaItalia e Rete per la Parità, sull’applicazione e l’attuazione della sentenza che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’obbligo di attribuire il solo cognome paterno. Per accrediti, entro il 5 novembre: zontaparioli3@tin.it.
Vedi anche: https://www.reteperlaparita.it/cognome-della-madre/

Mercoledì 8 novembre – Strasburgo. Institut Culturel Italien. 7, Rue Schweighaeuser – ore 18.30. ”UN PREMIO PER L’EUROPA. NARRARE LA PARITÀ”. La sfida proposta è quella di creare storie che offrano modelli alternativi di femminilità e mascolinità, improntati all’interscambiabilità dei ruoli, favorendo con ciò nuove e più equilibrate relazioni di genere. Qui la locandina.

Da venerdì 10 a domenica 12 novembre – Genova. “LA VIOLENZA MASCHERATA” CONVEGNO NAZIONALE F.I.L.D.I.S. Per ulteriori informazioni: info@fildis.it

Da venerdì 17 a domenica 19 novembre – Roma, Casa Internazionale delle Donne. Via della Lungara, 19 – ore 14.00. CONVEGNO INTERNAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DELLE LETTERATE “ABITARE. CORPI, SPAZI, SCRITTURE”, organizzato in collaborazione con Aspirina Rivista Acetilsatirica e con il patrocinio delle Biblioteche di Roma. La partecipazione è gratuita. Consulta il programma: http://bit.ly/2xmkNDi

Lunedì 4 dicembre – Roma. BLOCCA LA DATA – ASSEMBLEA DELLA RETE PER LA PARITÀ.

FORMAZIONE
ACCESSO ALLA GIUSTIZIA DELLE DONNE. QUALE DIFFERENZA?
I seminari di studio – che avranno luogo da ottobre 2017 a maggio 2018 a Roma, presso la Fondazione Lelio e Lilli Basso (via Dogana Vecchia, 5) dalle ore 16 alle 19 – sono articolati a partire da un caso giurisprudenziale, con l’obiettivo di suggerire per ogni tematica prospettive femministe che possano incidere in chiave trasformativa sulle argomentazioni delle decisioni di volta in volta esaminate. Scarica il programma.

LA GRAMMATICA CHE MIGLIORA LA VITA
Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione del Corso On-line che sviluppa la competenza grammaticale per l’identità linguistica e culturale, per il benessere psicofisico, per un apprendimento proficuo e consapevole di tutte le lingue. I moduli sono impartiti dalla professoressa Giuliana Giusti, ordinaria di Linguistica presso Ca’ Foscari. Per iscrizioni: http://ok.unive.it/mod/page/view.php?id=1077

BANDI
BANDO “START TO BE CIRCULAR” PER STARTUP IMPEGNATE NELL’ECONOMIA CIRCOLARE
Per i vincitori premi in denaro, finanziamenti e percorsi di incubazione per un valore massimo complessivo di oltre 130.000 euro. La scadenza per l’invio delle candidature è venerdì 3 novembre 2017 ore 12.00. Partecipa su http://fondazionebracco.speedmiup.it/

PREMIO MIGLIOR TESI DI LAUREA SUL TEMA “LA VIOLENZA SULLE DONNE”
Il bando, indetto dal Comune di Narni in occasione del 25 novembre 2017 – giornata mondiale contro la violenza sulle donne, intende stimolare la riflessione sull’argomento contribuendo allo sviluppo degli studi e della ricerca universitaria. Scarica il bando.

