Aggiornamenti sulla par condicio di genere

ELEZIONI NAZIONALI E REGIONALI E PAR CONDICIO DI GENERE RADIO- TV

GENNAIO 2013

La Rete per la Parità in questi giorni, in collaborazione con Aspettare stanca, sta svolgendo un lavoro molto importante, che amplia i suoi effetti perché inserito nel quadro dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, al quale entrambe le associazioni hanno aderito.

1. Donne nelle liste elettorali. Come avrete notato, in seguito alle continue pressioni esercitate dalle associazioni in questi anni, diversi partiti, anche in assenza di norme di garanzia di genere (le cosiddette quote rosa) hanno dato uno spazio maggiore alle donne nelle liste elettorali. Un risultato di cui dobbiamo essere molto contente, anche se dobbiamo constatarne i limiti: non tutti i partiti sono stati sensibili, non sempre sono trasparenti i criteri di scelta, e non sempre le donne sono in posizioni favorevoli a una loro effettiva elezione. C’è poi la questione di quale rapporto costruire tra le donne elettrici e le candidate e elette. Un passo in tal senso è l’importante evento del 28 gennaio (Roma) di incontro pubblico con le candidate, costruito dalle 50 associazioni dell’Accordo, di cui la Rete per la Parità fa parte.

2. Candidate e par condicio di genere nelle emissione radiotelevisive. C’è un altro aspetto molto importante: la questione della visibilità delle candidate. E’ stato necessario un lavoro approfondito per superare i mille ostacoli a una presenza effettiva e paritaria delle donne nei programmi radiotelevisivi in periodo elettorale, a livello nazionale, regionale e comunale. Anche qui vanno registrati dei buoni risultati, ma occorre ancora impegnarsi per rendere effettivi diritti altrimenti destinati a restare inapplicati:

Tra i risultati ottenuti grazie alle battaglie fatte:

  • La legge 28 del 2000 sulla “par condicio” prevede ora anche la pari opportunità tra uomini e donne (art. 4 della legge 215 del 2012 )
  • Il recepimento del principio nel Regolamento emanato dalla Commissione di vigilanza RAI.
  • l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione (AGCOM), che ha il compito istituzionale di vigilare sulle violazioni alla par condicio nei media, il 15 gennaio 2013 ha emanato una Circolare per la par condicio di genere.

In senso più generale, è importante ricordare la Sentenza della Corte Costituzionale (n. 155 del 2002): la par condicio non è prevista per assicurare equa-presenza ai partiti, ma per garantire il diritto alla completa e obiettiva informazione dei cittadino.

Punti critici ancora non risolti

L’AGCOM non pubblica sul sito i dati di genere nei monitoraggi che per legge è obbligata a fare, impedendo così la verifica settimanale di quanto spazio è stato effettivamente dato alle candidate e, di conseguenza, omettendo le diffide al riequilibrio e l’applicazione delle sanzioni in caso di inosservanza alle stesse. La cosa è particolarmente importante per le prossime elezioni regionali dove le leggi elettorali di Lazio, Lombardia, e Molise prevedono un’unica preferenza, e quindi la visibilità è essenziale per le donne candidate per farsi conoscere e apprezzare dall’elettorato.

Di conseguenza anche i Comitati Regionali per le Comunicazioni (CORECOM), che svolgono compiti importanti per il livello locale, omettono una corretta informazione, così come la stampa e i media.

– Continuano le pressioni del’Accordo di azione comune per a democrazia paritaria verso l’AGCOM, allargate anche al Consiglio Nazionale degli utenti (CNU), ai CORECOM e nei confronti dei mass media, perché le nuove disposizioni siano conosciute e rispettate.

In che modo collaborare?
E’ evidente che come associazioni non possiamo immaginare di organizzare un monitoraggio sistematico, come fanno per es. i partiti (trascurando peraltro la questione delle presenze o assenze delle donne). Possiamo però esercitare pressione segnalando il più possibile episodi di non applicazione delle norme o di loro interpretazione anomala (per esempio, come avvenuto di recente, in una puntata di un noto Talk Show invitare solo donne e alla successiva solo uomini) Quando si riscontra una sottorappresentazione delle donne in una trasmissione radiofonica o televisiva, in emittenti pubbliche o private, scaricate dal sito della Rete per la Parità http://www.reteperlaparita.org/wp/?p=894 o dal Blog di Aspettare stanca http://aspettarestanca.wordpress.com/2013/01/24/per-il-rispetto-della-par-condicio/, il modulo che abbiamo predisposto e le istruzioni per trasmetterlo, in modo da attivarvi e far attivare altre persone e associazioni per il rispetto della par condicio di genere.

