Il cognome delle donne coniugate nelle tessere elettorali: con una circolare il Ministero dell’Interno ha modificato le disposizioni

È notizia recente la decisione da parte del Ministero dell’Interno di eliminare il cognome del marito nelle tessere elettorali delle donne coniugate o vedove, a seguito delle numerose segnalazioni e rimostranze da parte di associazioni e singole elettrici.

È stato sufficiente emanare la circolare n. 75 del 6 settembre 2024 da parte del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, che ha modificato la circolare n. 2600/L del 1° febbraio 1986 con la quale furono fornite le coordinate interpretative del testo unico delle leggi per la disciplina dell’elettorato attivo e per la tenuta delle liste elettorali, disponendo che per le donne l’indicazione nelle liste del cognome da nubile fosse accompagnata dal cognome del marito preceduto da “in” o “cgt” ovvero “ved”, a prescindere dalla richiesta o comunque dal consenso dell’elettrice.

Maria Pia Ercolini, Presidente di Toponomastica femminile: “È una buona notizia che il Ministero si sia attivato per eliminare un’interpretazione delle norme regolamentari che non aveva senso neppure nel 1986, dopo undici anni dall’entrata in vigore del nuovo diritto di famiglia. Spero che la decisione possa orientare il Parlamento verso la modifica in tal senso anche nelle liste elettorali, che inevitabilmente espongono alla pubblica vista, in ogni sala di votazione, lo stato civile delle donne e l’eventuale cognome maritale Da anni singole associate di Toponomastica femminile in collegamento con la Rete per la Parità, sollevano il problema e rilasciano dichiarazioni nei verbali dei seggi elettorali”.

Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità – APS: “La decisione del Ministero dell’Interno risolve solo una delle due questioni riguardanti le generalità delle elettrici coniugate o vedove che ancora nelle liste elettorali compaiono anche con il cognome maritale Sul tema la Rete per la Parità si è attivata più volte. Recentemente, il 12 settembre scorso – prosegue Rosanna Oliva de Conciliis – in occasione delle audizioni riguardanti i quattro disegni di legge sulla riforma del cognome all’esame della Commissione Giustizia in Senato, come durante le audizioni nella scorsa Legislatura – ho segnalato la necessità di modificare una disposizione in contrasto con i principi costituzionali dell’uguaglianza degli uomini e delle donne davanti alla Legge (art. 3 Cost.), nonché della uguaglianza tra i coniugi (art. 29 Cost.)”.

Da notare che la modifica è anche prevista nel DDL S. 76 della senatrice Cecilia D’Elia, assegnato alla Prima Commissione Affari costituzionali, dal titolo Modifiche all’articolo 4 della legge 7 ottobre 1947, n. 1058, concernenti la soppressione della distinzione per sesso nella compilazione delle liste elettorali, l’indicazione del codice fiscale dell’elettore e l’omissione del cognome del coniuge per le donne coniugate o vedove.

Riforma del cognome, Rosa Oliva: “Se nella società ci presentiamo con il solo cognome del padre non risulta appieno la nostra identità.”

A dirlo, nel corso della sua audizione in Commissione Giustizia del Senato, è la giurista, Rosanna Oliva de Conciliis, conosciuta per aver vinto nel 1960 il ricorso alla Corte costituzionale contro l’impossibilità per le donne di accedere alla carriera prefettizia portando così alla storica sentenza in materia di parità di genere che ha cancellato la legge anacronistica del 1919.

Fondatrice e presidente onoraria  dell’associazione Rete per la Parità – APS, Rosanna Oliva de Conciliis, conosciuta come Rosa Oliva, è stata audita a conclusione del ciclo di audizioni svolto per l’esame dei 4 DDL sulla riforma organica del cognome, una legge necessaria a completamento del doppio cognome per legge introdotto con la sentenza della Corte costituzionale del 2022 . “Se si attribuisce  il solo cognome del padre ai figli – aggiunge – oltre a discriminare le donne trasmette  un messaggio culturale che inculca stereotipi che portano poi “all’invisibilità delle madri all’interno della società“.

