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Aggiornamenti 1 Marzo 2019

Il marzo delle Donne

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 EVENTI

 Venerdì 1 marzo – Roma – ore 10/13 – “RARE DISEASE DAY 2019: un ponte tra scienza ed arte” – Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena 299 – Streaming al link Facebook:  https://www.facebook.com/dottnet.it/

Sabato 2 Marzo – Milano – ore 14.00 – Manifestazione nazionale People. un’iniziativa pubblica a favore di un mondo che metta al centro le persone, contro la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà.- dal crocevia tra via Palestro e Corso Venezia arrivo in piazza Duomo dove avrà luogo un flash mob collettivo.

Sabato 2 Marzo  – Firenze  – ore 10/17 – “Il giardino dei ciliegi” diritto alla salute sul territorio a 40 anni dalla L.194” – via dell’Angolo, 5. Leggi qui

Lunedì 4 Marzo – Roma – ore 10/14 – “8 MARZO TUTTI I GIORNI. Donne e uomini, lavoro e discriminazioni nel Lazio”, spazio WE.GIL. Largo Ascianghi, 5

Lunedi 4 Marzo – Roma – ore 9.00 – ”Forum le Donne Protagoniste della società contemporanea” – sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati

Lunedì 4 Marzo – Milano – ore 14:30 – “Università in dialogo: le Consigliere di fiducia si confrontano” – Sala Malliani, via Festa del Perdono n. 7 Leggi qui

Mercoledì 6 Marzo – Milano – ore 16 – Donne Raccontate in musica e letteratura per celebrare la Giornata Internazionale della Donna – Università di Milano-Bicocca Sede Centrale della Biblioteca Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1Leggi qui

Venerdì 8 Marzo – “Sciopero transfemminista NON UNA DI MENO” – Varie manifestazioni nella maggiori piazze d’Italia
Leggi qui

Venerdì 8 Marzo – Rieti – ore15.30 – “8 Marzo – Donne tutto l’anno” – sala consiliare del Comune. Leggi qui

Venerdì 8 Marzo – Milano – ore 21 – Donne e potere oggi – Casa della Cultura e Centro di Ricerca Interuniversitario “Culture di Genere” Associazione Casa della Cultura, Via Borgogna 3 Leggi qui

Lunedì 11 marzo – Milano – ore 10:30 “Dopo lo sciopero dell’8 marzo e adesso?” – Tavola rotonda –  Aula Pagani, Edificio U7, Università la Bicocca Leggi qui

Martedì 12 Marzo -Roma – ore 10/13 – Presentazione del libro “La famiglia del III millennio. Tre milioni di famiglie”  –  comprende la relazione di Rosanna Oliva de Concilis – Museo delle civiltà, Sala delle conferenze del museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini” – Piazza Guglielmo Marconi 14

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FORMAZIONE

Da lunedì 4 marzo – Venezia, Università Ca’ Foscari di Venezia – via Dorsoduro, 3246, corso di formazione – Linguaggio, identità di genere e lingua italiana, 5 settimane per un totale di 20 ore di formazione. Leggi qui
Da sabato 9 marzo – Roma, Casa Internazionale Delle Donne – Via della Lungara, 19, Corso annuale per operatrici antiviolenza di Befree.
Da venerdì 29 marzo Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli – Master per specializzarsi in sustainable development jobs – un percorso formativo per specializzarsi nei mestieri legati agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (SDGs). Iscrizioni entro il 18 marzo
Da venerdì 12 aprile – Milano, Università di Milano Bicocca – corso di formazione – Genere, politica e istituzioni – Domande entro il 1/3/2019
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – Bandi formazione 2019 – Numerose possibilità con scadenze varie.

LETTURE
La stampa – Linda Laura Sabbadini – La legge Pillon sull’affido condiviso vuole solo “punire” le donne Leggi qui

Quotidiano del lavoro – Modulo domanda reddito di cittadinanza Leggi qui

Schiavitù STRANE COPPIE 2019 / 3 Francesco Costa, Valeria Viganò Charlotte Brontë, Jean Rhys, Alice Walker presentazione libri 7 marzo Roma, Palazzo Altieri – Piazza del Gesù 49 Roma
Giovedi 7 Marzo – Roma – ore 15.00 – presentazione del libro di Teresa Noce “Ma domani farà giorno” Sala degli Atti Parlamentari, Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” – Piazza della Minerva
Venerdì 8 Marzo – Roma – ore 16 – “Se questo è amore”. La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima.