Il modulo. indirizzato all’AGCOM agcom@cert.agcom.it – va inviato anche a parcondicio@agcom.it, al CORECOM competente (gli indirizzi si trovano sul sito dell’AGCOM)
e in cc anche a Rete per la Parità segreteria.reteperlaparita@gmail.com

e Noi rete donne mrodano4@gmail.com

NB Nel caso di trasmissioni della RAI TV la mail con il modulo va inviato anche alla
Commissione di Vigilanza RAI vigilanzarai@senato.it

Denuncia di violazione delle disposizioni previste dalle delibere n. 666/12/CONS e n.13/13/13/CONS ai sensi della legge 23 novembre 2012 n.215 recante “Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli Enti Locali e nei Consigli Regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle Pubbliche Amministrazioni.”

LA DENUNCIA DEVE ESSERE COMPILATA IN TUTTE LE SUE PARTI

All’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – Direzione contenuti audiovisivi e multimediali – Centro direzionale isola B5 – 80143 Napoli – fax n. 081/750706 – agcom@cert.agcom.it

 Al Corecom della regione / provincia autonoma di _________________________________

Dati del segnalante

Nome e cognome

Residenza/Sede (via/piazza — n. –)

Città (cap)

Fax

E-mail

Recapito telefonico (fisso o mobile)

Denuncia

Emittente o fornitore di servizi di media

Denominazione programma

gg/mm/aa e orario 00:00

Descrizione del fatto:

Luogo e data Firma della/del segnalante

___________ ____________

Donne, Media, comunicazione e Donne nelle carriere pubbliche

Vi segnaliamo l’articolo di Serena Dinelli, cofondatrice di Aspettare stanca e Rete per la Parità, nella quale è responsabile dell’area media e comunicazione: DINELLI, S. Donne, Media, comunicazione trent’anni dopo: presenze e linee di lavoro nel movimento delle donne in Italia.

La camera blu. Rivista di studi di genere, Italia. Disponibile all’indirizzo: http://www.camerablu.unina.it/index.php/camerablu/article/view/1366

e quello di Rosanna Oliva, cofondatrice e presidente delle stesse associazioni: OLIVA, R. Verso la Parità: le donne nelle carriere pubbliche. Il lavoro delle donne e la Costituzione italiana. La camera blu. Rivista di studi di genere, Italia. Disponibile all’indirizzo: http://www.camerablu.unina.it/index.php/camerablu/article/view/1374

Segnalazioni del mancato rispetto della par condicio di genere

ACCORDO DI AZIONE COMUNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA
Segnalazioni del mancato rispetto della par condicio di genere

Invitiamo le associazioni, le singole socie e chiunque sia interessato, ad attivarsi per promuovere una pressione sull’AGCOM per il rispetto della parcondicio di genere nei programmi radiotelevisivi durante questa campagna elettorale.
E’ molto importante per rendere efficace la presenza delle donne candidate.

Quando si vede una situazione di disparità (invitati solo uomini o una sola donna tra tanti uomini, ecc) mandare via mail la segnalazione USANDO IL MODULO che segue

Nel caso di trasmissioni della RAI TV la mail con il modulo va inviato anche alla Commissione di Vigilanza RAI vigilanzarai@senato.it

L’uso del modulo e l’invio come suggerito rendono formale la segnalazione, dovrebbero attivare le azioni dell’AGCOM, e permetteranno all’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria di verificare quanta pressione stiamo esercitando.

Da parte nostra stiamo insistendo per la diffusione di tabelle di monitoraggio contenenti i dati di genere, che ancora ad oggi non risultano sul sito dell’AGCOM.

Contro ritardi ed omissioni dobbiamo agire insieme e con determinazione.
Daniela Carlà e Rosanna Oliva
Roma, 23 gennaio 2013

Denuncia di violazione delle disposizioni previste dalle delibere n. 666/12/CONS e n.13/13/13/CONS ai sensi della legge 23 novembre 2012 n.215 recante “Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli Enti Locali e nei Consigli Regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle Pubbliche Amministrazioni.”

