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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quali azioni dopo i cortei?

Quest’anno il femminicidio di Giulia Cecchettin ha avuto un effetto dirompente. Ci sarà un prima e un dopo nell’impegno  per l’eliminazione della violenza contro le donne in Italia.
Dal 26 novembre 2023, donne e uomini, individualmente o nelle associazioni e nei gruppi, con una maggiore consapevolezza e più numerosi, cercheranno di trovare le risposte a una serie di interrogativi vecchi e nuovi.

Facciamo rumore Le ragazze e i ragazzi hanno rifiutato il minuto di silenzio. Il fragore delle loro mani battute sui banchi ha segnalato in contemporanea la loro  volontà di affrontare insieme la sfida e la chiamata alla responsabilità delle persone adulte.

Fenomeno intollerabile dichiara Giorgia Meloni.

Ora basta! è il grido lanciato dalle donne (e alcuni uomini) del PD.

E noi aggiungiamo: Non basta!

La nostra è una società divisa dove, più ancora della contrapposizione tra uomini e donne, pesano le differenze di età e di convinzioni politiche.Non c’è da illudersi. Le forze politiche non sono pronte a impegnarsi  in modo unitario evitando le dinamiche proprie dello scontro politico. Il voto unanime in Parlamento sulla legge per il contrasto alla violenza contro le donne e domestica e la disponibilità della destra al Governo a organizzare iniziative per l’educazione affettiva nelle scuole sono stati ridimensionati immediatamente. Il protocollo d’intesa siglato dai Ministri Roccella, Valditara e Sangiuliano ha suscitato molte proteste. Gli interventi nelle scuole non possono essere facoltativi e devono coinvolgere anche i docenti e i genitori che devono  essere informati e formati sulle caratteristiche che sta assumendo la violenza e messi  in grado di cogliere i comportamenti spia che devono suscitare allarme e di intervenire nella maniera più utile.  

Non basta l’impegno ad approvare in tempi brevi le altre disposizioni che non sono state inserite in questa legge. Non hanno rilevanza le prime dichiarazioni “formali” di Giorgia Meloni ed Elly Schlein. La vera risposta arriverà se e quando le donne nel Governo e nel Parlamento riusciranno, mettendo da parte le differenze di appartenenza politica, a trovare di nuovo quello spirito unitario per combattere la violenza sulle donne che portò nel 1996, grazie all’impegno soprattutto delle donne della destra, a far inserire nel Codice penale la violenza sessuale come reato contro la persona e non come delitto contro la moralità pubblica e il buon costume.

Lo devono, lo dobbiamo a Giulia Cecchettin e a tutte le altre.

La Rete per la Parità continuerà a fare la sua parte. Marcheremo il   Governo e il Parlamento, coinvolgeremo nel gruppo di pressione ancora altre associazioni, università, esperte ed esperti. Troveremo la forza nei principi della Costituzione repubblicana. Seguiremo le tre linee guida che la Rete per la Parità si è data fin dalla sua fondazione per combattere discriminazioni, violenze e sopraffazioni in ogni ambito.

Mai più portatrici d’acqua, Mai più donne invisibili e Mai più discriminate sul lavoro.

Giornata Internazionale contro la violenza maschile sulle donne – 25 Novembre 2021

Due giornate intense ma la mobilitazione prosegue.

24 novembre 2021 – “Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo” – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la partecipazione di #NoPeaceWithoutJustice. Leggi qui
L’evento è stato trasmesso in live streaming sul sito del Corriere della Sera (www.Corriere.it ) e su quello di Radio Radicale (www.radioradicale.it ).
Emma Bonino Maria Edera Spadoni Lia Quartapelle Valeria Manieri Fondazione Pangea Onlus Save the Children Action Network Inclusione Donna Rete per la Parità Casa Internazionale delle Donne Rosanna Oliva de Conciliis Virginia Desirée Zucconi Soroptimist International d’Italia ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile NOVE Onlus, caring humans. UCID Laura Boldrini Roberta Pinotti e tantissime altre.
Un ringraziamento speciale alle giovanissime:
Shaharzad Akbar, Chair of the Afghan Independent Human Rights Commission; Fawzia Koofi, Member Afghan delegation in inter-Afghan Talks e a tutte le Rappresentanti della Delegazione di donne afgane presenti in sala. #lecontemporanee #mediacivico #Afghanistan

24 Novembre 2021 – “Donne uccise dagli uomini: i numeri di una strage. Dove sbagliamo?” – Promosso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere. Leggi qui
Il convegno è stato aperto dagli interventi del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della senatrice Valeria Valente, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
La prima sessione del convegno è stata dedicata al “reato di femminicidio nella prospettiva europea”, moderata dalla senatrice Maria Rizzotti, VicePresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. Sono intervenuti: Rik Daems, Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa; Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia; Helena Dalli, Commissaria europea per l’Uguaglianza (con un videomessaggio).
La seconda sessione è stata dedicata all’inchiesta sui femminicidi in Italia e alla presentazione della Relazione sulla risposta giudiziaria ai femminicidi in Italia negli anni 2017-2018, moderata dalla senatrice Cinzia Leone, VicePresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. Hanno presentato la Relazione: i magistrati Paola Di Nicola Travaglini e Fabio Roia; Linda Laura Sabbadini, Direttrice Centrale ISTAT. Sono intervenute: Marta Cartabia, Ministra della Giustizia, e Luciana Lamorgese, Ministra dell’Interno.

25 Novembre – “No alla violenza. Il grido delle donne” – L’Aula del Senato ha ospitato l’evento voluto dalla Presidente Casellati in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Leggi qui
Su Rai1 in diretta a cura di Rai Parlamento.
Insieme nell’Aula di Palazzo Madama le Senatrici di tutti i gruppi, personaggi della cultura e dello spettacolo e rappresentanti delle associazioni impegnate nel contrasto alla violenza sulle donne.
Dopo l’Inno d’Italia eseguito dalla Women orchestra, la conduttrice, Barbara De Rossi, ha presentato momenti di riflessione affidati ad alcune Senatrici, all’attrice Claudia Gerini e alla cantautrice Grazia Di Michele, e ha intervistato Orietta Casolin, che in bicicletta sta percorrendo l’Italia da Portogruaro per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vittime di femminicidio.

Contro la violenza sulle donne anche dopo il 25 Novembre:

Il #25novembre è passato ma la Violenza sulle donne continua. Per questo #donnexdiritti non smette di occuparsi della violenza domestica occultata nei tribunali civili, ma continuerà ad approfondire con l’inchiesta #crimininvisibili fino alle porte dell’8 marzo con interviste, articoli, dirette e le voci di quelle donne che questa storia la vivono sulla loro pelle. Su Rainews.it CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE Leggi qui