LETTURE
“UNA RIVOLUZIONE POSITIVA – CONVERSAZIONI CON ELENA MARINUCCI” DI ANNA MARIA ISASTIA
“Più che una biografia un ritratto italiano dagli anni ’70 agli ultimi giorni del ’900 al cui centro sta la questione femminista ripercorsa dal punto di vista particolare di una donna che ha operato nelle istituzioni e che oggi non intende omettere il racconto degli ostacoli, delle lungaggini, degli avversari incontrati lungo il tragitto”. Per acquistare online il libro: http://storiaeletteratura.it/

RISORSE UMANE E DISUMANE. COME VIVERE OGGI SUL PIANETA R.U.
“Si tratta di un testo in cui chi legge può riconoscersi o riconoscere situazioni professionali vissute, di cui è attore o spettatore, comprendere meglio dove agisce e con chi agisce, acquisire chiavi di lettura più ampie e individuare traiettorie di soluzioni possibili per vivere meglio nelle Organizzazioni, per gestire meglio le persone su cui ha una responsabilità […]”. Per acquistare l’ebook di A. Castiello d’Antonio e L. D’Ambrosio Marri: http://bit.ly/2yJ985F

NASCE UNA NUOVA COALIZIONE PER LA PARITÀ DI RETRIBUZIONE TRA UOMINI E DONNE
“In tutti i Paesi e settori le donne ricevono una retribuzione inferiore agli uomini, ecco perché la Equal Pay International Coalition, partenariato multi-stakeholder, aiuterà i Paesi membri dell’Onu a raggiungere i Goal 5 e 8”. Per continuare a leggere: http://bit.ly/2xnbR3D

NEWSLETTER
ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) – Supplementi settimanali 9/10/17-2/11/17

http://mailchi.mp/asvis/6k3xdxoma1-759521?e=e8761c3974

http://mailchi.mp/asvis/6k3xdxoma1-759573?e=e8761c3974

http://mailchi.mp/asvis/6k3xdxoma1-759601?e=e8761c3974

Fondazione Pubblicità Progresso – Newsletter #1 Ottobre 2017

http://mailchi.mp/pubblicitaprogresso/cthkekmloy-553237?e=b9ff0b2d83

Fondazione Unipolis – Newsletter N. 87

http://mailchi.mp/fondazioneunipolis.org/9evaql3sq0-2469233?e=735e6b7584

SUBITO LA LEGGE SUL COGNOME DELLA MADRE

Al Presidente del Senato Pietro Grasso, ai componenti della Commissione Giustizia del Senato e al senatore Sergio Lo Giudice, relatore dell’AS 1628.

Preso atto del raggiungimento di cinquantamila firme nella petizione e dell’indicazione della legge sul cognome materno tra quelle da approvare entro la corrente Legislatura da parte della Presidente della Camera Laura Boldrini e della ministra del MIUR Valeria Fedeli, già vicepresidente del Senato, è urgente l’esame in Commissione Giustizia Senato e il successivo invio all’Aula, del testo approvato nel 2014 dalla Camera (AS 1628), da emendare per adeguarlo ai principi costituzionali e dare piena attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 286 dell’otto novembre 2016.

Firma la petizione su Change.org: http://bit.ly/2qYBFvQ

Vai al sottosito: https://www.reteperlaparita.it/cognome-della-madre/

AGGIORNAMENTI AL 14 MARZO

IN EVIDENZA
Ricordiamo che queste news sono inviate in automatico a chi ha lasciato la propria mail sul sito. Per non appesantire la vostra casella di posta elettronica la grafica degli aggiornamenti è semplificata, per leggere il testo completo cercatelo sul sito.

Doppio cognome: un Tavolo tecnico per l’applicazione degli effetti immediati e l’attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 286/2016 – leggi il comunicato stampa del 7 marzo.

È disponibile online la puntata di venerdì 3 marzo di Alta sostenibilità “Il quinto goal dello sviluppo sostenibile: la parità di genere”: Valeria Manieri e Ruggero Po ne parlano con  Linda Laura Sabbadini, Riccardo Iacona, Francesca Bagni Cipriani, Rosanna Oliva de Conciliis e Francesca Maria Montemagno.

È sempre 8 marzoLea Melandri: “Lo Sciopero internazionale delle donne dell’8 marzo 2017 in Italia sembra averne ricomposto tutte le anime, in una visione di insieme che va dall’autodeterminazione sessuale e riproduttiva alla precarietà del lavoro, dal partire da sé come pratica di presa di coscienza ai problemi riguardanti le migrazioni, dal femminicidio alla violenza maschile vista come ‘fenomeno culturale’, dal sessismo al razzismo, all’omofobia…”.

