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Il nostro 25 novembre 2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2024

Nessuna scusa è il tema proposto dalle Nazioni Unite per celebrare la giornata odierna.

“Oggi, e ogni giorno, siamo al fianco delle vittime.” – così Ursula Von Der Leyen dall’UE, che aggiunge: “Meritano di essere ascoltate. Rompiamo il silenzio. Mettiamo fine alla violenza sulle donne”.

“Occorrono azioni concrete – dichiara il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che precisa – È fondamentale continuare a lavorare per eradicare i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori che rendono ancora oggi le donne più deboli nella società, nel lavoro e nella famiglia. Le istituzioni, le forze della società civile devono sostenere le donne nella denuncia di qualsiasi forma di sopruso, offrendo protezione e adeguato supporto”.

Concretezza è stata la parola chiave alla quale si sono ispirate le azioni e le iniziative della Rete per la Parità per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne.

Siamo andate a rileggere le richieste rivolte in occasione dell’audizione presso la Commissione Giustizia della Camera durante l’esame del provvedimento d’iniziativa governativa che si sarebbe concluso con l’approvazione della legge n. 168, pubblicata il 24 novembre 2023, “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”.

Con soddisfazione rileviamo che si avvicina la data in cui il Ministro della Giustizia e la Ministra per le Pari Opportunità emaneranno il decreto previsto dall’articolo 18, che ha recepito la nostra proposta, riguardante i criteri e le modalità per il riconoscimento e l’accreditamento degli enti e delle associazioni abilitati a organizzare percorsi di recupero destinati agli autori dei reati di violenza contro le donne e di violenza domestica e adottino le linee guida per lo svolgimento dell’attività dei medesimi enti e associazioni. Infatti,  proprio in questi giorni è stato presentato il Libro Bianco per la formazione, destinato a operatori e operatrici in campo per il contrasto alla violenza contro le donne, curato dal Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica istituito presso il Dipartimento per le Pari opportunità che costituisce la base per l’elaborazione di linee guida per la formazione, identificando la fase del riconoscimento e della conoscenza come fondamentale e propedeutica a quella della formazione. Non sappiamo, invece, se sia stata individuata la copertura, di modesto importo, necessaria per commissariare, come proposto della Rete per la Parità, le Regioni inadempienti per assicurare la regolare erogazione dei fondi destinati ai centri antiviolenza. E i fondi per il reddito di libertà del 2024 sono stati bloccati per più di dieci mesi

Questa Giornata deve essere l’occasione anche per riaccendere i riflettori sulla violenza che colpisce le bambine e i bambini vittime di violenza assistita, le orfane e gli orfani di femminicidi e quelli strappati dalle madri sulla base di perizie legate all’alienazione parentale.

E dobbiamo ricordare le donne e i bambini nei teatri di guerra e le violenze subite dalle nostre sorelle in Iran e in Afghanistan. Per queste la nostra associazione ha chiesto con una lettera al Ministro degli Esteri, sottoscritta anche da altre associazioni, di condannare i crimini posti in essere dal regime talebano nei confronti delle donne

Quest’anno sono state ancora più numerose del solito le iniziative per denunciare e chiedere interventi per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne, organizzate con varie modalità non solo per il 25 novembre ma in tutto il mese.

Segue un elenco, che sappiamo essere incompleto, di quelle organizzate dalla Rete per la Parità direttamente, da associazioni e organismi aderenti e di altre di particolare interesse.

Gli eventi della Rete per la Parità

“Riforma organica del cognome: dopo otto anni arriverà?” – 15 novembre, ore 15, Sala Igea dell’Istituto Treccani-Piazza dell’Enciclopedia italiana 4 – Roma
“Risolvere il silenzio: riflessione sulla prevenzione alla violenza di genere” – 25 novembre.
“donnEpotere” – 29 novembre, ore 17, Sala Igea

Eventi delle associazioni aderenti

  • Eventi Toponomastica femminile.
  • “Che bello, un mondo al contrario” – 17 novembre. Organizzato da Donneinquota e Book City Milano
  • “Donne nella scienza. La lunga strada verso la parità” – 17 novembre. Organizzato da Book City Milano
  • Sguardi diversi per educare alla parità – 20 novembre. Organizzato da Fnism
  • Giusi Sammartino – Siamo qui. Storie e successi di donne migranti23 novembre. Presentazione del libro presso lo Spazio culturale – Roma
  • “Le parole della violenza. Conoscerle per evitarle” – 25 novembre, alle ore 9. Organizzato dall’Università degli studi di Milano e l’hub per la tutela dei diritti umani, Human Hall.
  • “No alla violenza sulle donne” – 25 novembre, Organizzato da Università “Magna Græcia” di Catanzaro
  • “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – 25 novembre. Organizzato da FILDIS
  • Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – 25 novembre. Organizzato da CNDI – Coordinamento Lazio
  • “Alle radici culturali della violenza maschile sulle donne. Gli stereotipi nella rappresentazione della figura femminile nella storia dell’arte.” – 25 novembre. Organizzato da UDI Monteverde presso l’I.C. Nino Rota
  • “Tullia Romagnoli Carettoni. L’impegno politico dentro e fuori i confini nazionali” – 25 novembre. Organizzato dal Club per l’UNESCO di Torino.
  • “Donne e intelligenza artificiale: inclusione e innovazione responsabile” – 29 novembre. Organizzato dal CNDI.

