VERBALE RIUNIONE COMITATO SCIENTIFICO – 15 NOVEMBRE 2014

Rete per la Parità
Associazione di promozione sociale per la Parità uomo-donna secondo la Costituzione italiana
Comitato Scientifico

Verbale riunione Comitato Scientifico – 15 novembre 2014

In Roma, presso l’Istituto d’Igiene dell’Università Sapienza la riunione del Comitato si apre alle ore 10,45 del giorno 15 novembre 2014 per discutere, come da convocazione della presidente Teresa Gualtieri, il seguente ordine del giorno; 1. Approvazione del verbale dell’ultima riunione del CS 2. Relazione della Presidente 3. Relazione della Presidente della RxP Rosa Oliva 4. Relazione di tutte le partecipanti sulle attività dei rispettivi organismi rappresentati sui temi di nostro interesse 5. Proposte di attività/progetti 6. Varie ed eventuali.
Sono presenti le componenti del CS:

– Teresa Gualtieri (SOROPTMIST INTERNATIONAL D’ITALIA), Presidente
– Gabriella Anselmi FILDIS
– Rita Bufalini (Aspettare stanca)
– Benedetta Castelli (A.N.D.E.)
– Domenica Cutrupi Zonta Distretto 28
– Caterina Ermio A.I.D.M. Associazione Italiana Donne Medico
– Elisa Tanzilli A.I.D.M. Associazione Italiana Donne Medico
– Susanna Schivo Zonta Distretto 30 (in collegamento telefonico)

E’ inoltre presente Rosa Oliva, Presidente della Rete per la Parità.

1. Dopo i saluti, la presidente Teresa Gualtieri da lettura del verbale della seduta precedente, svoltasi il 28 marzo 2014; sono presenti anche nuove componenti del CS che prendono contezza dei contenuti del verbale come lavoro propedeutico e spunti per le successive attività.
Dopo l’approvazione, Teresa Gualtieri espone la sua relazione (allegata integralmente al presente verbale) affermando, in particolare, che l’argomento più importante su cui il CS deve riflettere è come far emergere le grandi potenzialità della Rete per la Parità e delle associazioni e organismi che la compongono. Sulla base delle attività di ciascuna, occorre pensare a progetti importanti, unitari e condivisi, coordinati dalla RxP.
Le dinamiche dovranno essere maggiormente diffuse attraverso il WEB per far conoscere gli interessi dominanti e, soprattutto, per lanciare campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi, al fine di poter incidere su formazione e cultura di genere.

Espone i contenuti di uno dei progetti portati avanti dal Soroptimist, di cui fa parte, “ Task Force Codice Rosa”, ideato nel 2010 nell’Azienda USL 9 di Grosseto come progetto pilota e diffuso in Toscana per l’impegno della dr.ssa Vittoria Doretti- http://www.regione.toscana.it/-/codice-rosa
Il SOROPTIMIST lo sta diffondendo in tutte le Regioni ottenendo ottimi risultati.
Propone la realizzazione di una APP della RxP (il Soroptimist ne ha realizzata una molto interessante come strumento di aiuto alle donne contro la violenza) ed invita a riflettere sui contenuti da scegliere in relazione alla tipologia del servizio.
In conclusione comunica che Letizia Giello, CONFSAL, si scusa di non essere presente, ha confermato il convegno da realizzare tra Rete e Confsal sull’imprenditoria femminile, qui a Roma, dovrebbe farci sapere a breve la data. Maria Paola Azzario, FORUM delle donne del Mediterraneo, prega di essere considerata assente giustificata, perché quattro giorni fa è stata nominata presidente nazionale della FICLU, la federazione italiana dei Club Unesco, carica che si aggiunge al suo ruolo di vicepresidente europea, oltre che di presidente del Forum delle donne del mediterraneo e del Centro Unesco di Torino, è impegnatissima…Ci ha però inviato il Report dell’Incontro Internazionale “Etica Globale e Pari Opportunità: il contributo delle donne allo sviluppo dell’Europa e del Mediterraneo”, 2° Congresso di Medio Termine della Federazione Europea dei Centri, Club ed Associazioni UNESCO (EFUCA) svoltosi a Torino dall’11 al 14 settembre 2014 e la Dichiarazione Finale di Torino adottata il 13 settembre (il documento viene distribuito alle presenti, insieme ad una nota sul Codice Rosa)

2. Rosa Oliva. Premette che per vari motivi è positivo che questa prima riunione del nuovo Comitato scientifico si tenga nella mattina del giorno in cui si svolgerà, dalle ore 15,30, il convegno su “Donne e modelli di leadership” organizzato dal C.N.D.I. in collaborazione con la RxP. Inoltre, importanti problemi ed azioni in veloce evoluzione a livello nazionale rendono opportuna una riunione urgente per confrontarci, individuare e decidere eventuali interventi della Rete per la Parità.
Si tratta della prima riunione del Comitato Scientifico, rinnovato, come da Statuto, per il biennio 2014/2015 con delibera dell’Assemblea dell’Associazione svolta il 29 maggio.
E’ stato possibile, grazie ad Annamaria Isastia, presidente nazionale del SOROPTMIST, ottenere l’uso di una sala dell’Università prossima alla Casa dell’Aviatore, dove si svolgerà una colazione di lavoro, in attesa dell’inizio del Convegno.
Osserva che il difficile accesso alla comunicazione e gli impegni per contrastarlo (evidenziato dall’associazione sotto lo slogan Mai più donne invisibili) possono trovare un utile strumento nel web, Per la comunicazione interna invita a utilizzare la funzione del sito della Rete per la Parità per ricevere gli aggiornamenti sulla propria posta elettronica e a iscriversi al Gruppo su Facebook.
Cura inoltre l’aggiornamento del Blog di Aspettare stanca per le riforme elettorali e costituzionali, dove pubblica anche post su argomenti locali del 15° Municipio di Roma, anche riguardanti l’ambiente.
Illustra le principali iniziative cui partecipa come Rete per la Parità e/o sono all’attenzione:
a. Molto interessante si è rivelata la partecipazione al Convegno di Torino del 3-5 ottobre. (curato da Maria Pia Ercolini) organizzato da Toponomastica femminile, insieme con la FNISM,
b. Il 3 novembre ha fatto parte della delegazione dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria che ha incontrato la Ministra per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. La delegazione ha illustrato le posizioni dell’Accordo sulla riforma della Seconda Parte della Costituzione e sulla nuova legge elettorale per la Camera.
Sui nostri obiettivi:
Democrazia paritaria Le donne al Governo sono oggi certamente cresciute di numero, ma l’obiettivo è che riescano a potersi esprimere come donne, cosa non facile in mezzo a tanti uomini…
Nell’evidenziare che abbiamo avuto per la prima volta un governo con Ministri al 50/50, fa notare che il premier Renzi, pur avendo realizzato questa grande novità, non ritiene di adoperarsi per introdurre norme di garanzia. Ha tenuto per sé le Parti Opportunità e si è limitato a conferire soltanto un incarico di “consulente del Presidente” in tema di P.O. alla parlamentare del PD Giovanna Martelli.