Presentazione del libro di Maria Dell’Anno – sala Ingargiola, Casa Internazionale delle Donne, Via della Lungara
Julie Bindel presenta in tutta Italia il suo nuovo libro-inchiesta:

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– 4 marzo: Convegno presso il comune di Napoli (h 17)
– 5 marzo: Casa delle Letterature di Roma (h 17)
– 6 marzo: Lectio magistralis alla Fondazione Feltrinelli di Milano (h 18.30)
– 7 marzo: Campus Einaudi dell’Università di Torino (h 10)
– 8 marzo: Teatro degli Atti di Rimini (h 15)
– 9 marzo: Libreria delle Donne di Milano (h 18.30)

IL NUOVO LIBRO DI GIUSEPPE MARCHETTI TRICAMO, “IL TEMPO DILATATO. RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA LETTURA”., EDITO DA IBISKOS-ULIVIERI (info@ibiskosulivieri.it).

Gabriele Maestri: L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE ITALIANO ALLA PROVA DELLA DEMOCRAZIA PARITARIA Università degli Studi Roma Tre Collana del Dipartimento di Giurisprudenza disponibile in E-BOOK

 

NEWSLETTER

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AGGIORNAMENTI 30 SETTEMBRE 2018

IL 5×1000 PER LA PARITÀ
C’è un nuovo modo per sostenere la Rete per la Parità.
Raggiungiamo insieme l’Obiettivo 5 Uguaglianza di genere dell’Agenda ONU 2030: non ti costa nulla perché verseresti comunque all’Erario quella quota d’imposte). È sufficiente inserire il codice 97618920587 nel riquadro “sostegno del volontariato” nella pagina dedicata alla “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF” della tua dichiarazione dei redditi. Leggi di più.
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IN EVIDENZA
ASVIS – PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2018 –“L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile” http://asvis.it/presentazione-rapporto-asvis-2018/

DALL’ISTAT IL REPORT 2018 – POPOLAZIONE RESIDENTE PER STATO CIVILE
Scarica il documento.

«PER LE DONNE, USARE AVVOCATA» L’INTESA FRA ORDINE E MAGISTRATI
Sono parole, solo forma o anche sostanza a seconda delle opinioni. Come «egregia avvocata» entrate a titolo d’esempio nel protocollo d’intesa tra avvocati, procura e tribunale di Bergamo. Non è il solo argomento, il principio del documento è «diffondere e valorizzare la cultura di parità nell’esercizio della professione forense» e «attivarsi per la promozione di una cultura della differenza che non generi disuguaglianze».
EVENTI
Martedì 2 e mercoledì 3 ottobre – Milano, Università Bocconi. Via Roentgen, 1 – ore 10.00. SALONE DELLA CSR E DELL’INNOVAZIONE SOCIALE. Mancano pochi giorni all’edizione numero 6, “Le rotte della sostenibilità”. Saranno più di 180 le organizzazioni protagoniste, tra imprese, associazioni non profit, start up, che parteciperanno ai più di 80 eventi in calendario. Consulta il programma 2018.

Giovedì 4 ottobre – Roma, Camera dei Deputati, Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari. Via di Campo Marzio, 78 – ore 10:00. PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ASVIS 2018

Giovedì 4 ottobre – Roma Galleria Alberto Sordi – ore 18.00 PRESENTAZIONE LIBRO DI PAOLA DI NICOLA – LA MIA PAROLA CONTRO LA SUA

“L’ITALIA E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE”. Oltre all’aggiornamento degli indicatori europei e nazionali per i singoli SDGs, il Rapporto 2018 presenta innovativi indicatori compositi regionali che consentono di confrontare la situazione di ciascuna regione rispetto al contesto nazionale e proposte concrete per realizzare politiche che, simultaneamente, migliorino le condizioni di vita della popolazione, riducano le disuguaglianze e aumentino la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Registrati qui.

Sabato 6 ottobre, ore 9.30 Roma GLOBE THEATER, VILLA BORGHESE – DONNE E CGL – BELLE CIAO – ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE DONNE CGIL

DAL 5 AL 7 OTTOBRE, FERRARA FESTIVAL DI INTERNAZIONALE https://www.internazionale.it/festival/programma

FORMAZIONE

MARTEDÌ 9 OTTOBRE ORE 14.30 CENTRO CONGRESSI CAVOUR, VIA CAVOUR 50 – ROMA – FIERA EDUCANADA. UN MONDO DI POSSIBILITA’ TI ATTENDE.