EVENTI
Da lunedì 13 a venerdì 24 Marzo – New York, Ufficio delle Nazioni Unite. 405 East 42nd Street. COMMISSIONE SULLO STATO DELLE DONNE 61MA SESSIONE: WOMEN’S ECONOMIC EMPOWERMENT IN THE CHANGING WORLD OF WORK. All’interno della Sessione, il 15 marzo: Women4Climate del C40, la rete delle principali città del mondo impegnate ad affrontare i cambiamenti climatici. La Sindaca di Parigi Anne Hidalgo sarà relatrice dell’evento, che coinvolgerà sindaci di tutto il mondo e leader di organizzazioni non governative e si focalizzerà sul ruolo critico della donna e delle donne in posizioni di leadership nella lotta contro il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico.

Venerdì 17 marzo – Roma, Oratorio del Gonfalone. Via del Gonfalone, 32/a – ore 14.30. CONVEGNO “LA MATERNITÀ SURROGATA DEFINIZIONE, FORME, DIMENSIONE SOCIALE, BIOETICA E GIURIDICA”. Organizzato dall’Associazione Donne Magistrato Italiane (A.D.M.I.). Alle 14.00 è prevista una breve presentazione del ciclo pittorico dell’Oratorio del Gonfalone. Confermare la partecipazione entro il 10 marzo: m_acierno@hotmail.itdonatella.salari@gmail.com. È stato richiesto il riconoscimento dei crediti formativi per gli avvocati.

Sabato 18 marzo – Roma, Archivio Centrale UDI. Via della Penitenza, 37 – ore 10.00. SEMINARIO NAZIONALE SULLA MATERNITÀ SURROGATA. L’incontro organizzato dall’UDI per affrontare e approfondire i dubbi, le ragioni e le contrarietà intorno al tema della GPA dal punto di vista del pensiero delle donne. Per accreditarsi entro il 15 marzo: udinazionale@gmail.com.

Mercoledì 22 marzo – Roma, LUISS, Aula Magna. Viale Pola, 12 – ore 9.00. PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2017 “DIVARIO GENERAZIONALE TRA CONFLITTI E SOLIDARIETÀ. GENERAZIONI AL CONFRONTO”. Il convegno, organizzato dalla Fondazione Bruno Visentini, affronterà la questione del “divario generazionale”, così come le possibili soluzioni a essa connesse. Per informazioni e adesioni: 06 85225059; info@fondazionebv.eu

Mercoledì 22 marzo – Roma, Confindustria, Sala Andrea Pininfarina. Viale dell’Astronomia, 30 – ore 15.00. LA FINANZA PER IL CLIMA: OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE. Il convegno si occuperà di green finance e climate finance, strumenti nazionali e internazionali e opportunità. Per informazioni e adesioni: www.confindustria.it

Giovedì 23 marzo – Roma, Finestre sul cortile. Via Sallustiana, 15 – ore 18:30. Presentazione di “GUIDA PRATICA ALL’ITALIANO SCRITTO (SENZA DIVENTARE GRAMMARNAZI)” DI VERA GHENO. L’autrice, sociolinguista in Accademia della Crusca e Università di Firenze, dialogherà con Valentina Falcinelli di Pennamontata . Caterina Venturini leggerà alcuni brani dal testo. #comestalitaliano

Sabato 25 marzo – Roma. Piazza Bocca della Verità – ore 13.30. MARCIA PER L’EUROPA. Con l’obiettivo di rendere il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma un’occasione di svolta per la storia europea – per andare oltre gli attuali Trattati e verso un’unione federale del popolo europeo e per realizzare il progetto di Ventotene – il corteo procederà in direzione Colosseo, dove si terrà la “Festa dell’Europa”.  Leggi il programma: www.marciaperleuropa2017.it.

Giovedì 30 marzo – Roma. Corte suprema di cassazione, Aula Giallombardo. Piazza Cavour – ore 14.45. LA RAPPRESENTAZIONE DI GENERE NELLE ISTITUZIONI. STRUMENTI DI RIEQUILIBRIO. L’incontro, organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura in collaborazione con ADMI, è aperto alla partecipazione di docenti universitari, avvocati, studenti, tirocinanti e operatori del diritto.