Riferisce dell’attività e dei risultati delle azioni dell’“Accordo di azione comune per la democrazia paritaria”, (del quale fanno parte, oltre alla stessa RxP, varie associazioni della RxP), con particolare riferimento alle ultime elezioni europee e alla legge per la par condicio di genere nelle trasmissioni TV/Commissione Vigilanza RAI.
L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria durante l’incontro del 3 novembre:
Sulla Riforma costituzionale:
– E’ stato chiesto di considerare nell’ambito della valutazione delle politiche pubbliche – che sarà tra le competenze del nuovo Senato- la tematica della valutazione dell’impatto di genere.

– Elezione dei Consigli regionali E’ opportuna, a parere dell’Accordo, una diversa formulazione del principio stabilito dall’art. 1, secondo comma, che affidi anche alle leggi regionali la promozione dell’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza.
Infatti, mentre la tripla preferenza per le elezioni europee (legge 65 del 2014) ha portato ad un concreto risultato, la legge 215 del 2012, con la doppia preferenza per le elezioni comunali ha ridotto il gap tra i candidati dei due generi, ma non ha inciso in via generale sulle leggi elettorali regionali. Per l’imminente tornata elettorale, si voterà a leggi elettorali invariate nelle Regioni Veneto, Calabria. Liguria e probabilmente anche Puglia. Solo l’Emilia Romagna ha introdotto recentemente la doppia preferenza di genere, adottata sin dal 2009 dalla Regione Campania.

– Prima elezione del nuovo Senato L’art 38 Disp. transitorie che regolamenta la prima elezione indiretta senza alcuna specifica norma di garanzia di genere, deve essere modificato, a parere dell’Accordo, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 1, secondo comma. L’assoluta predominanza di appartenenti al sesso maschile nei consigli regionali e tra i sindaci comporterebbe che essa si riprodurrebbe nel futuro Senato.
Una prova generale è stata fatta con l’elezione di secondo livello da parte dei consiglieri comunali dei Consigli delle province e delle Città metropolitane. Anche questa avvenuta senza norme di garanzia di genere, che la Legge Del Rio prevede solo per le tornate successive.
Elezione Presidente della Repubblica. Nel testo approvato dal Senato non è stato inserito il principio dell’equilibrio di genere tra i votanti previsto dall’emendamento dei relatori.

In merito alla nuova legge elettorale per la Camera dei Deputati

E’ stata ribadita la richiesta delle modifiche bocciate alla Camera grazie al ricorso al voto segreto; in particolare il 50% nelle capolisture e l’alternanza uno a uno nelle liste bloccate.
Nell’ipotesi di un ritorno al maggioritario, si chiedono collegi binominali, come dettagliato nel documento dell’Accordo Per un sistema di regole elettorali Women’s friendly.

Linguaggio.
 L’Accordo propone attenzione al linguaggio, per non oscurare la presenza delle donne e lo studio di disposizioni che aboliscano l’uso di un linguaggio sessista.

La Ministra ha assicurato attenzione alle proposte, E’ stato concordato di organizzare un nuovo incontro durante il successivo iter parlamentare.

Rosa Oliva dà inoltre notizia degli ultimi aggiornamenti:
Riforma elettorale.
Martedì 18 novembre, alle ore 14.30, la Commissione Affari costituzionali inizierà l’esame del ddl n. 1385 e connesso, contenente disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati. . Riforma elettorale dell’Italicum (norme di garanzia bocciate alla Camera, che potrebbero essere introdotte al Senato.)

Riforma del Senato e del Titolo V. La prova generale delle elezioni indirette del nuovo Senato si è avuta con le elezioni nelle otto Città metropolitane, concluse lo scorso 12 ottobre. I dati di genere delle elezioni nelle otto Città metropolitane, elaborati da Daniela Domenici, di Toponomastica femminile, sono stati diffusi sul Blog di Aspettare stanca in http://aspettarestanca.wordpress.com/2014/11/12/i-dati-di-genere-delle-elezioni-nelle-otto-citta-metropolitane.
Nelle otto città metropolitane sono state elette 29 donne su 162, che rappresentano, quindi, solo il 17,8% del totale. Tutte e otto le città metropolitane saranno governate da un uomo, il sindaco della relativa città capoluogo. Sull’’argomento dei cognomi, Susanna Schivo ha sollevato una questione di costituzionalità ed è impegnata a patrocinare gratuitamente l’associazione nel ricorso davanti alla Corte costituzionale. La Corte Europea ha condannato l’Italia… Ricorda che sarebbe necessaria una legge che rispetti l’uguaglianza dei genitori e tuteli figlie e figli, ma in Parlamento, da alcune legislature non c’è un clima favorevole. Rappresentativo il caso della legge che ha equiparato figli legittimi e illegittimi, dalla quale il Senato ha cancellato la norma approvata alla Camera, che impediva il cambio di cognome a seguito del successivo riconoscimento da parte del padre naturale. Occorrerà seguire l’iter al Senato della proposta di legge approvata dalla Camera che prevede la libertà di scelta dei genitori e presenta anche altri aspetti criticabili.
Martedì 25 novembre si celebrerà la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Rosa Oliva propone che la RxP s’impegni su due livelli:
1. Sulla Task Force Codice Rosa nei Pronto Soccorso, come Rete per la Parità, di cui fa parte anche l’AIDM, potremmo collaborare facendo conoscere le iniziative in corso nelle varie regioni e invitare a collaborare le nostre socie.

2. Dobbiamo adoperarci per l’integrazione della legge Mancino, la legge 25 giugno 1993, n. 205 , che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La cosiddetta legge Mancino a è oggi il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio. Da tempo si discute in merito ad una possibile estensione della Legge Mancino ai reati basati sulla discriminazione in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere. La proposta, costituisce un’ alternativa all’introduzione di una legge specifica più volte votata in parlamento e mai passata. Un tentativo di estensione della legge Mancino è tuttora in corso. La proposta è stata presentata da più di 220 parlamentari e porta la prima firma dei deputati Scalfarotto (PD), Chimienti (M5S), Tinagli (Scelta civica), Zan (SEL). Il testo approvato dalla Camera e ora al Senato è stato drasticamente ridimensionato rispetto all’iniziativa Scalfarotto e ha ridotto le nuove norme ai soli reati che riguardano omofobia e trans fobia, eliminando quelli contro le donne.

Domenica Cutrupi (Zonta Distr. 28) illustra l’iniziativa programmata da Zonta nelle scuole di Taranto sulla violenza e propone di utilizzarla anche come RxP.

Benedetta Castelli (Ande) afferma che bisogna sollecitare la comunicazione politica sul web/internet: è carente la trasmissione alle donne stesse dei contenuti del nostro impegno anche alle donne stesse; dice che le donne al governo sono brave, ma si avverte che non hanno una adeguata cultura di genere.
Propone di prendere contatto con le donne impegnate in politica nei rispettivi territori e cercare di far comprendere loro le nostre istanze.