Oliva si rivolge quindi al Parlamento affinché si vari presto la legge di riforma, ricordando anche i tentativi fatti dalle Camere nelle precedenti legislature. “Un intervento normativo, da tempo atteso e più volte sollecitato dalla Consulta che l’ha definito indifferibile e impellente – osserva la giurista – è indispensabile per garantire il pieno rispetto dei principi costituzionali di tutela dell’identità  e dell’  uguaglianza uomo-donna  sanciti dagli articoli 2 e 3 della Carta“. “Dal 2016, con la sentenza n.286 della Corte – aggiunge – è affidato al legislatore il compito di approvare una legge di riforma organica del cognome, integrata da modifiche ai regolamenti,  che  ancora aspettiamo, nonostante siano intervenute altre due sentenze della stessa Corte nel 2022 e nel 2023“.

La Rete per la Parità – ricorda – è in prima linea da anni, insieme ad altre associazioni, per sensibilizzare Parlamento e Governo sull’urgenza di questa riforma. A oggi, la mancata modifica delle norme anagrafiche continua a creare disagi, anche per gli stessi uffici anagrafici“.

Rosa Oliva ha aperto un confronto con i componenti della Commissione che le hanno rivolto domande, durante il quale, non solo ha spiegato come “la soluzione più neutra e preferibile nel caso in cui i genitori non diano indicazioni sull’ordine dei due cognomi sia quella del sorteggio”  ma ha anche creato un simpatico botta e risposta con il senatore Rastrelli (FDI) che alla fine ha definito “un maschilista sincero“.

Confido che questo confronto possa essere un passo decisivo verso l’eliminazione delle discriminazioni strutturali e di genere che ancora permangono nel nostro ordinamento“, è il suo auspicio.

Oltre al suo intervento, c’è stato quello dell’ex prefetta Sandra Sarti. Per il 19 settembre è prevista l’ultima audizione, quella della prof.ssa Silvia Illari, che chiuderà il ciclo di audizioni richiesto per l’esame dei 4 ddl ora all’esame della Commissione Giustizia presentati da Julia Unterberger (Aut); da Simona Malpezzi (PD); da Alessandra Maiorino (M5S); da Ilaria Cucchi (Avs), con la Dem Anna Rossomando come relatrice che ha augurato nel suo intervento che si possa arrivare “presto ad un testo unificato il più possibile condiviso”.

Per vedere l’audizione clicca qui.

8-9 giugno: si vota per le Europee, le comunali e la Regione Piemonte

Come nelle precedenti occasioni, Rete per la Parità e DonneinQuota stanno divulgando sui loro siti e sui social brevi messaggi informativi sull’uso delle preferenze per le prossime elezioni.

Per saperne di più:

2 giugno 1946: l’inizio del cammino verso la parità

Si chiamava Anna Iberti, e il suo è il volto della Repubblica Italiana. Giovane 24enne, la storica foto scattata da Federico Patellani che la immortala è stata pubblicata sulla prima pagina del Corriere della Sera il 6 giugno 1946 con il titolo “Rinasce l’Italia”.

Una foto che è diventata l’icona del referendum che ha istituito la Repubblica Italiana. Il volto e il sorriso di Anna rappresentano non solo la rinascita dell’Italia, ma anche la forza e il contributo delle donne nella costruzione della nostra democrazia.

La sua immagine ci ispira a lottare per un futuro in cui la parità di genere sia una realtà, dove ogni donna possa esprimere appieno il proprio potenziale ed essere pienamente cittadina contribuendo al progresso del Paese.

Ogni 2 giugno ripensiamo a lei e al suo contagioso sorriso e alle tante donne che quel giorno si recarono per la prima volta alle urne per scegliere la Repubblica e per eleggere l’Assemblea costituente.

Da loro e dalle ventuno madri costituenti arrivi la forza e l’ ispirazione necessaria.

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Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024: gli eventi della Rete per la Parità

Nell’ambito del Festival ASviS dello Sviluppo Sostenibile 2024 organizzato dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, la Rete per la Parità, aderente sin dalla fondazione, ha promosso tre eventi all’interno del cartellone del Festival.