Giovedì 30 marzo – Roma. Camera dei Deputati, Palazzo Macuto, Sala del Refettorio. Via del Seminario, 76 – ore 16.30. PRESENTAZIONE DI “MAMME E PAPÀ. GLI ESAMI NON FINISCONO MAI” DI CHIARA SARACENO.
L’incontro è organizzato dalla Fondazione Nilde Iotti, per accreditarsi inviare nome e cognome all’indirizzo info@fondazionenildeiotti.it.

BANDI
FACCIAMO 17 GOAL…TRASFORMARE IL NOSTRO MONDO: L’AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Il concorso nazionale, promosso dal Miur in collaborazione con l’ASviS, è rivolto a studenti di ogni ordine e grado, statali e paritarie, che dovranno esaminare le tematiche dell’Agenda 2030 e/o approfondire uno o più obiettivi – considerati individualmente o in relazione tra essi – realizzando un prodotto originale destinato ai pari, alle famiglie, al territorio di appartenenza. Adesioni entro il 15 aprile.

FORMAZIONE
DALL’8 MARZO ALL’8 APRILE, IL MESE DELLE STEM: TORNA IL PROGETTO “LE STUDENTESSE ‘CONTANO’!”. Per il secondo anno la Rete per la Parità partecipa al progetto per la promozione delle discipline STEM, promosso dal MIUR e dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tutte le scuole, nell’ambito della propria autonomia, sono invitate ad approfondire i temi legati alla parità di genere e alla lotta alle discriminazioni di cui all’articolo 3 della Costituzione Italiana. A partire dall’8 marzo, le scuole possono visionare i progetti inseriti sul portale www.noisiamopari.it, selezionando il progetto di interesse e riceveranno sulla propria mail istituzionale il contatto del Referente dell’Ente che ha presentato proposte didattiche e attività formative indirizzate alle scuole. Visita: http://entistem.noisiamopari.it

Giovedì 16 marzo – Roma, Fondazione Basso. Via della Dogana Vecchia, 5 – ore 14.30. SCUOLA DI DEMOCRAZIA/SCUOLA DELLA BUONA POLITICA. Il terzo incontro è dedicato a “Letture politiche del secondo Novecento, ‘Vita activa’ di Hannah Arendt” – relatori Alessandro Dal Lago ed Elena Pulcini. Discussione guidata da Mariuccia Salvati.

CENTRO STUDI E INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DEL TEMPO INDIVIDUALE DI LAVORO E REDISTRIBUZIONE DEL LAVORO SOCIALE COMPLESSIVO. Volta ad inquadrare in modo semplice il problema della necessità di redistribuire il lavoro, prosegue nel mese di marzo la pubblicazione sul sito del Centro dei Quaderni di formazione. Qui il Quaderno Nr. 3/2017 – “Quale prospettiva dopo la dissoluzione della politica?” Seconda parte. N.B. I Quaderni di formazione precedenti sono reperibili e scaricabili al medesimo link.

LETTURE
È ONLINE IL QUARTO NUMERO DI GIUDICEDONNA. Nella rivista si parla della sentenza della Corte costituzionale per il doppio cognome: un articolo di Rosanna Oliva de Conciliis e il testo della comunicazione di Antonella Anselmo in occasione dell’audizione del 14 febbraio in Commissione Giustizia Senato.

LEGGI SCOMODO: “SCOMODA. PERCHÉ SE UN RAGAZZO SI SENTE “SCOMODO” IN UN MONDO COME QUELLO DI OGGI, UNA RAGAZZA DI PIÙ. Ancora oggi. Perché ancora la parità tra uomo e donna è un tema di cui bisogna parlare. E non dovrebbe esserlo”. Queste le parole di Luca Ralli, autore della copertina dell’ultimo numero di Scomodo dell’8 marzo. https://www.facebook.com/LeggiScomodo/photos/a.1204532482942802.1073741828.1196364137092970/1373404749388907/?type=3&theater