Susanna Schivo (Zonta Distr.30), in collegamento telefonico, illustra lo stato dell’arte a proposito della questione “cognomi”: il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati lascia ai genitori la scelta del cognome. Dal 1975 vari sono stati i disegni legge presentati e mai approvati. Forse a seguito della sentenza della Corte di Strasburgo che impone all’Italia di legiferare sull’argomento, la legge verrà approvata. Dovremmo agire con emendamenti. In merito al ricorso anche della RxP alla Corte Costituzionale non è ancora stata fissata udienza. L’area del Distretto 30 Zonta si occuperà della tematica a livello divulgativo, inserendolo nella più vasta questione del linguaggio che nasconde le donne.

Caterina Ermio (ADMI) riprende l’argomento del “Codice rosa” proposto da Teresa Gualtieri e illustra i termini dell’azione che lei ha approfondito: ci sono difficoltà finanziare per far partire la task force rosa negli ospedali.
Parla anche dell’ importanza della medicina di genere e della necessità di sperimentazione dei farmaci sulle donne, e non solo sugli uomini (patologie ormonali, neurologiche…).

Teresa Gualtieri
 propone di coordinare le azioni in atto sul Codice rosa a vari livelli, e di formulare come RxP una mozione/petizione al Ministero della Sanità affinché il percorso rosa diventi organizzato e obbligatorio in tutti gli ospedali d’Italia. Caterina Ermio dovrà curare la parte scientifica della proposta.

Gabriella Anselmi (Fildis) osserva che la Rete per la Parità è una “fucina di idee”. Illustra vari progetti dell’associazione che presiede: Cd “Guerra e Pace” sulle donne, il Concorso promosso da “Articolo 21” per tutte le scuole “Carta di identità – quale Rai vorresti?”, lo spettacolo “Un diamante brillò”. Ritiene importante impegnarsi per diffondere tra le ragazze la cultura di genere, magari anche utilizzando il “servizio civile”.

Rita Bufalini (Aspettare stanca) osserva come tutti gli interventi siano stati interessanti e costruttivi. Occorre impegnarsi per programmare la fase attuativa. In argomento sanità, di fronte alla grave criticità e dispersione di denaro, la Rete per la Parità dovrebbe approfondire, “entrare” nei bilanci pubblici. Fa notare che è importante avere un supporto legale per la proposta di task force di codice Rosa: all’Aquila lo stanno realizzando con “buona volontà”, ma è indispensabile trovare un percorso giuridico corretto.
Segue un dibattito sulle difficoltà di una crescita culturale diffusa; Teresa Gualtieri osserva come anche il linguaggio condizioni la cultura corrente.
Tutte le presenti condividono l’idea lanciata da Teresa Gualtieri di realizzare una APP della RxP su uno degli argomenti sui quali siamo impegnate; si stabilisce di svolgere un’informativa su possibilità di reperire fondi per attuare il progetto.

La riunione si conclude alle ore 13,30.


Leggi il dettaglio del verbale di riunione con allegato relazione del presidente Teresa Gualtieri


REPORT COMITATO SCIENTIFICO 08/11/2018

L’8 novembre 2018, in Roma, presso la Sala Blu del Senato, si è svolta la riunione del Comitato Scientifico della Rete per la Parità. In allegato il report.

Report Comitato Scientifico dell’8 Novembre 2018

CONVOCAZIONE RIUNIONE COMITATO SCIENTIFICO 27/11/2017

Rete per la Parità

Associazione di promozione sociale per la Parità uomo-donna secondo la Costituzione Italiana

                                                               Catanzaro, 25 ottobre 2017

Ai Componenti del  Comitato Scientifico della RXP,

Facendo seguito alla comunicazione già inviata, confermo la

Convocazione del Comitato Scientifico della Rete per la Parità per

lunedì 27 novembre 2017 dalle ore 10,00 alle ore 14,00

presso  l’aula Silvestri https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/aule_sc/SILVESTRI2.JPG

al secondo piano dell’ala nuova della sede centrale del Cnr in piazzale Aldo Moro 7

con il seguente ordine del giorno:

– approvazione verbale ultima riunione del CS

– relazione della Presidente

– relazione della Presidente della RxP Rosanna Oliva de Conciliis

– attività: resoconti e proposte

– varie ed eventuali

 

A presto, un abbraccio affettuoso

                                                                                    Teresa  Gualtieri

Verbale Comitato Scientifico del 26 gennaio 2017

Report Comitato Scientifico del 26 gennaio 2017

Allegato n.1 – Relazione Gualtieri

Verbale Comitato Scientifico 26/11/2015

In Roma, alle ore 15,20 presso il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa – Piazza del Monte di Pietà n.33, si apre la riunione del Comitato Scientifico della RxP con il seguente ordine del giorno:
– approvazione verbale ultima riunione del CS
– relazione della Presidente
– relazione della Presidente della RxP Rosanna Oliva
– attività: resoconti e proposte
– esame programma di comunicazione della RxP
– varie ed eventuali
Sono presenti:
– Rosanna Oliva, presidente RxP
– Daniela Monaco, Tesoriera della RxP
– Anna Maria Isastia componente del Direttivo della RxP
le componenti del CS:
– Teresa Gualtieri, presidente (Soroptimist)
– Irene Giacobbe (Laboratorio 50&50)
– Elisa Tanzilli (A.I.D.M.)
– Marilisa D’Amico (Università di Milano)
In collegamento:
– Giuliana Giusti (Univ. Venezia)
– Stefania Leone (Univ. Milano)

Assiste anche Daria Arduini.
Marilisa D’Amico deve assentarsi per partecipare a un’audizione alla Camera sulla legge elettorale, cui partecipa anche Antonella Anselmo, che parteciperà all’assemblea.

La presidente Teresa Gualtieri dà lettura del verbale della seduta precedente svoltasi il 26 marzo 2015 e lo stesso, con alcune integrazioni da parte di Rosa Oliva e Susanna Schivo, viene approvato all’unanimità.
Teresa Gualtieri espone la sua relazione trattando i seguenti argomenti:
– Bilancio sociale per le PA
Il bilancio sociale, e la sua articolazione in bilancio di genere e generazionale, costituisce una forma specializzata e innovativa di rendicontazione nonché una risposta ai limiti informativi dei bilanci e dei consuntivi tradizionali – generati da sistemi di contabilità analitico-economica – in quanto strumento finalizzato ad informare in maniera chiara ed intellegibile sull’attività svolta dall’Ente, sulle scelte e sull’impiego di risorse in un dato periodo, in relazione ai risultati raggiunti in termini di effetti sociali, anche con riferimento alle politiche di genere e generazionali.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha adottato nel 2006 una Direttiva contenente Linee guida per la redazione del bilancio sociale specifiche per il settore pubblico (G.U. serie gen. N.63 del 16.03.2006).
Il Decreto legislativo 150 del 27.10.2009 richiama la rendicontazione dei risultati e richiede alle Pubbliche Amministrazioni una relazione sulla performance che evidenzi anche il bilancio di genere ed i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità.
Pur essendo tale forma di rendicontazione innovativa già sperimentata da molti enti territoriali, in Italia non esiste attualmente alcuna normativa che imponga la redazione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione.
Gualtieri propone che la RxP si faccia promotrice, nelle forme opportune, di una proposta di legge che renda obbligatorio per le PA il bilancio sociale, con le articolazioni di bilancio di genere e generazionale.
Intervengono sull’argomento:
Rosanna Oliva comunica che con Irene Giacobbe sta approfondendo il problema della mancata nomina dei CUG in molti organismi, comprese alcune Università, e ritiene che la nostra Associazione dovrebbe attivarsi, dato che ha seguito con attenzione il passaggio dai CPO ai CUG e la loro attuale attività.
Irene Giacobbe aggiunge che la RxP dovrebbe agire in riferimento alle novità introdotte per gli organismi di parità dal Job’s Act.
Stefania Leone è d’accordo sulla proposta di promuovere una norma nazionale che obblighi le PA alla redazione del bilancio sociale; ricorda che Marilisa D’Amico e Stefano Catalano hanno scritto sull’argomento, e le presenti ricordano che Agnese Canevari ha frequentato un corso sul tema.