VENERDÌ 12 OTTOBRE, BOLOGNA MASTER DI I LIVELLO IN GIORNALISMO – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Il master biennale riconosciuto dall’Ordine dei giornalisti offre nel secondo anno di didattica una specializzazione di 60 ore sui temi più importanti relativi allo sviluppo sostenibile.
Alle ore 11.00 è prevista una relazione della presidente Rosanna Oliva de Conciliis.
Scarica il programma settembre-ottobre sullo sviluppo sostenibile.

ENTRO IL 15 OTTOBRE 2018 SILFIM – SOSTENIBILITÀ IN DIRITTO, FINANZA E MANAGEMENT
Nasce a Milano-Bicocca il master di primo livello organizzato dalla Scuola di Economia e Statistica. Il primo corso che affronta il tema della sostenibilità dell’attività d’impresa approfondendo le implicazioni sulle scelte giuridiche, finanziarie e organizzative che l’impresa di oggi. Presentare domanda di ammissione entro il 15 ottobre 2018 all’indirizzo master.sostenibilita@unimib.it.

GIOVEDÌ 18 E VENERDÌ 19 OTTOBRE – VENEZIA. CA’ FOSCARI. CONVEGNO “LIGHTS 2018”. Linguaggio, parità di Genere e parole d’odio / Language, Gender and HaTe Speech.
Il convegno riunisce esperte ed esperti di livello internazionale nelle discipline linguistiche, psicologiche, pedagogiche, sociologiche, giuridiche, politiche, e computazionali sul tema della comunicazione inclusiva e paritaria e della violenza verbale con particolare riguardo alla categoria del genere. Con il patrocinio di Rete Per la Parità, che presenterà un proprio poster sul doppio cognome.

LETTURE

PREMIO RIPDICO, VINCONO GRAZIANO E LUCCIOLI
“Nicola Graziano con “Matricola zero zero uno” (Giapeto ed.) per la sezione “Narrativa“, Gabriella Luccioli con “Diario di una giudice” (Forum ed.) per la “Saggistica“. Sono loro i vincitori della decima edizione del premio letterario “Scrittori della Giustizia”, la terza ospitata nei locali del Circolo Canottieri Roma dopo quelle del 2014 e 2015″. Leggi di più.

NEL NOME DEL PADRE – LEFT https://left.it/2018/09/27/nel-nome-del-padre/

FRA I BANCHI DELL’ITALIA MULTIETNICA – LA STAMPA http://www.lastampa.it/2018/09/30/cultura/fra-i-banchi-dellitalia-multietnica-kX4zIxUPxlOfsJfM2W25HM/premium.html

LA LEGA DI SALVINI di Gianluca Passarelli e Dario Tuorto (Link alla presentazione a ROMA LUNEDI 8 OTTOBRE) https://www.facebook.com/events/313812895866647/?ti=icl

DAL WEB
OpenPolis Numeri alla mano – Parlamento https://b7h3d.emailsp.com/f/rnl.aspx/?gjj=pwry_z.0jl=p_&x=pv&j&x=pv&=stu2:.40c=jbg2ef33acai4&x=pp&r1l&g47d&30k3&7e=twuqpNCLM

@DONNECGIL HA TWITTATO:
“Le diseguali opportunità. Se nasci povero, resti povero: nessun Paese peggio dell’Italia per immobilità sociale. La possibilità di migliorare la propria condizione economica di nascita è un’utopia: I numeri di un rapporto davvero preoccupante”. https://t.co/U1TKkX1b9I

NEWSLETTER
ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile)
https://bit.ly/2wUpm9E
DEA
https://newsletterdea.hosted.phplist.com/lists/?p=subscribe&id=1
DOL’s Magazine
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Fondazione Pubblicità Progresso
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Fondazione Unipolis – Newsletter N. 104
https://bit.ly/2MHOSc9
GIO
http://www.giobs.it/attivita-di-gio
inGenere
http://www.ingenere.it/news
NOI DONNE
http://www.noidonne.org/rete-news.php

Per saperne di più e per i futuri aggiornamenti consultare il sito reteperlaparita.it

Contatti: presidenza.reteperlaparita@gmail.com segreteria.reteperlaparita.@gmail.com

www.reteperlaparita.it

Convegno: DONNE E MODELLI DI LEADERSHIP

DONNE E MODELLI DI LEADERSHIP

Casa dell’Aviatore
Viale dell’Università, 20 – Roma

15 Novembre 2014 ore 15,30


Apertura dei lavori Daniela Monaco – Moderatrice

Gigliola Corduas – Presidente Nazionale CNDI
Rosa Oliva – Presidente Rete per la Parità

