Marisa Rodano: il ricordo della Rete per la Parità nel giorno del suo compleanno
Oggi, 21 gennaio 2024, avrebbe compiuto 103 anni Marisa Cinciari Rodano, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, scomparsa il 2 dicembre scorso.
Deputata del Pci fin dalla prima legislatura, di cui era l’ultima ancora in vita, prima donna vicepresidente della Camera dei deputati.
Nel 2015, dopo anni di comune impegno, iniziato in occasione della fondazione dell’Accordo per la democrazia paritaria, Marisa accettò di essere socia onoraria della Rete per la Parità.
Una figura straordinaria che ha attraversato la storia della Repubblica italiana con coraggio, determinazione e impegno proseguito fino alla tarda età.
La sua vita è stata un inno alla resistenza contro il fascismo. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha giocato un ruolo fondamentale nei Gruppi di difesa della donna, un movimento che ha coinvolto circa 70.000 donne nella resistenza contro i nazifascisti. La sua partecipazione attiva nella propaganda, nell’assistenza ai partigiani e nelle attività sociali ha evidenziato la sua dedizione alla causa della libertà. Arrestata nel 1943 per la sua opposizione al regime, ha trascorso del tempo nelle carceri delle Mantellate di Roma.
Dopo la guerra il suo impegno politico non si è affievolito. Attraverso la fondazione nel 1944 dell’Unione Donne Italiane (UDI) ha promosso attivamente la partecipazione delle donne nella vita politica, culminata nella campagna per il voto del 2 giugno 1946 per il Referendum e per l’elezione dell’Assemblea costituente.
Anni importanti per la storia della nostra democrazia che ha narrato in “Memorie di una che c’era. Una storia dell’Udi”, pubblicato nel 2010. A lei si deve anche la scelta della mimosa come simbolo dell’8 marzo per la Giornata Internazionale dei diritti delle donne.
Marisa Cinciari Rodano ha giocato un ruolo chiave nella transizione verso la democrazia; la sua testimonianza ci dà forza nel nostro quotidiano impegno verso la parità.
Sarai sempre con noi, Marisa.
Italia, 21 gennaio 2024
Fonte foto: Il Manifesto e Orizzonte Scuola Notizie