– Urbanistica di genere – città per le donne/condivisa
Quando si parla di identità di genere, si pensa al mondo del lavoro, a quello culturale o sociale, al più all’organizzazione dei servizi, mentre la pianificazione urbanistica e l’architettura non vengono quasi mai prese in considerazione.
Il pensiero sul tema della pianificazione urbana attenta al genere, a partire dagli anni ‘60 – ’70, ha prodotto ricerche, documenti, ha sperimentato pratiche in molte realtà locali, ha generato reti in ambito accademico e associativo.
In Italia è vigente la Legge sulla dotazione minima di standard n.1444/68 per l’elaborazione degli strumenti urbanistici (superfici da destinare ad attrezzature per istruzione, interesse generale, verde pubblico, parcheggi…) ma gran parte degli spazi urbani, degli edifici residenziali vengono ancora progettati e realizzati secondo schemi vecchi, come centinaia di anni fa, quando le donne svolgevano all’interno delle proprie case funzioni importanti per la famiglia e per l’intera società.
Le nostre città storiche, le nostre case sono state pensate per famiglie e funzioni tradizionali, caratterizzate da una abbastanza rigida e stereotipata separazione dei ruoli.
In Europa, in tema di pianificazione urbana in ottica di genere, si guarda all’esempio di Vienna che ha istituito negli anni 90 un ufficio tecnico per le donne con lo scopo di attivare politiche di genere per la città, pensando alla donna in tutti i momenti della vita (sono stati definiti standard per la costruzione di case e quartieri sulla base delle esigenze delle donne, anche attraverso il contributo delle associazioni presenti sul territorio).
Considerato che la materia dell’urbanistica è demandata alle Regioni, Gualtieri propone che la RxP si faccia promotrice dell’emanazione di una direttiva di indirizzo da parte dello Stato, nelle forme opportune, che obblighi le Regioni ad istituzionalizzare ed attuare un approccio duale nella pianificazione urbanistica e nella progettazione urbana, essenziale per il miglioramento della qualità della vita dell’intera società.
Intervengono sull’argomento:
Rosanna Oliva: l’idea è ottima ma complessa, suggerisce di prendere in considerazione una Regione, per esempio la Calabria, come esperimento pilota.
Stefania Leone approfondirà l’argomento, per verificare se è fra quelli per i quali il Governo può emanare norme di principio per le Regioni.

– Possibilità di progetti europei con partner stranieri
Vari programmi europei (programmazione 2014/20120) trattano temi che potrebbero essere oggetto di interventi della RxP; tra gli altri prevedono la partecipazione di associazioni:
Europe for Citizens – Impegno demo¬cratico e partecipazione civica: progetti della società
civile;
IPA – finanziamenti nel settore delle politiche sociali, della formazione, del sostegno alla parità di genere e dello sviluppo del capitale umano;
Rights, Equality and Citizenship – promozione di attività negli ambiti: non discriminazio¬ne, uguaglianza di genere, lotta contro il razzismo e altre forme di intolleranza, perso¬ne diversamente abili, violenza su bambini, giovani e donne.
La realizzazione dei progetti europei è complessa ma Gualtieri evidenzia che le competenze e gli organismi presenti nella RxP consentirebbero di valutarne la possibilità.
Intervengono sull’argomento:
Elisa Tanzilli pensa che non sia difficile organizzare un partenariato, come donne medico hanno contatti con organismi europei.
Giuliana Giusti ha avuto esperienza con l’Università e pensa che sia difficile riuscire a concretizzare tali tipi di progetti.

– Azione nelle scuole per contrastare la campagna contro il “gender” (frainteso e strumentalizzato)
Gualtieri illustra i chiarimenti forniti dal MIUR con la nota del Dip. il sistema educativo di istruzione e di formazione, prot. AOODPIT n.1972 del 15 /09/2015 [1], in merito al comma 16 della L.107/2015 di riforma su “La Buona Scuola” che ha suscitato molti dubbi di genitori e docenti, riguardo ad una presunta possibilità di inserimento nei Piani di Offerta formativa della cosiddetta “Teoria del Gender”.
Il documento è chiaro e utile per fugare informazioni non corrette, spesso strumentalizzate ed enfatizzate dalla risonanza mediatica.
La RxP può attivarsi a livello locale per incentivare l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione e la promozione del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione, verificando l’attuazione nelle scuole delle azioni previste dalla sopracitata normativa, con particolare riferimento al piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, per la parte di competenza dell’istruzione.
Intervengono sull’argomento:
Giuliana Giusti è importante intervenire per il controllo dei libri di testo. Occorre far pressione sul MIUR, magari promuovendo la formazione di una rete di insegnanti impegnati sul problema. Si potrebbe proporre la costituzione di un Comitato di esperte ed esperti presso il Ministero per la revisione dei libri di testo, che contengono anche molti errori linguistici.
Il corso on line da lei organizzato è andato molto bene, verrà ripetuto a partire da lunedì prossimo.
Irene Giacobbe ribadisce la necessità di impegnarsi sull’argomento linguaggio di genere.

– Report seminari/convegni recenti sul tema Gender Equality: Gualtieri evidenzia come sia crescente l’attivazione di azioni/laboratori riservati agli uomini.