Interventi

“Comando e cura: stili di leadership femminili”
Annarita Calabrò – • Università Pavia

“Leader al femminile nelle vecchie e nelle nuove attività – ambiti ed esperienze”

La voce delle Associazioni federate:
AIDM – • Antonella Vezzani
AGI – Antonella Anselmo •
CNAI – • Cecilia Sironi
Fondazione Domus Nostra – • Maria Teresa Spagnoletti
FILDIS – Gabriella Anselmi •
Minerva Associazione Culturale – • Pia Ferrari
Soroptimist • Italia – Emilia Visco
Zonta International Distr. • 28 – Emanuela Tanzi

Dibattito e conclusioni

Verranno proiettate immagini del film “Per la mia strada” di Corrente Rosa con l’intervento della Presidente Serena Romano


Il CNDI Consiglio Nazionale Donne Italiane, fondato nel 1903 a Roma come ramo italiano dell’I.C.W.,International Council of Women, è una federazione di associazioni femminili e miste impegnate per il miglioramento della condizione sociale delle donne. Si ispira al rispetto di ogni idea politica e di ogni religione, ma osservando rigorosamente il principio della assoluta indipendenza dai partiti e dalle confessioni religiose. Opera anche attraverso i suoi Coordinamenti: Regione Lazio e Regione Lombardia.
Associazioni federate: ADEI; AGI; AIDDA; AIDM; AMI; CNAI; CPD; FILDIS; Casa delle Donne Maltrattate; Fondazione Domus Nostra; International Women’s Club of Rome; Minerva Associazione Culturale Femminile; Soroptimist International d’Italia; Telefono Donna; UFN; YWCA-UCDG; Zonta International: i Club Italiani del Distretto 28 e 30.


Email: info@cndi.it
Sito web: www.cndi.it


Scarica INVITO Donne e modelli di leadership


Il 3 luglio il Parlamento in seduta comune voti donne nel CSM

Con una lettera ai Presidenti Camera e Senato, inviata anche ai Capigruppo, al Presidente del Consiglio e al Ministro della Giustizia, la Rete per la Parità ha chiesto che il 3 luglio il Parlamento, nell’eleggere gli otto componenti laici nel Consiglio Superiore della Magistratura garantisca almeno una “quota minima di genere”, in attesa della modifica legislativa oggetto della Delibera del 2 aprile scorso dallo stesso CSM.

È utile ricordare – prosegue la richiesta della Rete per la Parità – che da quando è stata eliminata ogni discriminazione nell’accesso alla Magistratura, il numero delle donne magistrato è in costante crescita. Tuttavia, nonostante oggi esse rappresentino la metà dell’organico, continuano a essere sotto-rappresentante nelle posizioni di vertice, e, vistosamente, proprio nell’organo che si occupa dello status e delle carriere di giudici e pubblici ministeri.

Ormai da diversi anni le Istituzioni dell’Unione europea hanno concentrato il loro impegno nel richiedere la promozione della parità di genere nelle posizioni di vertice, in politica, nel lavoro, nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni, sottolineando la scarsissima presenza di donne nelle posizioni di maggiore responsabilità della magistratura.

Il nostro Legislatore si sta recentemente muovendo proprio nella direzione auspicata dall’Unione europea. Si pensi alla legge volta a incrementare la presenza femminile nei consigli di amministrazione delle società (l. n. 120 del 2011), o negli organi rappresentativi dell’Avvocatura (l. n. 247 del 2012) e per l’elezione nei comuni e nelle regioni e le nomine nelle giunte (l. n.215 del 2012 e l. n. 56 del 2014).

E’ necessario, dunque, un tempestivo intervento attivo del Parlamento, per evitare lo squilibrio di genere nella composizione del nuovo CSM, reso più che mai doveroso a seguito della riforma dell’art. 51 Cost., che impone di rimuovere gli ostacoli che continuano a tenere le donne fuori dagli organi decisionali.