Altri Eventi:

  • “La partecipazione femminile nella previdenza complementare” – 7 novembre. Organizzato da Noi Rete Donne e Consiglio nazionale degli attuari
  • “Donne e sport: cambiano le regole del gioco “- 18 novembre. Organizzato da La Toscana delle donne. Il viaggio.
  • “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin in collegamento con il Parlamento Europeo e le scuole” – 18 novembre.
  • Women Economic Forum (WEF) – dal 20 al 22 novembre. Organizzato dalla LUISS
  • “Inaugurazione Percorso “Ambassador – 19 novembre. Organizzato da Cisl e Fondazione Libellula
  •  21/11 ore 18:00 al “Centro Donna Livorno”.
  • Contrattacco! Immagini, parole e musica per la libertà e la felicità delle donne – 22 novembre. Organizzato da Fondazione Tina Lagostena Bassi e Fondazione RUT.
  • “Corpi e parole di donne per la pace. L’esperienza del presidio di Palermo” – 22 novembre, via della Dogana vecchia, Roma. Organizzato dal Centro Riforma per lo Stato
  • “Violenza contro le donne e prostituzione: quale relazione?” – 23 novembre – Anteo Palazzo del Cinema, Milano. Organizzato da Casa delle donne maltrattate e Resistenza femminista.
  • Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere – 23 novembre, Palazzo Merulana, Roma. Organizzato da Women in Film, Television & Media Italia
  • Corteo a Roma – 23 novembre. Organizzato da”Non Una di Meno”
  • MiC aderisce a campagna “Orange the World” in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, istituita nel 1999 dall’Onu: musei illuminati – 25 novembre.
  • Mostra fotografica di IMAN SUTIYKI Donne contro la violenza – dal 22 al 25 novembre. Museo Venanzo Crocetti.
  • “La Violenza sulle Donne: Riconoscerla per Intervenire e costruire una nuova cultura del rispetto” – 27 novembre, ore 11.15. Organizzato dal Gruppo Sociale Flames Gold di concerto con la Dirigenza Scolastica dell’Istituto Scolastico Superiore ” Livia Bottardi” – Roma Via Filiberto Petiti, 97.

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quali azioni dopo i cortei?

Quest’anno il femminicidio di Giulia Cecchettin ha avuto un effetto dirompente. Ci sarà un prima e un dopo nell’impegno  per l’eliminazione della violenza contro le donne in Italia.
Dal 26 novembre 2023, donne e uomini, individualmente o nelle associazioni e nei gruppi, con una maggiore consapevolezza e più numerosi, cercheranno di trovare le risposte a una serie di interrogativi vecchi e nuovi.

Facciamo rumore Le ragazze e i ragazzi hanno rifiutato il minuto di silenzio. Il fragore delle loro mani battute sui banchi ha segnalato in contemporanea la loro  volontà di affrontare insieme la sfida e la chiamata alla responsabilità delle persone adulte.

Fenomeno intollerabile dichiara Giorgia Meloni.

Ora basta! è il grido lanciato dalle donne (e alcuni uomini) del PD.

E noi aggiungiamo: Non basta!

La nostra è una società divisa dove, più ancora della contrapposizione tra uomini e donne, pesano le differenze di età e di convinzioni politiche.Non c’è da illudersi. Le forze politiche non sono pronte a impegnarsi  in modo unitario evitando le dinamiche proprie dello scontro politico. Il voto unanime in Parlamento sulla legge per il contrasto alla violenza contro le donne e domestica e la disponibilità della destra al Governo a organizzare iniziative per l’educazione affettiva nelle scuole sono stati ridimensionati immediatamente. Il protocollo d’intesa siglato dai Ministri Roccella, Valditara e Sangiuliano ha suscitato molte proteste. Gli interventi nelle scuole non possono essere facoltativi e devono coinvolgere anche i docenti e i genitori che devono  essere informati e formati sulle caratteristiche che sta assumendo la violenza e messi  in grado di cogliere i comportamenti spia che devono suscitare allarme e di intervenire nella maniera più utile.  