La presidente Rosanna Oliva illustra le attività svolte dalla Rete.
Susanna Schivo, che doveva essere in collegamento a distanza, ma poi non è stato possibile, le ha anticipato particolari circa l’opportunità di realizzare la prossima riunione del CS e un convegno sul doppio cognome a Genova nei giorni 15/16 aprile 2016, di cui si è parlato nella precedente riunione del CS; E’ possibile l’organizzazione, in concomitanza dell’incontro nazionale delle presidenti Zonta – Al convegno sul “doppio cognome”potrebbero esse invitate come relatrici: Gabriella Luccioli, Marilisa D’Amico e altre. La proposta legislativa approvata alla Camera è insoddisfacente e ora giace al Senato. Come RxP dovremmo sollecitarne l’esame e avanzare richiesta di audizione per migliorarne i contenuti..
Rosanna Oliva, sostiene che dovremmo attivarci per far associare altre Università e Associazioni per inserirle nel Comitato scientifico per il biennio 2016/2017, anche perché alcune non sono più presenti a seguito del succedersi degli incarichi. Ricorda che Susanna Schivo, nell’ultima riunione del Comitato scientifico annunciò di potersi interessare per far entrare nella Rete l’Università di Genova e ritiene che ci si debba attivare per contatti con le quattro Università pubbliche romane.
Informa della manifestazione che si svolgerà nelle giornate dell’undici e dodici dicembre presso l’Università di Messina, organizzato da Antonella Cocchiara che la vorrebbe come relatrice; non crede di poter partecipare, quindi chiede se qualcuna è disponibile ad essere presente.
Sulla segnalazione di Irene Giacobbe le presenti concordano di chiedere a suo tempo che la RxP venga inserita fra le associazioni femminili che faranno parte del futuro Comitato Nazionale P.O presso il Ministero del Lavoro.
Rosanna Oliva propone di organizzare un convegno su “Donne militari nello sport e nello spazio..” (titolo provvisorio); la proposta viene accolta favorevolmente, Anna Maria Isastia si attiverà per collaborare.

Anna Maria Isastia illustra il protocollo firmato dal Soroptimist con il MIUR e la piattaforma on line che contiene il progetto.
I club soroptimist lavorano molto con le scuole sugli stereotipi di genere, anche con l’utilizzo di sistemi multimediali integrati.
Riferisce dei progetti Codice rosa e App SHAW; molti club finanziano case protette.

Prima della chiusura, Teresa Gualtieri fa presente che il CS è in scadenza al 31 dicembre 2015 e, quindi, anche la carica di presidente. Si decide di affrontare nella prima riunione del prossimo anno sia il rinnovo del CS sia la successiva designazione della presidente.

[1] circolare-miur-gender(1)

Verbale Comitato Scientifico 26/03/2015

In Roma, alle ore 15,00 presso il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa – Piazza del Monte di Pietà n.33, si apre la riunione del Comitato Scientifico della RXP con il seguente ordine del giorno:
– approvazione verbale ultima riunione del CS
– relazione della Presidente
– relazione della Presidente della RxP Rosanna Oliva
– elezione della Presidente del CS
– attività: resoconti e proposte
– varie ed eventuali
Sono presenti:
– Rosanna Oliva, presidente RXP
– Daniela Monaco, componente Direttivo RXP
– Anna Maria Isastia, “ “
le componenti del CS:
– Teresa Gualtieri, presidente (Soroptimist)
– Rita Bufalini (Aspettare Stanca)
– Agnese Canevari (Aspettare Stanca)
– Benedetta Castelli (A.N.D.E.)
– Marilisa D’Amico (Università di Milano)
– Maria Pia Ercolini (FNISM)
– Roberta Ficacci (AIDM)
– Irene Giacobbe (Laboratorio 50&50)
– Letizia Giello (CONFSAL)
– Carla Mazzuca (Forum Donne del Mediterraneo)
– Susanna Schivo (Zonta International Distr.30)
– Elisa Tanzilli (A.I.D.M.)

La presidente Teresa Gualtieri dà lettura del verbale della seduta precedente svoltasi il 15 novembre 2014, e lo stesso viene approvato all’unanimità.
Teresa Gualtieri ribadisce che la Rete per la Parità realizza le azioni, mentre il ruolo del Comitato Scientifico è di studio ed indirizzo, al servizio dell’Associazione.
Espone, quindi, la sua relazione che si allega integralmente al presente verbale (Allegato 1).

La presidente Rosanna Oliva illustra le attività svolte dalla Rete, che lavora sugli obiettivi di cui si era discusso il 15 novembre nella precedente riunione del Comitato Scientifico.
Parla delle ammissioni di nuove componenti del CS, dei requisiti per ottenere l’iscrizione all’Albo Nazionale delle Associazioni di promozione sociale (tra cui, avere 5 sedi costituite in Italia).
L’undici febbraio ha partecipato al quinto modulo Etica maschile, etica femminile, diritto comune del Progetto MIUR SOROPTIMIST “Percorsi di formazione – educazione al rispetto delle differenze”. L’incontro si è svolto a Napoli presso l’ Istituto Tecnico Industriale Marie Curie http://www.soroptimist.it/Progetti/6954-corso-miur—soroptimist-2015.asp
Il 19 marzo, a Gorizia, ha partecipato al primo incontro di Donne al volante.
Una piattaforma editoriale per integrare informazione, educazione e formazione, ideata dalla giornalista di Trieste Simona Regina, in collaborazione con la casa editrice scienza EXPRESS, di Trieste..
Dopo il Convegno ” DONNE E MODELLI DI LEADERSHIP” promosso dal CNDI e dalla Rete per la Parità, svoltosi a Roma il 15 novembre scorso, con Daniela Monaco (ora presidente del CNDI), hanno incontrato la presidente del CUG ENEA e Luisa Mosiello (che aveva assistito al Convegno del 15 novembre), in vista di un’analoga iniziativa del CUG dell’ENEA, in collaborazione con CNDI e RxP. probabilmente il prossimo giugno.
Lucia Mosiello, che è anche consigliera nel XV Municipio, è entrata in contatto con Corrente Rosa e ha organizzato una proiezione del loro filmato presso una scuola del XV Municipio di Roma
Contatti con altre Reti e associazioni
Pari o Dispare, Accordo.
Dal 5 dicembre del 2014 si è avviato il percorso nazionale degli Stati generali delle donne, al quale è stata invitata e vi ha partecipato a titolo personale. Gli Stati generali saranno presentati domani, in una Conferenza stampa del Dipartimento Parti Opportunità.
Iniziative della RxP
Doppio cognome
Non ci sono notizie sulla calendarizzazione del ricorso davanti alla Corte Costituzionale.
Giace (nel senso letterale del termine) in Senato, il DDL 1628, pervenuto dalla Camera il 3 ottobre 2014 e non ancora assegnato.
Rosanna Oliva propone di prendere l’iniziativa come Rete per la Parità, di sollecitarne la discussione. Va anche proposto che la legge, come in quasi tutte le leggi dei paesi europei, preveda il doppio cognome, con facoltà di modifiche in presenza della volontà comune dei coniugi.
A suo parere la proposta uscita dalla Camera va anche integrata sotto altri aspetti.
Doppia preferenza nelle leggi elettorali regionali Luci e ombre. Aumentano le Regioni che hanno introdotto la doppia preferenza, invece Sardegna e Puglia la rifiutano in occasione di modifiche alla propria legge elettorale. Oliva propone di inviare al Governo la richiesta di sottoporre all’esame della Corte Costituzionale la legge elettorale della Regione Puglia.
Anna Maria Isastia ci ha inviato l’articolo di Gemma Andreini, presidente P.O. Regione Abruzzo, che vuole avviare un’iniziativa per la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale
ACCORDO Prosegue la partecipazione di Rosanna Oliva agli incontri presso Daniela Carlà, con la presenza di Marisa Rodano e possibilità di interessanti contatti, anche attraverso la mailing list. Vedi ad esempio argomento successivo.
Contro immagini sessiste. Iniziative di Udi, importanti novità positive, ne riferirà al CS Carla Cantatore, mentre R. Oliva riporterà quanto scrive Donatella Martini di Donne in Quota.