7 maggio – “Finanza ESG e Imprese Innovative in Calabria: Storie Di Sostenibilità”

Presso l’Aula Giovanni Paolo II del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Ateneo di Catanzaro si è svolto l’evento “Finanza ESG e Imprese Innovative in Calabria: Storie Di Sostenibilità”, organizzato nell’ambito del Knowledge Café del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’UMG (Dipartimento di Eccellenza, Mur, 2023-2027), in collaborazione con la Rete per la Parità e con FICLU, rivolto anche agli Istituti di Istruzione Superiore della città di Catanzaro (grazie alle attività promosse dalla Prof.ssa Paola Chiarella, referente dell’Orientamento DiGES). L’evento ha sollecitato un dibattito riguardo ai temi di finanza ed imprenditoria sostenibile in Calabria, portando in “aula” interessanti testimonianze.
L’incontro si è aperto con con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, Prof. Giovanni Cuda, della Direttrice del DiGES, Prof.ssa Aquila Villella, e dell’arch. Teresa Gualtieri, Presidente della Federazione Italiana Club per l’Unesco e Presidente del Comitato Scientifico della Rete per la Parità.
La discussione con i relatori e con i partecipanti, è stata affidata alla Prof.ssa Annarita Trotta, ordinaria di Economia degli Intermediari Finanziari ed esperta di finanza sostenibile.
Hanno portato le loro testimonianze aziendali: Stefano Caccavari, founder e CEO di Mulinum, oltre che Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana; la dott.ssa Desiderata De Angelis, AD Gruppo Sorinat; l’avv. Filomena Greco, responsabile marketing iGreco Srl; il dott. Fabio Valentino, Amministratore dell’azienda agricola Valentino srl.
Gli interventi programmati sono stati svolti dalle Professoresse: Rosella Carè, ricercatrice senior in Economia degli Intermediari Finanziari presso UMG ed Assistant Professor of Sustainability & Financial Management presso l’University di Waterloo (Canada) e Maria Carlotta Rizzuto, ricercatrice junior in Diritto Privato, UMG.
Le conclusioni sono state affidate alla prof.ssa Angela Caridà (associata di Economia e Gestione delle Imprese e Delegata di Ateneo per la sostenibilità).
L’iniziativa è rientrata tra gli appuntamenti che hanno preceduto il “Festival dello Sviluppo Sostenibile UMG 2024: Sostenibili…Insieme si può!” iniziato il 15 Maggio con la presentazione del Manifesto della Sostenibilità UMG. Il Festival è stato patrocinato dalla Rete RUS.

10 maggio – “Insieme per la Parità tra Costituzione italiana e Agenda ONU 2030 – Sfide ed esperienze

Presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, si è svolto l’evento “Insieme per la Parità tra Costituzione italiana e Agenda ONU 2030 – Sfide ed esperienze”, promosso dalla Rete per la Parità insieme con una Delegazione del W20 e con l’Università degli studi della TUSCIA e inserito nel cartellone del Festival ASviS dello Sviluppo Sostenibile 2024.
L’evento, moderato da Stefano Di Traglia, si è aperto con i saluti della Presidente della Rete per la Parità, Patrizia De Michelis, del Direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini e della Prof.ssa Sonia Maria Melchiorre, dell’Università della Tuscia.
Linda Laura Sabbadini, già Direttrice ISTAT e Chair W20 ha svolto una relazione introduttiva.
È stata la volta poi della prima tavola rotonda, durante la quale si sono alternate le componenti della delegazione del W20 Mabel Bianco, Elvira Marasco, Katia Petrini, Pam Rajput e Mouna Mounayar che hanno raccontato le loro esperienze e le loro testimonianze tradotte grazie alla bravura e alla professionalità dell’interprete Francesca Nasetti.
Alla seconda tavola rotonda hanno partecipato le componenti di alcune delle associazioni impegnate a favore dei diritti delle donne e per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e domestica: Daniela Appignanesi – Associazione Donne Banca d’Italia – ADBI, Donatella Martini – DonneinQuota, Mariolina Coppola – SOROPTIMIST INTERNATIONAL D’ITALIA, Flaminia De Romanis – Valore D e Annunziata Puglia – Rete per la Parità.
L’intero programma si è basato sul filo rosso che ha messo insieme la Costituzione italiana, la normativa dell’Unione europea e i 17 Goal dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con particolare riferimento al Goal 5 – Parità di genere.

