“Diritti…e rovesci delle donne”. Venerdì 2 giugno presso il Museo Nazionale degli Strumenti musicali

Un evento per celebrare il 63.mo anniversario della sentenza della Corte costituzionale che eliminò le discriminazioni per l’accesso alle principali carriere pubbliche, in una data significativa, in quanto il 2 giugno 1946 le donne italiane hanno potuto esprimere il loro voto per il referendum e per l’elezione dell’Assemblea costituente.

Programma
Visita al Museo guidata dalla Direttrice Dott.Arch. Sonia Martone.
A seguire, presso l’Auditorium del Museo, si esibiràl’Artemisia Trio con canzoni, brani e parole sull’altra metà del cielo. Voce Elisabetta Berto, Flauto Iolanda Zignani, Pianoforte Daniela Brandi.

Evento gratuito. Parcheggio.

Per prenotarsi: inviare mail a: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.ti oppure segreteria.reteperlaparita@gmail.com

13 maggio – Sessantatreesimo anniversario della sentenza della Corte costituzionale n. 33/1960

Un’occasione per ribadire la necessità della Riforma organica del cognome

Sessantatre anni fa, il 13 maggio, la Corte costituzionale emise la storica sentenza n. 33/1960 che eliminò le discriminazioni contro le donne nelle principali carriere pubbliche.

Il prossimo 2 giugno, a settantacinque anni dalla nascita della Repubblica e dal voto delle donne italiane sul referendum e per l’elezione dell’Assemblea costituente, la Rete per la Parità ricorderà l’anniversario con un concerto dell’Artemisia Trio, integrato da video e lettura testi, presso il Museo Nazionale degli Strumenti musicali di Roma. insieme con l’AGIMUS – Associazione Giovanile Musicale

Tanti i risultati finora raggiunti lungo il difficile percorso verso la parità formale e sostanziale sancita dalla Costituzione – dichiara Patrizia De Michelis, Presidente della Rete per la Parità – ma ancora troppi gli anni necessari per realizzare l’obiettivo 5 dell’Agenda ONU 2030: l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze”.

L’evento costituisce anche un’occasione preziosa per far conoscere le recenti iniziative della Rete per la Parità – aggiunge Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità – tra le quali la formale richiesta al Parlamento, inviata il 27 aprile a un anno dalla sentenza n. 131/2022 della Corte costituzionale, di esaminare le proposte di riforma del cognome presentate.“

Una grave omissione, un ritardo inaccettabile – conclude Rosanna Oliva de Conciliis – un segnale di come sia ancora ostacolato il cammino verso la piena parità formale e sostanziale uomo/donna nell’ambito della completa attuazione della Costituzione. Da varie Legislature è prevalsa la volontà dei parlamentari uomini, salvo preziose eccezioni, di contrastare l’adeguamento delle norme al cambiamento sociale intervenuto. La Rete per la Parità confida che le donne in Parlamento possano insieme, superando le divisioni derivanti dalle appartenenze politiche, concorrere all’approvazione della riforma organica del cognome, nel segno di una leale collaborazione tra Corte costituzionale e Parlamento.”

Festival ASviS 2023: l’evento nazionale del GdL-Goal 5

Festival ASviS 2023

Evento nazionale ASviS organizzato dal Gruppo di Lavoro del Goal 5

Buone pratiche territoriali per l’eguaglianza.
Focus su disuguaglianze e differenze nei territori

10 maggio 2023 – h. 10.00 – NAPOLI – Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, Largo S. Marcellino

Una riflessione sulla lettura delle disuguaglianze territoriali in ottica di genere e valorizzare le esperienze maturate a livello locale con riferimento ai Target dell’Agenda 2030 relativi alla parità di genere.

Rosanna Oliva de Conciliis nel suo intervento ha proposto che l’ASviS, già impegnata per evitare eventi pubblici con soli uomini, aderisca al protocollo No Women No Party – Senza donne non se ne parla, l’iniziativa della Rai fortemente voluta da Simona Sala.

La sottoscrizione del protocollo prevede che gli eventi vengano monitorati sia su base quantitativa che qualitativa, attraverso l’utilizzo di uno strumento di rilevazione univoco e di una piattaforma informatica realizzata dagli ingegneri di Rai/ICT.

Evento nell’ambito del tema di quest’anno “PNRR E TERRITORI: “IL TEMPO DELLA TRASFORMAZIONE È ORA”.

Link al Video – Link Position paper.

Festival ASviS: gli eventi della Rete per la Parità e dei suoi aderenti

La Rete per la Parità e alcune delle associazioni aderenti partecipano al Festival ASviS dello Sviluppo Sostenibile 2023. Preziosa occasione per appronfondire le diverse tematiche legate all’Agenda ONU 2030.

Rete per la Parità – 10 maggio, ore 10, Napoli – “Buone pratiche territoriali per l’eguaglianza di genere. Focus su disuguaglianze e differenze tra e nei territori”. Evento nazionale organizzato dal GdL 5 con l’intervento di Rosanna Oliva de Conciliis. Per partecipare di persona: link. Per seguire l’evento online sul sito, sulla pagina Facebook dell’ASviS e sul canale Youtube dell’ASviS.

Rete per la Parità – 19 maggio ore 16 – “Sport e parità di genere: culture a confronto” con FICLU, Alef e Comitato Nazionale Italiano Fair Play. Per seguire l’evento online: link oppure segui la diretta su facebook cliccando qui

Soroptimist International d’Italia – 9 maggio ore 15, Napoli – “La città che vorrei. La mappa del futuro (sostenibile) disegnata dalle donne”. É un percorso in cinque tappe di eventi nel mese di maggio (Napoli 9, Bologna 12, Milano 16, Torino 18, Roma 24) per portare i temi della sostenibilità nei territori. Per seguire l’evento online: Sito web, Facebook.