Roma, 14 giugno 2014

Associazione di promozione sociale per la Parità uomo-donna secondo la Costituzione Italiana

Rete per la Parità

segreteria.reteperlaparita@gmail.com


Scarica la lettera al Parlamento 14 giugno 2014


Convegno “L’equilibrio di genere nelle giunte e nei consigli di amministrazione”

Programma – invito
Convegno
“L’equilibrio di genere nelle giunte e nei consigli di amministrazione”


Roma Senato della Repubblica
Palazzo Giustiniani Sala Zuccari Via della Dogana Vecchia, 29
giovedì 29 maggio, ore 15-19
Con l’adesione del Presidente della Repubblica


Saluto della vicepresidente Valeria Fedeli
Introduce: Rosa Oliva, presidente della Rete per la Parità

Ne parlano (in ordine alfabetico):
Roberta Agostini, parlamentare
Antonella Anselmo, avvocata
Maria Paola Azzario, presidente Centro UNESCO di Torino, Forum Internazionale delle Donne del Mediterraneo, Vice Presidente Federazione Europea dei Club e Centri UNESCO
Anna Rita Calabrò, professore di Sociologia e Direttrice del Centro interdipartimentale Studi di genere – Università degli Studi di Pavia
Maria Antonietta Confalonieri, professore di Organizzazione politica europea – Università degli Studi di Pavia
Marilisa D’Amico, professore di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Milano, Vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa
Andrea Deffenu, professore di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Cagliari
*Piero Fassino, sindaco di Torino, presidente ANCI
*Lella Golfo, promotrice della legge sulla presenza delle donne nei CdA
Anna Maria Isastia, presidente nazionale Soroptimist International d’Italia
Stefania Leone, ricercatrice di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Milano
Aniello Nappi, componente del Consiglio Superiore della Magistratura
Monica Parrella, direttore generale Ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità del Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri
Linda Laura Sabbadini, direttore del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali ISTAT
Modera: Agnese Canevari, Associazione Aspettare stanca
Conclusioni di Teresa Gualtieri, presidente del Comitato Scientifico della Rete per la Parità

Agli uomini è richiesto di indossare giacca e cravatta;
L’accesso alla sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

Con il patrocinio del Senato della Repubblica.

Inviare conferma della partecipazioni entro sabato 24 maggio a: segreteria.reteperlaparita.@gmail.com

Ufficio stampa Rosangela Petillo
mobile 338 7002506
RP Communication
www.rpcommunication.it
info@rpcommunication.it


Scarica l’invito al convegno del 29 maggio 2014


Nel prossimo nuovo Governo Italiano è essenziale la Ministra per le Pari Opportunità


A Matteo Renzi
Presidente del Consiglio incaricato

CI SIAMO! E vogliamo esserci.

Nel prossimo nuovo Governo Italiano è essenziale la Ministra per le Pari Opportunità.

Perché?

perché la voce delle Donne Italiane e i loro problemi di Cittadine, devono trovare non solo ascolto, ma avere valore di priorità del Paese e, come tali, seguiti da indispensabili e adeguate soluzioni, nel rispetto dei principi costituzionali e delle direttive europee;

perché questa lunga ed intensa crisi non solo economica – ma anche sociale, culturale, etica, sta colpendo in modo significativo soprattutto le Donne, nella vita pubblica e privata: precariato e disoccupazione femminile, disparità di carriera e di retribuzione sul lavoro, atti di violenza contro le Donne e femminicidio, distorta rappresentazione sui media delle Donne e delle loro vicende, smantellamento o riduzione dei servizi sociali, esigua presenza delle Donne nelle Istituzioni e nei luoghi decisionali…sono solo alcuni esempi;

perché le politiche di genere non diventino solo un bel vessillo di proclamata “modernità”, contemplandole nei punti programmatici al momento della costituzione del Governo e poi trascurate, ma siano un concreto impegno di tutti i Ministri;

perché è importante avere una figura di riferimento, di stimolo e di coordinamento, per politiche delle Pari Opportunità e delle azioni positive in tutte le attività e gli atti di Governo – in una logica di gender mainstreaming, con la valutazione delle diverse implicazioni per uomini e donne di ogni azione politica, compresa la legislazione e i programmi, in tutti i settori e livelli;

perché le politiche generali, per essere davvero tali e portare benefici collettivi, devono tener presenti tutte le prospettive, basilare quella di genere. Basti pensare alla recente vicenda sull’attribuzione del cognome ai figli/figlie, già oggetto di condanna della Corte di Strasburgo all’Italia per violazione del principio di parità, del cui DDL approvato dal CdM, pur lodevole per la tempestività ma criticabile nei contenuti e modalità, non si è avuto più notizia (sull’argomento incombe altresì un giudizio della Corte Costituzionale e
un ulteriore ritardo comporterà gli inevitabili effetti della condanna);

perché è essenziale che il punto di vista delle Donne, la democrazia pari, diventino un esempio per le nuove generazioni di uomini e donne, nell’auspicabile funzione anche pedagogica della politica e delle più alte Istituzioni della Repubblica Italiana;

perché deve essere istituzionalizzato il rapporto e reso continuativo il dialogo con il mondo dell’Associazionismo Femminile, così come diventa ormai indispensabile nella logica di rinnovamento, cambiamento, efficienza generali, il ripensamento di tutti gli Organismi di Pari Opportunità.