L’EUROPA E LO SGUARDO DELLE DONNE. LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE PROPONE UN APPELLO DAL TITOLO: “RIPRENDIAMO LA PAROLA SULL’EUROPA CHE VOGLIAMO”. Leggi l’articolo a cura della redazione di NoiDonne: http://www.noidonne.org/blog.php?ID=07860

UOMO-DONNA ALLA RESA DEI CONTI: CHI LAVORA DI PIÙ?
Non solo in fabbrica e in ufficio, la disparità è ancora più marcata in casa, dove lei è impegnata 27 ore a settimana. Leggi l’articolo di Sara Bracchetti: http://www.tio.ch/News/Finanza/Borse-e-Mercati/1134516/Uomo-donna-alla-resa-dei-conti-chi-lavora-di-piu/

DAL WEB
Venerdì 10 marzo, ore 13.15 su Rai 3 e ore 20.30 su Rai Storia. FEDERICA DI SARCINA PARTECIPA AL PROGRAMMA “IL TEMPO E LA STORIA”.
La puntata sarà dedicata alla politica di pari opportunità dell’Unione europea e alle madri d’Europa. Visita www.raiplay.it.

INTERNET E LAVORO, LA RISCOSSA DELLE DONNE.
digital-women
“Digital Women”, mercoledì 8 marzo, dalle 16,30, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati  in Via del Seminario, 76. http://www.blogmamma.it/ci-sono-pari-opportunita-campo-digitale-ne-parla-al-digital-women/#sthash.nMxFeEEb.dpuf.

NEWSLETTER
ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) – Supplemento settimanale 06/03/17-13/03/17 e 13/03/17-20/03/17

http://us13.campaign-archive2.com/?u=69d57a354097810ea13f7416b&id=c5a4eedae3&e=e8761c3974

http://us13.campaign-archive1.com/?u=69d57a354097810ea13f7416b&id=43f39ef4f6&e=e8761c3974

Fondazione Pubblicità Progresso – Newsletter di febbraio 2017

http://us13.campaign-archive1.com/?u=8a7bf5e6e659a18bffe810474&id=9b24639eb7&e=eaf759c324

inGenere

http://www.ingenere.it/newsletter

Aspettare stanca

A San Valentino un dono alle persone care: doppio cognome per noi e per figlie e figli

A  partire da oggi un prezioso gesto d’amore.

 

Suggeriamo:

  • a tutte e tutti di aggiungere sui profili Facebook il cognome materno al nostro solo cognome paterno finora imposto dalla legge, seguendo l’esempio di chi lo ha già fatto dopo la sentenza della Corte costituzionale, come gesto d’amore verso le nostre madri.

 

  •  agli uomini di impegnarsi ad attribuire  i cognomi della mamma e del papà alle figlie e ai figli  che  nasceranno, (come ora è reso possibile per le nuove nascite a seguito della sentenza) e di   farlo   anche per i figli già nati, purché minorenni, non appena sarà possibile con la legge che regolamenterà i cognomi dei figli e delle figlie minorenni, come gesto d’amore verso le loro compagne.

 

 

Gesti d’amore  di padri e madri anche verso figlie e figli, ai quali, attraverso il doppio cognome sarà riconosciuto il diritto alla completa identità del ramo materno e paterno, che rompa con retaggi culturali ormai superati.

 

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68 anni dalla Costituzione, a 41 anni alla riforma del diritto di famiglia, a 37 anni dalla presentazione della prima proposta di legge in Parlamento, a 10 anni dal monito della Corte costituzionale al Parlamento, a oltre 2 anni dalla condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, nell’udienza dell’otto novembre 2016 la Corte costituzionale, con la propria sentenza ha eliminato l’automatica attribuzione del solo cognome paterno, anche in presenza di una diversa volontà di genitori.

 

Un risultato immediato e importante, ma ancora parziale. Siamo tutt’ora in attesa di una legge, definita dalla Corte costituzionale, indifferibile. La Rete per la Parità, dalla sua fondazione nel 2010 è in prima linea nell’impegno per dare visibilità alle madri e non penalizzare figlie e figli.