LA DENUNCIA DEVE ESSERE COMPILATA IN TUTTE LE SUE PARTI

 All’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – Direzione contenuti audiovisivi e multimediali – Centro direzionale isola B5 – 80143 Napoli – fax n. 081/750706 – agcom@cert.agcom.it

 Al Corecom della regione / provincia autonoma di _________________________________

Dati del segnalante

Nome e cognome

Residenza/Sede (via/piazza — n. –)

Città (cap)

Fax

E-mail

Recapito telefonico (fisso o mobile)

Denuncia

Emittente o fornitore di servizi di media

Denominazione programma

gg/mm/aa e orario 00:00

Descrizione del fatto:

Luogo e data Firma della/del segnalante

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Per un servizio pubblico radiotelevisivo che faccia uscire le donne dall’invisibilità

Comunicato stampa

RAI: Rete per la Parità chiede a Zavoli la pubblicazione dei cv e un nuovo CdA paritario

Per un servizio pubblico radiotelevisivo che faccia uscire le donne dall’invisibilità

Rendere pubblici i curricula inviati per le selezioni al CdA della RAI o l’elenco delle persone che li hanno presentati per sapere quante sono le donne candidate. E’ la richiesta che La Rete per la Parità, associazione di promozione sociale per la parità uomo-donna secondo la Costituzione italiana, ha inviato al presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Sen. Sergio Zavoli e alla Ministra del Lavoro, Welfare e Pari Opportunità, Elsa Fornero.

Considerato il numero dei Cv presentati, che da poche decine del passato ha raggiunto gli attuali 320, ci si aspetta ora che la Commissione introduca tutte le innovazioni possibili nell’ottica della democrazia partecipata. La presenza paritaria di donne e uomini nel CdA costituirebbe infatti un importante passo per correggere l’anomalia mediatica e la scarsa presenza delle donne in politica, evidenziate già nel 2006 nel rapporto dell’Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani OSCE/ODIHR e risponderebbe alla proposta della Rete per la Parità Mai più donne invisibili, la prima delle tre leggi a costo zero, richieste sin dall’insediamento del nuovo Governo.

Roma, 25 giugno 2012

3387002506

La governance della RAI TV

Noi tifiamo per un servizio pubblico radiotelevisivo con nuove regole, ma vogliamo che nel frattempo si rispettino almeno quelle vigenti.

Le conoscete?

Testo unico della radiotelevisione

Decreto legislativo 31.07.2005 n° 177 , G.U. 07.09.2005

Pubblichiamo il testo unico della radiotelevisione aggiornato con le successive modifiche ed integrazioni. Continua a leggere

Rai: 300 curricula per Cda, tiro alla fune in Vigilanza. Si vota martedi’

19 Giugno 2012 – 19:02

(ASCA) – Roma, 19 giu – Martedi’ 26 giugno e’ la nuova data utile per l’elezione dei sette componenti del Cda della Rai di nomina parlamentare. Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, ha infatti convocato per quella data il seggio elettorale che in un primo momento era stato fissato a giovedi’ 21 giugno.

Presso la commissione, che ha la sua sede in piazza San Macuto, sono arrivati entro ieri sera – quando scadevano i termini per la loro presentazione – quasi 300 curricula di candidati in pectore. Accogliendo la richiesta del rinvio del seggio elettorale venutagli da Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del Pd, e da Antonio Di Pietro a nome dell’Idv, Zavoli ha mostrato flessibilita’ rispetto al problema di poter esaminare i curricula. Il problema pero’ e’ che i candidati su cui si concentreranno i voti del Pd sono gia’ stati decisi dopo averne demandato la scelta ad alcune associazioni per sottrarsi, secondo il segretario Pier Luigi Bersani, alla logica lottizzatrice: il magistrato Gherardo Colombo, la giornalista Benedetta Tobagi.

Secondo le indiscrezioni, anche il Pdl starebbe rompendo gli indugi sui propri nomi di riferimento. L’Udc ha gia’ fatto la sua scelta con la conferma nel Cda del consigliere uscente Rodolfo De Laurentiis. Il governo ha gia’ indicato Anna Maria Tarantola, attuale vicedirettore generale della Banca d’Italia, e Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind Telecomunicazioni, rispettivamente presidente e direttore generale della Rai. Nel nuovo organismo di governo della Rai ci sara’ pure Marco Pinto, indicato nel Cda dal Ministero del Tesoro. A questo punto, le sorprese possono venire solo dalla non partecipazione al voto in commissione dei rappresentanti della Lega Nord (il Carroccio ha fin qui marcato la sua estraneita’ ai metodi di elezione del Cda) e dell’Idv.