Se non sono sufficienti questi “perché”, ne abbiamo tanti altri.

Quelli delle Donne Italiane, oltre la metà del Paese.

Roma, 17 febbraio 2014

NOI RETE DONNE
AFFI – ASSOCIAZIONE FEDERATA FEMMINISTA INTERNAZIONALE
SE NON ORA QUANDO
AGI (Ass. Giuriste Italiane – sez. romana)
AIDOS
ASPETTARE STANCA
ASSOCIAZIONE ALMA CAPPIELLO
ASSOCIAZIONE BLOOMSBURY
ASSOCIAZIONE DONNE BANCA D’ITALIA
ASSOLEI
CENTRO ITALIANO FEMMINILE
COMMISSIONE DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ ASS. NE STAMPA ROMANA
CONSIGLIERA NAZIONALE PARITA’
CONSULTA DONNE DI COLLEFERRO
COORDINAMENTO ITALIANO LOBBY EUROPEA DELLE DONNE
COORDINAMENTO NAZIONALE DONNE ANPI
CORRENTE ROSA
CRASFORM Onlus
DOLS DONNE ONLINE
DONNE CHE SI SONO STESE SUI LIBRI E NON SUI LETTI DEI POTENTI
DONNE E INFORMAZIONE
DONNE IN QUOTA
DONNE IN RETE PER LA RIVOLUZIONE GENTILE
DONNE PER MILANO
DONNE ULTRAVIOLETTE
FIDAPA
FONDAZIONE ADKINS CHITI – Donne in musica
FONDAZIONE NILDE IOTTI
GIO (Osservatorio studi di genere, parità e pari opportunità)
GIULIA (Giornaliste Unite Libere Autonome)
IL CORPO DELLE DONNE
IL PAESE DELLE DONNE
INGENERE
LA META’ DI TUTTO
LE NOSTRE FIGLIE NON SONO IN VENDITA
LIBERA DONNA
LIBERE TUTTE – Firenze
LUCY E LE ALTRE
MOUDE (Movimento Lavoratrici dello spettacolo)
MOVIMENTO ITALIANO DONNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA
NOID TELECOM
NOI DONNE
NOIDONNE 2005
PARIMERITO
PARI O DISPARE
PROFESSIONAL WOMEN’S ASSOCIATION
RETE ARMIDA
RETE PER LA PARITA’
SOLIDEA
TAVOLA DELLE DONNE sulla violenza e sicurezza città di Bologna
TUTTEPERITALIA
UDI
USCIAMO DAL SILENZIO
WOMEN IN THE CITY

Rif. Daniela Carlàdanielacarla2@gmail.com
Roberta Morronimorronir@libero.it

Legge elettorale e Democrazia Paritaria

Camera dei Deputati
con Titti Di Salvo, Irene Tinagli, Gea Schirò, Roberta Agostini
Abbiamo un impegno urgente e grossissimo, modificare la legge elettorale europea entro le elezioni di fine maggio. Io e le mie colleghe abbiamo presentato una proposta di legge che prevede un bilanciamento nelle candidature per genere, una doppia preferenza, una per il genere maschile, una per il femminile”.

Guarda il video sull’intervento

COGNOME MATERNO: LA PAROLA ORA PASSA ALLA CORTE COSTITUZIONALE

Si avvicina l’obiettivo della Rete per la Parità, individuato da anni, di arrivare a una legge sui cognomi che rispetti la parità tra i genitori e il diritto delle figlie e dei figli a uno status corrispondente alle origini, e metta l’Italia al passo con gli altri Paesi.

Apprezzabile l’iniziativa immediata del Governo dopo la condanna di Strasburgo di approvare un DDL sui cognomi. Si spera nel tavolo tecnico interministeriale istituzionale preannunciato dalla viceministra Guerra per integrarne e migliorarne i contenuti.

Va anche conosciuta la contemporanea decisione della Corte D’Appello di Genova di accogliere la questione di legittimità costituzionale, sollevata da Susanna Schivo, avvocata di Genova, componente del Comitato scientifico della Rete per la Parità, che patrocina una coppia e ha portato il ricorso contro l’attuale normativa italiana sui cognomi delle figlie e dei figli davanti alla Corte Costituzionale, che a breve dovrà occuparsene.