Susanna Schivo dice di potersi interessare per far entrare nella Rete l’Università di Genova.
Agnese Canevari ricorda che in Francia è stata recentemente applicata per la prima volta la legge che prevede il collegio binominale; invierà il testo.
Auspica l’incremento dell’introduzione degli studi di genere nelle Università, ed anche chiedere al governo il rispetto della legge nelle nomine e l’applicazione della rotazione, per eliminare le posizioni “inamovibili” e, comunque, sollecitare il riordino degli Organismi di Parità.
Letizia Giello: nel Job Act sono previsti organismi di parità, occorre intervenire per le nuove nomine.
Riferisce come nella sua associazione anti-mobbing, il presidente faceva mobbing alle componenti…
Gabriella Anselmi dice che bisogna dare più spazio ai Dipartimenti di studi di Genere delle Università.
Carla Cantatore parla del problema della pubblicità sessista.
Marilisa D’Amico comunica che nel periodo 18/25 maggio sarà in Italia Jasmine Ergas, che insegna Diritti Umani alla Columbia University: si potrà organizzare un convegno al Consiglio di Stato.
Irene Giacobbe propone che venga chiesta l’istituzione di un albo di Associazioni accreditate.
Benedetta Castelli sostiene che è necessario coinvolgere gli uomini per la lotta alla violenza sulle donne. Le case di accoglienza per le vittime di violenza sono poche, sono stati eliminati i finanziamenti e le donne che non hanno la possibilità economica non possono andar via da casa, anche se subiscono violenza…
Carla Mazzuca dice che bisogna chiedere la riattivazione di tutti gli organismi di parità, ma composti da donne e uomini, come nei CUG 50 e 50.
Riferisce di un’iniziativa del Club Unesco di Roma nelle scuole, rivolta anche agli uomini per insegnare il rispetto.
Parla dell’attività del forum delle Donne del mediterraneo, finalizzata ad aiutare le donne che hanno lottato nelle primavere arabe.
Daniela Monaco riprende l’argomento degli organismi di parità, proponendo di scrivere una lettera di protesta al Dipartimento del ministero e chiedere la formazione di un Albo delle associazioni.
Anna Maria Isastia illustra il protocollo firmato dal Soroptimist con il MIUR e la piattaforma on line che contiene il progetto.
I club soroptimist lavorano molto con le scuole sugli stereotipi di genere, anche con l’utilizzo di sistemi multimediali integrati.
Riferisce dei progetti codice rosa e App SHAW; molti club finanziano case protette.
Irene Giacobbe riferendosi ai centri antiviolenza carenti, dice che costerebbero meno di tante opere pubbliche (meno di tante rotonde superflue…).
Condivide le proposte di scrivere lettere sui problemi: CUG, Consulta Regione Lazio, organismi collegiali della scuola.
Irene Giacobbe cita una legge della regione Emilia Romagna per i ruoli declinati al femminile.
Susanna Schivo parla dell’importanza del linguaggio al femminile, ricordando che la RXP è intervenuta in un giudizio.

Rosanna Oliva ricorda che la carica di presidente del Comitato Scientifico è scaduta da tempo ed occorre rinnovarla. Teresa Gualtieri è riconfermata all’unanimità.

Viene proposto di organizzare una riunione del CS a Genova il 17 aprile 2016, in concomitanza con un convegno.

ALLEGATO 1
Relazione della Presidente Teresa Gualtieri

… ci ritroviamo dopo 4 mesi dall’ultima riunione, mi dispiace che non abbiamo potuto concretizzare ancora il nostro desiderio di incontrarci a Pavia… mi rendo conto che l’entusiasmo sincero e spontaneo di ciascuno di noi per la proposta di Annarita Calabrò si scontra poi con i vari molteplici impegni… ma spero che riusciremo a realizzare il programma in futuro…
Abbiamo redatto il verbale della riunione e, devo dire con grande rapidità grazie all’efficienza di Rosanna…come sempre, il resoconto è da mesi sul sito. Compreso la mia relazione integrale…
Quindi, vi chiedo l’approvazione…..
Ho riletto gli atti prima di questo incontro, ed ho visto come dagli interventi fossero scaturiti tanti temi interessanti, non solo come spunti di riflessione, ma proprio anche come proposte di azioni concrete…
Eventualmente poi, nel giro di interventi sentiremo se alcune di voi hanno qualche aggiornamento da fornirci sugli argomenti già trattati.
In avvio di riunione, ritengo sempre che potrebbe essere utile fare il punto sui temi d’attualità… su argomenti o eventi oggetto di attenzione recente nel nostro Paese, fra quelli di nostro interesse naturalmente, in modo da valutare possibili spunti per approfondimenti o progetti da attivare…..
Naturalmente si tratta di notizie di cui tutte sarete informato, ma forse, riflettere insieme può essere di aiuto…
Direi che il 2015 è un anno significativo per la programmazione sociale, a tutti i livelli, costituisce l’anno entro cui dovrebbero essere raggiunti gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell’ONU, ed è anche l’anno entro il quale dovrebbe essere stilata una nuova agenda sullo sviluppo e la sostenibilità, il documento che indicherà la via da seguire dopo il 2015…appunto, l’Agenda post-2015: nuovi obiettivi di sviluppo e sostenibilità, come viene ormai definita.
Naturalmente, questi documenti con carattere sovranazionale, indicano linee generali, ma l’orientamento è di farli essere sempre di più obiettivi coniugabili in tutti i Paesi, con i dovuti adeguamenti, quindi anche all’Italia.
L’agenda post-2015 dovrebbe puntare a risultati concreti, in linea con le decisioni della Conferenza delle Nazioni Unite Rio+20 del giugno 2012, nella quale è stato stabilito che i nuovi obiettivi dovranno integrare la dimensione economica, ecologica e sociale dello sviluppo sostenibile ed essere applicabili a tutti i Paesi del mondo, anziché soltanto ai gruppi di popolazioni povere del Sud del mondo, come sette su otto degli obiettivi precedenti.