Di Pietro, nella conferenza stampa che ha tenuto questo pomeriggio a Montecitorio, ha confermato che i commissari dell’Idv non parteciperanno al voto qualora non si dia il tempo necessario alla commissione di Vigilanza di valutare i curricula e di audire alcuni candidati: ”Non importa che l’eventuale consigliere che spetterebbe all’Idv finisca al Pd o al Pdl. Noi difendiamo un principio”.

Il problema della suddivisione dei sette consiglieri e’ del resto teorica in base ai rapporti di forza parlamentari: 2 al Pdl, 1 alla Lega Nord, 2 al Pd, 1 all’Udc e 1 all’Idv.

Ma questa suddivione presupporrebbe un accordo tra i vari partiti che finora non c’e’ stato. Un’ipotesi possibile e’ percio’ che le due caselle potenzialmente restate vuote – quelle di Lega Nord e Idv – possano favorire un candidato del centrodestra e uno del centrosinistra.

L’innovazione dei curricula valorizzata da Zavoli nel suo comunicato con cui ha ufficializzato la convocazione della Viglanza a martedi’ prossimo, pur tenendo conto della legislazione vigente che ne limita il valore effettivo, potrebbe avere l’effetto di chiudere quanto prima le operazioni di rinnovo del Cda per evitare nuovi fronti polemici. Oggi, ad esempio, l’associazione ”Se non ora, quando?” ha inviato una lettera a Zavoli, e per conoscenza al presidente della Repubblica e ai presidenti delle Camere oltre che ai capigruppi di Montecitorio e Palazzo Madama, in cui si legge: ”Pur nei limiti della vigente legge, noi riteniamo che una innovazione significativa nel governo della Rai possa essere attuata. Un consiglio di amministrazione composto per meta’ da donne autorevoli, di alto profilo professionale”.

gar/vlm

Lettere inviate a Bersani e a Zavoli dal comitato promotore nazionale SNOQ

Lettera inviata a Bersani dal comitato promotore nazionale SNOQ

Gentile on. Bersani
il comitato promotore nazionale di Se non ora quando? la ringrazia per il riconoscimento e la fiducia che ha manifestato verso l’impegno e l’azione svolti in questi mesi dal nostro movimento, rivolgendosi anche ad esso in un passaggio difficile della vita delle nostre istituzioni.
Lei, come scrive nella lettera che ci ha indirizzato, ha voluto, dinanzi al continuo e non più tollerabile degrado del servizio pubblico radiotelevisivo “esprimere una posizione forte, rompendo unilateralmente il rito della lottizzazione”. E noi di questo atto coerente e coraggioso le siamo grate, come cittadine e come appartenenti ad un movimento che della riforma della Rai ha fatto uno dei punti qualificanti della sua agenda.
Poiché l’obiettivo del suo partito è quello di “dare una risposta concreta alla richiesta” da più parti avanzata di tenere i “partiti fuori dalla Rai” e di impegnarsi per il futuro ad una seria riforma dell’azienda, noi raccogliamo il suo invito. E da esso confortate ci rivolgiamo al Presidente della Commissione di vigilanza,e per conoscenza ai Presidenti e ai capigruppo di Camera e Senato, al Presidente della Repubblica affinchè la Commissione compia una innovazione possibile, ma radicale: componga un CdA paritario con consigliere “autorevoli, di alto profilo professionale e sensibili ai temi della cittadinanza delle donne”
A questo scopo abbiamo avanzato una rosa di nomi di personalità femminili, di indiscusso valore ed esperienza, che contribuiscono alla crescita civile e culturale della nazione italiana.
Nel rinnovarle il nostro grazie, vogliamo augurare a Lei e al suo partito di riuscire, per la parte che gli compete, nel difficile ma indispensabile compito di ricucire le fratture tra popolo e istituzioni, che è la nostra più grave malattia.
Comitato promotore nazionale Se non ora quando?

