Rai: 300 curricula per Cda, tiro alla fune in Vigilanza. Si vota martedi’
19 Giugno 2012 – 19:02
(ASCA) – Roma, 19 giu – Martedi’ 26 giugno e’ la nuova data utile per l’elezione dei sette componenti del Cda della Rai di nomina parlamentare. Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai, ha infatti convocato per quella data il seggio elettorale che in un primo momento era stato fissato a giovedi’ 21 giugno.
Presso la commissione, che ha la sua sede in piazza San Macuto, sono arrivati entro ieri sera – quando scadevano i termini per la loro presentazione – quasi 300 curricula di candidati in pectore. Accogliendo la richiesta del rinvio del seggio elettorale venutagli da Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del Pd, e da Antonio Di Pietro a nome dell’Idv, Zavoli ha mostrato flessibilita’ rispetto al problema di poter esaminare i curricula. Il problema pero’ e’ che i candidati su cui si concentreranno i voti del Pd sono gia’ stati decisi dopo averne demandato la scelta ad alcune associazioni per sottrarsi, secondo il segretario Pier Luigi Bersani, alla logica lottizzatrice: il magistrato Gherardo Colombo, la giornalista Benedetta Tobagi.
Secondo le indiscrezioni, anche il Pdl starebbe rompendo gli indugi sui propri nomi di riferimento. L’Udc ha gia’ fatto la sua scelta con la conferma nel Cda del consigliere uscente Rodolfo De Laurentiis. Il governo ha gia’ indicato Anna Maria Tarantola, attuale vicedirettore generale della Banca d’Italia, e Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind Telecomunicazioni, rispettivamente presidente e direttore generale della Rai. Nel nuovo organismo di governo della Rai ci sara’ pure Marco Pinto, indicato nel Cda dal Ministero del Tesoro. A questo punto, le sorprese possono venire solo dalla non partecipazione al voto in commissione dei rappresentanti della Lega Nord (il Carroccio ha fin qui marcato la sua estraneita’ ai metodi di elezione del Cda) e dell’Idv.
Di Pietro, nella conferenza stampa che ha tenuto questo pomeriggio a Montecitorio, ha confermato che i commissari dell’Idv non parteciperanno al voto qualora non si dia il tempo necessario alla commissione di Vigilanza di valutare i curricula e di audire alcuni candidati: ”Non importa che l’eventuale consigliere che spetterebbe all’Idv finisca al Pd o al Pdl. Noi difendiamo un principio”.
Il problema della suddivisione dei sette consiglieri e’ del resto teorica in base ai rapporti di forza parlamentari: 2 al Pdl, 1 alla Lega Nord, 2 al Pd, 1 all’Udc e 1 all’Idv.
Ma questa suddivione presupporrebbe un accordo tra i vari partiti che finora non c’e’ stato. Un’ipotesi possibile e’ percio’ che le due caselle potenzialmente restate vuote – quelle di Lega Nord e Idv – possano favorire un candidato del centrodestra e uno del centrosinistra.
L’innovazione dei curricula valorizzata da Zavoli nel suo comunicato con cui ha ufficializzato la convocazione della Viglanza a martedi’ prossimo, pur tenendo conto della legislazione vigente che ne limita il valore effettivo, potrebbe avere l’effetto di chiudere quanto prima le operazioni di rinnovo del Cda per evitare nuovi fronti polemici. Oggi, ad esempio, l’associazione ”Se non ora, quando?” ha inviato una lettera a Zavoli, e per conoscenza al presidente della Repubblica e ai presidenti delle Camere oltre che ai capigruppi di Montecitorio e Palazzo Madama, in cui si legge: ”Pur nei limiti della vigente legge, noi riteniamo che una innovazione significativa nel governo della Rai possa essere attuata. Un consiglio di amministrazione composto per meta’ da donne autorevoli, di alto profilo professionale”.
gar/vlm