Davvero straordinaria la concomitanza delle notizie da Strasburgo e da Genova.

Ecco il link alla sentenza di Strasburgo, che al più presto dirameremo anche nel testo in italiano, non ancora disponibile

Ecco il testo del Comunicato stampa dell’avv. Susanna Schivo:
COMUNICATO STAMPA

“Con un tempismo casuale ma davvero straordinario, la Corte di Strasburgo ha deciso in questi giorni che l’inesistenza nel nostro ordinamento di una deroga all’automatica attribuzione del cognome paterno ai figli legittimi all’atto della nascita è gravemente “discriminatoria verso le donne” e costituisce violazione della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo. Infatti, proprio nei prossimi mesi la Corte Costituzionale è chiamata a decidere in merito alla questione sollevata dalla Corte di Appello di Genova, con ordinanza depositata il 28 novembre scorso – lo afferma l’avv. Susanna Schivo del Foro di Genova, che ha patrocinato la richiesta di due coniugi nel giudizio sorto dopo il rifiuto di veder assegnati al proprio figlio entrambi i cognomi, come viene identificato quest’ultimo in Brasile, paese d’origine della madre.

A differenza della sentenza della Corte di Strasburgo, che non ha efficacia immediata e diretta nel nostro ordinamento – commenta il legale – la decisione della Corte Costituzionale potrebbe definitivamente eliminare la disciplina discriminatoria ad oggi vigente, consentendo finalmente a ciascun genitore di identificare la prole all’atto della nascita anche con il proprio cognome”.

Aggiunge ancora l’avv. Susanna Schivo: “In tempi ancora più brevi l’Italia potrebbe allinearsi agli altri paesi europei, se il Parlamento decidesse di discutere la normativa richiesta da più parti da oltre trent’anni (la prima proposta risale al 1979), che aveva portato in una passata legislatura anche ad una bozza di riforma del Codice civile”.

Per chiarimenti contattare l’Avv. Susanna Schivo al n. 329/1981508 o via email all’indirizzo avv.susannaschivo@libero.it.

Il lavoro della Commissione per le riforme e le norme per il riequilibrio di genere

Grazie al professor Stefano Ceccanti abbiamo ricevuto nella stessa giornata di ieri il testo varato dalla Commissione riforme.

Evidenziamo che nella parte dedicata alle riforme elettorali è data per scontata la “seconda preferenza di genere “ e la “garanzia del riequilibrio di genere” nel maggioritario.

Sembra che questa importante novità, frutto di un lungo lavoro delle associazioni di donne e di alcune donne delle istituzioni, non compaia in nessuno dei numerosi commenti al frutto del lavoro dei cosiddetti “saggi ”, diffusi in queste ore in televisione, sulla stampa e sul web (affidati esclusivamente ad uomini, in spregio alla “par condicio di genere ”.

Ecco la parte del doc che riguarda la legge elettorale per il Parlamento.

“Particolarmente coerente con l’ipotesi del governo parlamentare del primo ministro appare un sistema elettorale di carattere proporzionale con clausola di sbarramento rigorosamente selettiva (5%), con premio di maggioranza che porti al 55% dei seggi il partito o la coalizione vincente che abbia superato una determinata soglia. Per quanto concerne i meccanismi di selezione fra i diversi candidati, si può pensare o a un sistema basato su un voto di preferenza e una seconda preferenza “di genere”, ovvero, in alternativa, a un sistema che affianchi collegi uninominali per la metà degli eletti e una lista di tre o quattro nomi per l’altra metà, con voto unico e con la garanzia del riequilibrio di genere. Secondo una opinione manifestata da più componenti della Commissione, la soglia per guadagnare il premio di maggioranza dovrebbe aggirarsi attorno al 40% dei seggi. Secondo altri la soglia dovrebbe essere più elevata, sino ad arrivare al 50%. Se al primo turno di votazione nessuna lista o coalizione di liste raggiunge la soglia per guadagnare il premio di maggioranza, si prevede un secondo turno di ballottaggio tra la prima e la seconda forza attribuendo a quella vincente il premio del 55% dei seggi.”

Come Aspettare stanca, dopo una lettura più approfondita di tutte e cinque le parti del documento, torneremo su altre possibili modifiche costituzionali attuative degli articoli 3 e 51, relative all’equilibrio di genere.