Lettera inviata al Sen. Zavoli dal comitato promotore nazionale SNOQ

Esprimiamo innanzitutto vivo apprezzamento per la posizione che l’on. Bersani ha esposto nella lettera inviata a noi e ad altre associazioni. È una posizione che, ribadendo l’indirizzo seguito dal PD di non partecipare alla votazione per eleggere i membri del consiglio di amministrazione della Rai, manifesta la volontà di ripristinare la funzione del servizio pubblico, premessa indispensabile di ogni dignitosa riforma del sistema informativo.
Abbiamo inoltre apprezzato la scelta di essersi rivolto, e averne così riconosciuto il ruolo, ad alcune espressioni rappresentative dello spirito pubblico e dell’etica civile della nazione. E di questo lo ringraziamo caldamente.
Per immaginare una RAI diversa che torni ad essere una grande risorsa per l’Italia è necessario ripensarla al centro dello sviluppo di una nuova cultura e un nuovo senso comune.
Occorre riassegnare al Servizio Pubblico Radiotelevisivo una missione: sostenere con la ricchezza dei linguaggi radiotelevisivi la piena cittadinanza delle donne nella vita pubblica e sociale del Paese.
Pur nei limiti della vigente legge, noi riteniamo, pertanto, che una innovazione significativa nel governo della Rai possa essere attuata. Un Consiglio di amministrazione composto per metà da donne autorevoli, di alto profilo professionale e sensibili ai temi della piena cittadinanza femminile assicurerebbe un cambiamento notevole nella configurazione del servizio pubblico, sia nell’informazione e programmi sia nel governo dell’azienda.
Pertanto ci rivolgiamo al presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sen. Sergio Zavoli perché si adoperi ad ottenere il consenso dei membri della Commissione ad eleggere un CdA paritario, autorevole e indipendente.

Per parte nostra offriamo alla Commissione una rosa di nomi di personalità femminili, di indiscusso valore ed esperienza che variamente contribuiscono a rendere l’Italia un “paese per donne”: Dacia Maraini, Chiara Saraceno, Flavia Nardelli, Lorella Zanardo ,Benedetta Tobagi, Evelina Christillin
Da parte nostra ci impegniamo a sostenere le donne che saranno elette nel difficile compito di sviluppare una nuova cultura e un nuovo senso comune adeguati ad una società di donne e uomini eguali e differenti. —–
Lettera inviata al Sen. Zavoli dal comitato promotore nazionale SNOQ

Esprimiamo innanzitutto vivo apprezzamento per la posizione che l’on. Bersani ha esposto nella lettera inviata a noi e ad altre associazioni. È una posizione che, ribadendo l’indirizzo seguito dal PD di non partecipare alla votazione per eleggere i membri del consiglio di amministrazione della Rai, manifesta la volontà di ripristinare la funzione del servizio pubblico, premessa indispensabile di ogni dignitosa riforma del sistema informativo.
Abbiamo inoltre apprezzato la scelta di essersi rivolto, e averne così riconosciuto il ruolo, ad alcune espressioni rappresentative dello spirito pubblico e dell’etica civile della nazione. E di questo lo ringraziamo caldamente.
Per immaginare una RAI diversa che torni ad essere una grande risorsa per l’Italia è necessario ripensarla al centro dello sviluppo di una nuova cultura e un nuovo senso comune.
Occorre riassegnare al Servizio Pubblico Radiotelevisivo una missione: sostenere con la ricchezza dei linguaggi radiotelevisivi la piena cittadinanza delle donne nella vita pubblica e sociale del Paese.
Pur nei limiti della vigente legge, noi riteniamo, pertanto, che una innovazione significativa nel governo della Rai possa essere attuata. Un Consiglio di amministrazione composto per metà da donne autorevoli, di alto profilo professionale e sensibili ai temi della piena cittadinanza femminile assicurerebbe un cambiamento notevole nella configurazione del servizio pubblico, sia nell’informazione e programmi sia nel governo dell’azienda.
Pertanto ci rivolgiamo al presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sen. Sergio Zavoli perché si adoperi ad ottenere il consenso dei membri della Commissione ad eleggere un CdA paritario, autorevole e indipendente.

Per parte nostra offriamo alla Commissione una rosa di nomi di personalità femminili, di indiscusso valore ed esperienza che variamente contribuiscono a rendere l’Italia un “paese per donne”: Dacia Maraini, Chiara Saraceno, Flavia Nardelli, Lorella Zanardo ,Benedetta Tobagi, Evelina Christillin
Da parte nostra ci impegniamo a sostenere le donne che saranno elette nel difficile compito di sviluppare una nuova cultura e un nuovo senso comune adeguati ad una società di donne e uomini eguali e differenti. —–