22 maggio – “Donne e motori…non solo un affare maschile”

Presso l’IC Nino Rota, si è svolto l’evento Donne e motori – Superare gli stereotipi organizzato dalla Rete per la Parità, nell’ambito del Festival ASviS dello Sviluppo Sostenibile 2024 per presentare la mostra ideata da Adriana Balzarini “Donne e motori…non solo un affare maschile”. L’evento si inserisce nel percorso di approfondimento dei temi della parità di genere e del ruolo degli stereotipi nell’ambito dell’Accordo di rete “Insieme oltre i pregiudizi: diritti e valori” sottoscritto da Rete per la Parità APS, Udi Monteverde, Municipi XI e XII del Comune di Roma e undici Istituti scolastici di Roma per l’attuazione del Progetto Stereotipa di UDI Monteverde.
L’intento è stato quello di far conoscere a studentesse, studenti e loro famiglie i temi della parità di genere per una cultura liberata da pregiudizi, stereotipi e violenze, per  promuovere un cambiamento sociale e culturale che induca le giovani generazioni a contrastare rappresentazioni stereotipate del maschile e del femminile fornendo loro strumenti critici per riconoscerle e per capire quanto queste siano legate a un retaggio culturale obsoleto, frutto di una cultura patriarcale.
La mostra racconta che le donne, a dispetto del sarcasmo e dell’ironia, non solo si sono cimentate nella guida fin dall’800 ma hanno contribuito e contribuiscono con le loro invenzioni e il loro intuito a rendere la guida più sicura e le auto più belle e accattivanti, in questo modo si sono volute anche valorizzare figure femminili che hanno contribuito all’evoluzione della Scienza e della Tecnica e che troppo spesso sono state dimenticate e tralasciate. Dopo gli interventi di apertura di Graziella Bianco, Dirigente scolastica I.C. Nino Rota e di Patrizia De Michelis, Presidente della Rete per la Parità, hanno portato i saluti del Comune di Roma per il Municipio XII Stella Squillace, Assessora Politiche Educative e Scolastiche, Politiche Giovanili, Edilizia Scolastica, Politiche del Patrimonio e Valorizzazione dei beni comuni, Gioia Farnocchia, Assessora Politiche di Genere e Pari Opportunità, Politiche Culturali, Politiche  dello Sport, Promozione del Benessere del Cittadino e Silvia Tomassetti, Presidente Commissione Pari Opportunità, mentre per il Municipio XI è intervenuta Claudia Bruschi, Assessora Politiche Educative e Scolastiche, Edilizia Scolastica. Alla tavola rotonda hanno partecipato Patrizia Falovo del Direttivo UDI Monteverde, Coordinamento UDI Nazionale e componente dello Staff del Progetto Stereotipa che ha introdotto i lavori.Ha quindi preso la parola Carla Cantatore, Responsabile UDI Monteverde, Garante UDI Nazionale, Staff del Progetto Stereotipa e hanno fatto seguito gli interventi di Gabriella Anselmi, Presidente Alef e Consigliera della Rete per la Parità e Ada Velati, Equity&Empowerment Manager di Lutech Group, ingegnera e motociclista, che hanno interessato ragazzi e ragazze sull’importanza dello studio della matematica e sul ruolo degli stereotipi mostrando immagini e video. La mattinata si è conclusa con un video di Adriana Balzarini di introduzione alla mostra che nei giorni successivi è stata presentata dalle ragazze e dai ragazzi dell’Istituto Nino Rota, che hanno partecipato al Progetto Stereotipa, a compagne e compagni delle altre scuole.