Ci riferiamo in particolare, ad esempio, alla parte relativa alla modifica del Titolo V, dove si potrebbe risolvere l’eccessiva varietà dei sistemi di voto tra le regioni e l’assenza in alcune leggi elettorali regionali anche recenti (come per la Sardegna),della doppia preferenza di genere.

Anche se non sono state considerate dal Comitato per le riforme, potrebbero essere discusse nell’apposita istituenda Commissione parlamentare.

sul blog www.stefanoceccanti.wordpress.com l’intero documento in formato doc.

Vi invitiamo anche a leggere il commento del Prof. Ceccanti sul sito di Aspettare Stanca: http://aspettarestanca.wordpress.com/2013/09/18/il-lavoro-della-commissione-per-le-riforme-e-le-norme-per-il-riequibrio-di-genere/

Lettera aperta al Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni

Egregio Signor Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni,

salutiamo come molto positive le nuove disposizioni relative ai criteri e ai vincoli per le prossime nomine nei CDA e collegi sindacali di importanti società partecipate dallo Stato: prendiamo atto con piacere dell’impegno di questo Governo per criteri di nomina che garantiscano trasparenza, onestà, merito, competenza e per una ricerca di talenti e competenze che rompa l’inveterata concentrazione delle responsabilità in poche (e sempre le stesse) mani. Siamo convinte che sia questa una strada da battere per far uscire il nostro paese dall’immobilismo e sostenere quel che in esso c’è di valido e dinamico.

Riteniamo tanto più importante che in questo quadro ci siano stati, nel corso del dibattito in Aula al Senato sui criteri per le nomine, precisi ed espliciti richiami alla legge 12 luglio 2011, n. 120, e al successivo decreto, relativi alla presenza di donne negli organi dirigenti di società di questo tipo. Inoltre la mozione TOMASELLI, approvata il 19 giugno scorso, cita espressamente il decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251, che impone che almeno un terzo dei componenti di ciascun organo sociale appartenga al genere meno rappresentato, stabilendo che per il primo rinnovo successivo all’entrata in vigore del regolamento tale soglia sia almeno pari a un quinto.

Abbiamo notato, però, che tale esplicito richiamo è scomparso dalla Direttiva del 24 giugno emanata dal Suo Ministero. Tale mancanza ci allarma, per precedenti esperienze, dove abbiamo visto perdere per strada norme di garanzia di genere innovative (come quella sulla par condicio di genere nei Media introdotta dalla L. 215 del 2012), fino al loro annullamento di fatto. Poiché come Ministro Lei si è riservato l’insieme di atti di alta amministrazione per la piena realizzazione della Direttiva, La invitiamo a dar corso a quanto previsto dalle disposizioni della legge su menzionata, anche con un’attenta vigilanza rispetto ai singoli e specifici atti amministrativi che il Suo Ministero va emettendo su questa materia.

– Suggeriamo inoltre che le due società incaricate per la raccolta e primo vaglio dei curricoli vengano da codesto Ministero impegnate a fare quanto accade da anni in altri paesi, che delle competenze e talenti delle donne intendono realmente usufruire:
1. che siano raccolti per almeno il 33 % curricoli di donne (un giornalista italiano chiedeva a un cacciatore di teste norvegese come facessero a trovare donne per i posti di responsabilità, visto che è difficile trovarle. La risposta fu: le cerchiamo, e le troviamo sempre).
2. che tali società facciano riferimento alle numerose fonti ormai esistenti in tal senso: in particolare i data base Ready for Board Women, quello della Fondazione Bellisario, l’elenco con oltre mille nominativi già a suo tempo inviato a codesto Ministero dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, oltre a vari altri elenchi creati a livello locale.

– Chiediamo che la dimensione di genere sia esplicitamente considerata nelle operazioni di monitoraggio previste dalla Sua Direttiva, che a nostro parere va in tal senso formalmente integrata.
– Suggeriamo, infine, che il Comitato di garanzia ivi previsto, ove abbia a venire in essere, sia composto di donne e uomini in numero uguale, a garanzia anche di quanto stiamo sottoponendo alla Sua cortese attenzione.

Siamo consapevoli che tutto ciò renderà ancora più complessa la difficile partita a Lei affidata, ma riteniamo che il rispetto della legge 120, anche magari con anticipazioni già ora al 33% di nomine al femminile, sia del tutto in linea con l’esigenza di rinnovare e rendere più efficiente la dirigenza di importantissime aziende, al cui buon andamento come cittadine e contribuenti siamo strettamente interessate.

Inviamo i nostri più cordiali saluti.

Roma, 30 giugno 2013
La presidente Rosanna Oliva


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