Per esempio, la nostra vicina Svizzera attribuisce elevata importanza all’agenda post-2015 e sta partecipando attivamente alla ricerca di obiettivi di sviluppo e sostenibilità universalmente validi per il periodo successivo al 2015. Essa intende assumere un ruolo di ponte tra gli interessi comuni dei Paesi benestanti, emergenti e poveri…. Il Consiglio federale della Svizzera ne ha discusso e deliberato già nel giugno 2014.
In questo quadro….
15 giorni fa, il 10 marzo 2015, si è aperta al Palazzo di Vetro, a New York, la 59ª sessione della Commissione sullo Stato delle Donne: due settimane di lavori per la promozione della parità di genere e sul rafforzamento del ruolo delle donne, sotto ogni aspetto.
Anche in questo caso, il 2015 è una data significativa… segna il 20° anniversario del documento di Pechino… di quel piano d’azione diventato modello per l’empowerment delle donne, e che si concentra su 12 aree critiche di interesse, dalle donne e l’ambiente fino alla lotta alla violenza contro le donne.
In apertura il segretario generale dell’ONU, Ban ki-moon: “Le donne continuano a soffrire in modo sproporzionato a causa della crisi economica, dell’impatto dei cambiamenti climatici, dello spostamento causato dai conflitti, dalle persecuzioni e tanto altro”… è stata molto pubblicata la sua affermazione “Se alle ragazze viene impedito di migliorarsi, tutto il mondo avvertirà questo dolore”.
Ma ha anche detto, dati alla mano, che “ dalla Conferenza di Pechino, sempre più ragazze hanno raggiunto un maggiore accesso all’istruzione. La mortalità materna è stata quasi dimezzata. Molte più donne sono alla guida di imprese, governi e organizzazioni mondiali”, affermando che “Il nostro obiettivo deve essere 50:50 entro il 2030”, esortando i governi a lavorare a stretto contatto con i gruppi e le organizzazioni che si battono per le donne, e invitando tutti gli uomini a credere e a lavorare per l’empowerment di quest’ultime.
Sono stati trattati tutti gli aspetti inerenti la parità di genere…
….il presidente dell’assemblea generale, Sam Kutesa ha invitato gli uomini e i ragazzi ad essere sempre più coinvolti nel contribuire ad abbattere gli stereotipi di genere, le norme sociali discriminatorie, la violenza contro le donne, la mancanza di accesso alla carriera polita e al credito per le donne e altro ancora.
Bene…noi in Italia non vorremmo aspettare altri 15 anni!
Anche se…sembrano tanti, ma sappiamo bene che possono passare in fretta senza che nulla accada…
D’altra parte, la numero uno di UN Women, Phumzile Mlambo-Ngcuka, ha ricordato che proprio 20 anni fa, i Paesi si erano impegnati a realizzare la parità di genere entro il 2005.
Ciò non è avvenuto a causa di un’attuazione carente della legislatura. “Dobbiamo ottenere un cambiamento sostanziale entro i prossimi cinque anni e l’uguaglianza di genere prima del 2030 — ha detto – Abbiamo bisogno di un’azione urgente e rinnovata oltre a un impegno politico più concreto”.
… in particolare, ha specificato, che per porre fine alla disparità di retribuzione, e nel sostenere la lotta globale contro la violenza sulle donne (tra i problemi che più toccano le italiane…. Spose bambine, il ruolo delle donne nella risoluzione dei conflitti, la sensibilizzazione sull’uso della violenza sessuale come tattica di guerra….ci toccano meno da vicino..) gli uomini sono di vitale importanza: bisogna promuovere “la mascolinità positiva”, ha ribadito Mlambo-Ngcuka.
“Gli Uomini devono cambiare mentalità”….Il nostro obiettivo deve essere quello di arrivare alla parità di genere entro il 2030”, dice Onu, Ban Ki-moon affermando: “E’ fondamentale che gli uomini cambino mentalità, altrimenti non si riuscirà neppure a mutare questa situazione”.
L’amministratrice del Programma dell’ONU per lo Sviluppo (UNDP), Helen Clark, sottolineando che c’è ancora molta strada da percorrere per realizzare la visione della Piattaforma d’azione di Pechino, ha affermato: “L’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne sarà fondamentale per realizzare l’agenda dello sviluppo sostenibile post-2015 oltre ai suoi obiettivi e traguardi”. Clark ha poi ricordato che MyWorld, l’indagine condotta a livello mondiale dalle Nazioni Unite, ha avuto una risposta enorme da parte delle donne le quali, attraverso un voto online aperto a tutti, hanno selezionato quali dovessero essere le loro priorità future.

A New York, a guidare la delegazione italiana sono stati il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova e Giovanna Martelli, consigliere del presidente del Consiglio dei Ministri per le questioni di genere. L’Italia ha ribadito in un comunicato il suo impegno sulle questioni di genere, riaffermando la priorità della lotta alla violenza contro le donne e le bambine e promuovendo il ruolo della donna quale costruttore di pace e sviluppo, così come l’eliminazione di ogni forma di sfruttamento e discriminazione.
Della Vedova, confermando il ruolo di primo piano dell’Italia all’interno della comunità internazionale su temi come i matrimoni forzati e le mutilazioni genitali femminili, punta a collegare il dibattito sulla parità di genere a quello sull’alimentazione sostenibile che animerà l’Expo di Milano. … “Expo sarà occasione di discussione, riflessione, definizione di buone pratiche e condivisione di esperienze che potranno essere spunto per l’ONU e per altre organizzazioni internazionali”.
E qui si innesta il tema della conferenza stampa che si terrà domani qui a Roma “Stati generali delle donne…in vista di Expo 2015” sul tema del lavoro femminile, preparatoria, diciamo, della conferenza “Pechino vent’anni dopo” che si svolgerà a Milano nei giorni 26-27-28 settembre 2015.
Tornando a New York, diversi focus tematici hanno riguardato le intersezioni tra alimentazione e questioni di genere: “Sicurezza alimentare, sprechi, imprenditoria femminile nel settore agricolo… In particolare l’aumento del tasso di occupazione femminile che può rivelarsi cruciale, non soltanto nel senso di generare un’economia inclusiva ma anche con un approccio che vede la partecipazione femminile all’imprenditoria come elemento di crescita economica.
Secondo stime OCSE, un coinvolgimento paritario di uomini e donne produrrebbe, da qui al 2030, una crescita del PIL del 12% nei paesi OCSE”.
“L’approccio italiano, ha detto Della Vedova, mira a ridurre la povertà e superare l’esclusione sociale attraverso la sviluppo dello sviluppo locale. l’Italia integra le questioni di genere attraverso un approccio incentrato sull’emancipazione economica delle donne”.

… Alla conferenza di domani, ho letto, ci sarà anche Giovanna Martelli che, ritengo, riporterà i risultati anche dell’esperienza di New York, dove …nella sua relazione, si è soffermata sul tema della violenza sulle donne in Italia …
“Ogni tre giorni nel nostro Paese una donna viene uccisa dal suo compagno, il suo ex o un membro della famiglia. Più di un milione di donne sono state oggetto di almeno un caso di molestie. Episodi di stalking, dopo l’introduzione di questo reato nella legislazione italiana nel 2009, sono segnalati alla polizia al ritmo di più di 25 casi al giorno. Gravi episodi che non corrispondono, purtroppo, ad un numero altrettanto consistente di segnalazioni alla polizia: un terzo delle donne che hanno subito violenza, infatti, passa la vita senza mai parlarne con nessuno”.
Una situazione che avrebbe spinto il Governo italiano a correre ai ripari attraverso campagne di sensibilizzazione… (vi dirò fra poco delle azioni del Dipartimento PO….)
Federica Mogherini, responsabile politica estera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite… Ha anche toccato il tema dei diritti delle donne, inserendolo nei dibattiti sulle cosiddette “crisi multiple” dell’attuale momento… cioè collegando i temi caldi della politica internazionale con gli obiettivi della agenda per lo sviluppo sostenibile post 2015 che devono comprendere il rafforzamento dei diritti delle donne .