Primo anniversario della sentenza della Corte costituzionale n. 131/2022

A un anno dalla seconda sentenza n. 131 del 27 aprile 2022 della Corte costituzionale e a quasi sette anni dalla prima (la n. 286 dell’8 novembre 2016), ancora non è stata approvata la Riforma organica del cognome.

La Rete per la Parità in questa data significativa ha chiesto ai Presidenti, Segretari e Capigruppo della Commissione Giustizia delle due Camere di inserire senza ulteriori ritardi all’ordine del giorno le proposte presentate all’inizio di questa Legislatura.

Un ritardo che è anche un segnale di come sia ancora pieno di ostacoli il cammino verso la piena parità formale e sostanziale uomo/donna e verso la completa attuazione della Costituzione .

Ancora una volta la Rete per la Parità evidenzia, inoltre, che la mancata modifica del regolamento dell’anagrafe e stato civile è fonte di problemi per i responsabili degli uffici anagrafici e che, nel contempo, in assenza di apposite disposizioni, i futuri genitori non sono tempestivamente informati.

Da notare che nella scorsa legislatura la Commissione Giustizia del Senato, dopo aver svolto due serie di audizioni sui disegni di legge all’esame e sulla su citata sentenza della Corte costituzionale, aveva deliberato la costituzione di un Comitato ristretto. L’iter è stato però interrotto per l’anticipata fine della Legislatura.

In questi anni la Rete per la Parità, insieme con altre associazioni e con costituzionaliste e costituzionalisti, ha approfondito gli aspetti tecnico-giuridici e sociali della vicenda ed è pronta in sede di audizione a esporre i contenuti elaborati.

Buona Pasqua dalla Rete per la Parità

Premialità nel Nuovo Codice degli Appalti: in linea con gli impegni assunti, l’Italia evita un passo indietro dannoso

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1 aprile il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 avente per oggetto il Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78. Il prossimo passo sarà una seconda pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fissata al 16 aprile pv, della stesura approvata dal Consiglio dei Ministri, questa volta completata con le note.

Esprime soddisfazione Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità, associazione che da anni segue questa tematica: “Le osservazioni della Camera e del Senato, le critiche e gli appelli rivolti anche dalla Rete per la Parità, hanno ottenuto l’importante risultato di far reinserire all’art. 108 (Criteri di aggiudicazione degli appalti) le premialità che favoriscono il lavoro e le carriere delle donne secondo l’articolo 46 bis del Codice delle Pari opportunità (cosiddetta Legge Gribaudo), che erano state stralciate nello schema che il Governo aveva sottoposto al Parlamento”.

È del tutto evidente – aggiunge ancora – che la mancata attenzione alla riduzione del gap sociale ed economico di genere avrebbe disatteso la parità di genere, uno degli obiettivi fondamentali del PNRR che, insieme con la parità territoriale e generazionale, è in linea con i tre “pilastri”, le priorità trasversali del Next Generation EU. Si sarebbe verificata una modifica rispetto a quanto previsto nell’art. 47 della legge 108/2021 sulla governance del PNRR”.

Adesso inizia una seconda fase del Nuovo codice degli appalti la cui completa efficacia è prevista per il 01.01.2024. Una fase durante la quale potrebbero essere introdotte anche modifiche rilevanti, in quanto il testo approvato dal Governo non è stato ancora esaminato dall’Unione Europea.

A complicare ulteriormente il compito di chi si accinge ad individuare le varie tappe da qui al 2024 – dichiara Sabrina Bernardi, Presidente dell’Associazione SconfiniAmo – contribuisce il fatto che il Governo abbia ritenuto di varare un testo nel quale esistono ancora nodi irrisolti e l’inserimento di disposizioni transitorie riguardanti il codice tuttora vigente (quello approvato nel 2016) e la reintroduzione di norme del precedente codice (quello approvato nel 2006)”.

E aggiunge: “Le aziende che decidono di usufruire delle premialità possono anche autocertificarsi e fare a meno dell’intervento degli enti preposti. Ciò a discapito delle numerose aziende che hanno già ottenuto la certificazione da parte di enti accreditanti e lascia spazio ad autocertificazioni di facciata, il cosiddetto Pinkwashing. Inoltre, la catena infinita di subappalti ora consentita potrebbe rendere vano l’obbligo assunto dall’azienda aggiudicatrice”.

Poiché ci saranno anche aziende che decidono di non usufruire delle premialità è positivo che tra le cause di esclusione sia previsto il non aver presentato la redazione annuale di cui all’art. 46 del Codice delle Pari Opportunità, sulla situazione del personale maschile e femminile.

Lo studio approfondito di un testo complesso, frutto della collaborazione di tante associazione e reti di associazioni, tra cui Le Contemporanee, Valore D, Fuori Quota e Soroptimist Club Roma, e del coinvolgimento di Parlamentari, ha portato a raggiungere l’obiettivo prefissato di salvaguardare l’importanza delle premialità prevista per le aziende che riducano il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.

Deve proseguire l’impegno per una società che valorizzi il ruolo e le competenze delle donne e non sprechi risorse preziose per l’economia del Paese.

Italia, 04/04/2023

Ufficio stampa: Donatella Donato – 3490808986

Il nostro 8 marzo