Donne e motori – Superare gli stereotipi

Mercoledì 22 maggio 2024, dalle ore 10.30 alle 12.00, presso l’Istituto Comprensivo “Nino Rota” Via F.S. Benucci 32 – Roma, si terrà l’evento “Donne e motori-Superare gli stereotipi” promosso dalla Rete per la Parità APS con l’Istituto comprensivo Nino Rota di Roma, l’Udi Monteverde e Panathlon international-Distretto Italia. L’evento è stato inserito nel cartellone del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024 promosso da ASviS.

L’evento, organizzato per inaugurare la mostra ideata da Adriana Balzarini, si inserisce in un percorso di approfondimento dei temi relativi alla parità di genere e al ruolo degli stereotipi, nell’ambito dell’Accordo di rete “Insieme oltre i pregiudizi: diritti e valori”, attivato per sviluppare il progetto Stereotipa di Udi Monteverde.

Per promuovere un cambiamento sociale e culturale, che induca le giovani generazioni a oltrepassare le rappresentazioni stereotipate del maschile e del femminile, occorre fornire loro strumenti critici per riconoscerle e far capire quanto queste siano legate a un retaggio culturale obsoleto, frutto di una cultura patriarcale, anche attraverso la valorizzazione di figure femminili che hanno contribuito all’evoluzione scientifica e tecnologica, troppo spesso dimenticate e tralasciate. Le donne, a dispetto del sarcasmo e dell’ironia, non solo si sono cimentate nella guida fin dall’800 ma hanno contribuito e contribuiscono con le loro invenzioni e il loro intuito a rendere la guida più sicura e le auto più belle e accattivanti.

La Mostra sarà esposta nella sede centrale dell’Istituto “Nino Rota” fino al 30 maggio 2024.

Rivedi il convegno “Insieme per la Parità tra Costituzione italiana e Agenda ONU 2030 – Sfide ed esperienze”

Rete per la Parità APS, che fa parte dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – dalla fondazione ed è particolarmente presente e attiva nel gruppo di lavoro del Goal 5 – Parità di genere, ha promosso un evento dal titolo “Insieme per la Parità tra Costituzione italiana e Agenda ONU 2030 – Sfide ed esperienze” con una Delegazione W20 e con l’Università degli studi della TUSCIA, durante il quale sono state poste a confronto le esperienze e le sfide delle donne componenti la delegazione W20 con quelle di alcune componenti delle associazioni impegnate a favore dei diritti delle donne e per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e domestica.

Rivedi il video dell’evento:

https://www.radioradicale.it/scheda/727991/festival-dello-sviluppo-sostenibile-2024-insieme-per-la-parita-tra-costituzione

“Verso la parità formale e sostanziale”: rivedi il Convegno promosso dalla Rete per la Parità con il patrocinio della Corte costituzionale

Il Presidente Augusto Barbera ha aperto i lavori del seminario “Verso la parità formale e sostanziale”, promosso dalla “Rete per la parità”, con il patrocinio della Corte costituzionale, che si è svolto nella sala conferenze di Palazzo della Consulta.

Dopo l’introduzione della Presidente della Rete Patrizia De Michelis, hanno preso la parola le relatrici: la Giudice costituzionale Emanuela Navarretta, Linda Laura Sabbadini (già Direttrice ISTAT, Chair W20), Serena Lippi (Presidente Associazione Donne Italiane Diplomatiche e Dirigenti, Consigliere diplomatico presso il MIM), Rosa Vinciguerra (Tenente Colonnello EI), Alice Pignagnoli (atleta).

Simona Rossitto ha infine intervistato Rosa Oliva, Presidente onoraria della “Rete per la parità”, e Gabriella Luccioli, già Presidente di sezione della Corte di cassazione.

All’incontro sono intervenuti i Giudici costituzionali Luca Antonini, Marco D’Alberti, Stefano Petitti e Maria Rosaria San Giorgio. Ha coordinato il seminario il Vice Direttore di Repubblica Francesco Bei.

Per rivedere l’evento:

https://www.radioradicale.it/scheda/727715/verso-la-parita-formale-e-sostanziale-un-bilancio-a-64-anni-dalla-sentenza-della-corte

Fonte: Comunicato Corte costituzionale