 

 

 Da Aspettare stanca, una delle associazioni della Rete per la Parità, che chiede dal 2010 il doppio cognome per legge  in attuazione dei principi costituzionali, di recente richiamati dalla sentenza n. 286/2016 della Corte costituzionale.

 

Roma, 14 febbraio 2017

 

Comunicato Stampa

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Comunicato stampa – Doppio cognome per figlie e figli

Rete per la Parità

Associazione di promozione sociale per la Parità uomo-donna secondo la Costituzione Italiana
www.reteperlaparita.it

Comunicato stampa. Doppio cognome per figlie e figli

A 68 anni dalla Costituzione, a 41 anni alla riforma del diritto di famiglia, a 37 anni dalla presentazione della prima proposta di legge in Parlamento, a 10 anni dal monito della Corte costituzionale al Parlamento, a 2 anni dalla condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, nell’udienza dell’otto novembre la Corte costituzionale, relatore il Giudice Giuliano Amato, con la propria decisione ha eliminato l’automatica attribuzione del solo cognome paterno alla prole nata nel matrimonio. anche in presenza di una diversa volontà di genitori.

“E’ una sentenza storica – dichiara Rosa Oliva, presidente della Rete per la Parità – e alla commozione di trovarmi di nuovo in quell’aula nella quale nel 1960 la Corte cancellò la norma del 1919 che impediva alle donne l’accesso alle principali carriere pubbliche e alla gioia per il risultato si aggiunge l’amarezza per il lento cammino verso la parità delle donne”. “Si tratta di un risultato immediato e importante, ma ancora parziale – aggiunge Rosa Oliva – bisognerà leggere le motivazioni della sentenza, ma è chiaro che deve essere approvata dal Senato quanto prima la proposta di legge della Camera, che giace da due anni presso la Commissione Giustizia. Chiederemo un incontro per sollecitarla, assolvendo per una volta ancora quel ruolo di cui l’associazione si è fatto carico dalla sua fondazione nel 2010, quando, all’interno di uno dei tre filoni di obiettivi, Mai più donne invisibili, abbiamo inserito la questione del doppio cognome”.

Aggiunge Susanna Schivo, autrice di Mai più madri invisibili, uno dei 29 contributi raccolti nel volume Cinquant’anni non sono bastati (curato da Anna Maria Isastia e Rosanna Oliva), che nel Comitato Scientifico della Rete per la Parità rappresenta l’Area 03 Distretto 30 di Zonta International (al quale apparteneva Maria Magnani Noya, prima sindaca di Torino, che presentò nel 1979 la prima proposta di legge in materia di attribuzione del cognome a figli e figlie rispettoso della parità tra i coniugi): “la Consulta ha accolto l’eccezione di illegittimità costituzionale sollevata nel ricorso presentato alla Corte d’Appello di Genova per il caso di una coppia di coniugi, da me patrocinata, che si è vista negare dall’Ufficiale di Stato civile la possibilità di attribuire al figlio, che oggi ha quattro anni, entrambi i cognomi dei genitori. Una vittoria nei diritti civili, che riguarda la donna e il suo ruolo paritario nella società, come ha dichiarato ieri la madre del piccolo”.

“Innanzi alla Corte, come componente del Collegio difensivo, ho avuto l’onore di rappresentare la Rete per la Parità – dichiara l’avvocata Antonella Anselmo – nell’ambito di un’iniziativa che abbiamo ritenuto necessaria per sostenere le ragioni delle tante coppie italiane che testimoniano quotidianamente il rispetto reciproco, l’eguaglianza nei rapporti familiari e la condivisione della responsabilità genitoriale verso i figli. La Rete per la Parità è capofila del gruppo di lavoro all’interno dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile per l’Obiettivo 5 Parità di genere. Un obiettivo inserito nell’Agenda ONU 2030 per le ricadute positive sull’intera popolazione mondiale del riconoscimento dei diritti delle donne. E dunque continueremo, nelle opportune sedi, a denunciare le discriminazioni strutturali di genere e la violazione degli obblighi internazionali”.

9 novembre 2016

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