Non basta l’impegno ad approvare in tempi brevi le altre disposizioni che non sono state inserite in questa legge. Non hanno rilevanza le prime dichiarazioni “formali” di Giorgia Meloni ed Elly Schlein. La vera risposta arriverà se e quando le donne nel Governo e nel Parlamento riusciranno, mettendo da parte le differenze di appartenenza politica, a trovare di nuovo quello spirito unitario per combattere la violenza sulle donne che portò nel 1996, grazie all’impegno soprattutto delle donne della destra, a far inserire nel Codice penale la violenza sessuale come reato contro la persona e non come delitto contro la moralità pubblica e il buon costume.

Lo devono, lo dobbiamo a Giulia Cecchettin e a tutte le altre.

La Rete per la Parità continuerà a fare la sua parte. Marcheremo il Governo e il Parlamento, coinvolgeremo nel gruppo di pressione ancora altre associazioni, università, esperte ed esperti. Troveremo la forza nei principi della Costituzione repubblicana. Seguiremo le tre linee guida che la Rete per la Parità si è data fin dalla sua fondazione per combattere discriminazioni, violenze e sopraffazioni in ogni ambito.

Mai più portatrici d’acqua, Mai più donne invisibili e Mai più discriminate sul lavoro.

Giornata Internazionale contro la violenza maschile sulle donne – 25 Novembre 2021

Due giornate intense ma la mobilitazione prosegue.

24 novembre 2021 – “Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo” – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la partecipazione di #NoPeaceWithoutJustice. Leggi qui
L’evento è stato trasmesso in live streaming sul sito del Corriere della Sera (www.Corriere.it ) e su quello di Radio Radicale (www.radioradicale.it ).
Emma Bonino Maria Edera Spadoni Lia Quartapelle Valeria Manieri Fondazione Pangea Onlus Save the Children Action Network Inclusione Donna Rete per la Parità Casa Internazionale delle Donne Rosanna Oliva de Conciliis Virginia Desirée Zucconi Soroptimist International d’Italia ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile NOVE Onlus, caring humans. UCID Laura Boldrini Roberta Pinotti e tantissime altre.
Un ringraziamento speciale alle giovanissime:
Shaharzad Akbar, Chair of the Afghan Independent Human Rights Commission; Fawzia Koofi, Member Afghan delegation in inter-Afghan Talks e a tutte le Rappresentanti della Delegazione di donne afgane presenti in sala. #lecontemporanee #mediacivico #Afghanistan

24 Novembre 2021 – “Donne uccise dagli uomini: i numeri di una strage. Dove sbagliamo?” – Promosso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. Leggi qui
Il convegno è stato aperto dagli interventi del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della senatrice Valeria Valente, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
La prima sessione del convegno è stata dedicata al “reato di femminicidio nella prospettiva europea”, moderata dalla senatrice Maria Rizzotti, VicePresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. Sono intervenuti: Rik Daems, Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa; Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia; Helena Dalli, Commissaria europea per l’Uguaglianza (con un videomessaggio).
La seconda sessione è stata dedicata all’inchiesta sui femminicidi in Italia e alla presentazione della Relazione sulla risposta giudiziaria ai femminicidi in Italia negli anni 2017-2018, moderata dalla senatrice Cinzia Leone, VicePresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. Hanno presentato la Relazione: i magistrati Paola Di Nicola Travaglini e Fabio Roia; Linda Laura Sabbadini, Direttrice Centrale ISTAT. Sono intervenute: Marta Cartabia, Ministra della Giustizia, e Luciana Lamorgese, Ministra dell’Interno.

25 Novembre – “No alla violenza. Il grido delle donne” – L’Aula del Senato ha ospitato l’evento voluto dalla Presidente Casellati in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Leggi qui
Su Rai1 in diretta a cura di Rai Parlamento.
Insieme nell’Aula di Palazzo Madama le Senatrici di tutti i gruppi, personaggi della cultura e dello spettacolo e rappresentanti delle associazioni impegnate nel contrasto alla violenza sulle donne.
Dopo l’Inno d’Italia eseguito dalla Women orchestra, la conduttrice, Barbara De Rossi, ha presentato momenti di riflessione affidati ad alcune Senatrici, all’attrice Claudia Gerini e alla cantautrice Grazia Di Michele, e ha intervistato Orietta Casolin, che in bicicletta sta percorrendo l’Italia da Portogruaro per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vittime di femminicidio.

Contro la violenza sulle donne anche dopo il 25 Novembre:

Il #25novembre è passato ma la Violenza sulle donne continua. Per questo #donnexdiritti non smette di occuparsi della violenza domestica occultata nei tribunali civili, ma continuerà ad approfondire con l’inchiesta #crimininvisibili fino alle porte dell’8 marzo con interviste, articoli, dirette e le voci di quelle donne che questa storia la vivono sulla loro pelle. Su Rainews.it CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE Leggi qui