Ho trovato interessante la riflessione di Kate Gilmore, Vice Direttore Esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), che ha posto l’accento sul cambiamento demografico e sull’aumento del ruolo dei giovani, domandandosi se, relativamente ai giovani ed alle donne in particolare, viene individuato il giusto target nell’elaborazione dell’agenda post 2015… cioè, in sostanza, la riflessione è: la sfida non è semplicemente programmare il futuro, ma la nostra vera sfida è che questo futuro lo conosciamo solo in parte….una bambina che ora ha 10 anni, per esempio, che tipo di vita potrà e desidererà condurre quando ne avrà 25?…..”

…. Facciamo ora il punto sulle Attività Dipartimento PO Presidenza Consiglio Ministri, l’organo di governo dedicato alle questioni di genere… per valutare possibili interventi, comunicazioni, contributi da parte della nostra Rete
Sulla violenza sulle donne
• Campagna Riconoscere la violenza: un invito alle donne a guardare con più attenzione a chi è accanto a loro. Ogni immagine della campagna è accompagnata da diverse voci che, nella loro semplicità, mirano a fornire consigli concreti su come prevenire e reagire ai primi segni di violenza…
• La seconda è una campagna molto innovativa e coinvolge tutta l’Europa. È la web-series #cosedauomini, rivolto a uomini e ragazzi di tutte le età” (…vedi punto successivo “Attività Dip. PO).
La campagna affronta, in modo innovativo, la tematica della violenza di genere per la prima volta rivolgendosi al mondo maschile, nella convinzione che ci voglia anche un cambiamento culturale per prevenire il fenomeno della violenza sulle donne.
La web serie è stata presentata in anteprima il 25 novembre 2014 – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nel corso dell’evento “Vincere la partita più importante: quella contro la violenza sulle donne”( organizzato dal Dip. PO a cui ha partecipato la Ministra Maria Elena Boschi, la Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità Giovanna Martelli, il sottosegretario alle riforme e ai rapporti con il parlamento Ivan Scalfarotto, la Capo del Dip.P. O. Ermenegilda Siniscalchi, l’Assessora di Roma Capitale con delega alle P.O. Alessandra Cattoi, il calciatore Simone Perrotta, gli attori Michele La Ginestra (Immaturi), Edoardo Pesce (Romanzo Criminale – la serie), Lorenzo Lavia (Smetto quando voglio) e Marco Palvetti (Gomorra – la serie).
• News del 23 febbraio 2015 – Progetto “FIVE MEN”, avviso di manifestazione di interesse rivolto alle scuole secondarie superiori. SCADENZA: 23 marzo 2015
Il Dipartimento per le Pari Opportunità è impegnato nel coordinamento di un progetto finanziato dalla Commissione europea e co-finanziato dal Dipartimento stesso, dal titolo “FIVE MEN – FIght ViolEnce against woMEN” in collaborazione con l’Associazione “Maschile Plurale”, l’Associazione D.I.Re. “Donne in Rete contro la violenza”, l’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) e il Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto “FIVE MEN” è stato costruito con l’obiettivo principale di elaborare una campagna di comunicazione sociale, rivolta principalmente agli uomini e ai ragazzi, sul tema della tolleranza zero nei confronti della violenza di genere.
Il progetto ha inoltre previsto l’elaborazione di un “toolkit” per le scuole che sarà presentato in 20 scuole pilota a partire dal mese di aprile 2015, al fine di creare consapevolezza sul tema della violenza nei confronti delle donne. Le 20 scuole pilota saranno individuate attraverso una manifestazione di interesse a partecipare.
L’intervento nelle scuole intende affrontare in particolare il tema della violenza nelle relazioni tra i sessi da un punto di vista culturale, anche al fine di responsabilizzare e coinvolgere i ragazzi – gli adulti di domani – nelle tematiche della parità di genere.

• Contro le pubblicità discriminatorie: Protocollo d’intesa con IAP
E’ stato rinnovato il Protocollo d’intesa tra il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria – IAP , con decorrenza dal 1° febbraio 2015, che amplia il raggio d’azione del controllo della comunicazione commerciale: oltre a vigilare ed intervenire su una corretta rappresentazione dell’immagine femminile, il Protocollo si pone l’intento di garantire che la pubblicità rispetti la dignità della persona in tutte le sue forme ed espressioni ed eviti ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere.
Il Dipartimento per le Pari Opportunità si impegna a denunciare allo IAP – anche su segnalazione dei cittadini – le comunicazioni commerciali ritenute lesive della dignità delle persone o contenenti immagini o rappresentazioni discriminatorie o di violenza di genere. Le segnalazioni possono essere inviate tramite email all’Ufficio relazioni con il pubblico del Dipartimento per le Pari Opportunità, all’indirizzo serep@pariopportunita.gov.it.
Il Protocollo prevede altresì la costituzione di un Comitato paritetico – composto da tre rappresentanti del DPO e da tre rappresentanti dello IAP – avente il compito di verificare il buon andamento degli impegni assunti.

• Protocollo d’Intesa ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) / IAP
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e lo IAP hanno firmato il 6 marzo 2014 un protocollo di intesa, che mira a consolidare modelli di comunicazione ispirati al rispetto della dignità della donna e del principio di pari opportunità, ampliando l’efficacia dell’Autodisciplina, il cui controllo viene così esteso anche su quella parte di affissioni che risultano talvolta escluse dall’ambito di competenza dello IAP.
Il Protocollo ANCI/IAP intende spingere gli inserzionisti pubblicitari che utilizzino le affissioni locali ad adottare modelli di comunicazione commerciale che non contengano immagini o rappresentazioni di violenza contro le donne; che tutelino la dignità della donna nel rispetto del principio di pari opportunità, e che propongano una rappresentazione dei generi coerente con l’evoluzione dei ruoli nella società evitando il ricorso a stereotipi di genere offensivi.

• “Spegni le discriminazioni, accendi i diritti” Febbraio 2015
Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri lancia la campagna informativa “Spegni le discriminazioni, accendi i diritti” volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del contrasto alla discriminazione e a favorire la conoscenza da parte delle vittime e dei testimoni di discriminazioni degli strumenti di tutela esistenti.
La campagna mira a divulgare il servizio offerto dal Contact Center Unar che, attraverso il numero verde 800901010 ed il sito www.unar.it, raccoglie denunce e segnalazioni da parte di vittime o testimoni di discriminazioni per origine etnica, età, credo religioso, disabilità, orientamento sessuale e/o identità di genere.
In un momento in cui si discute molto di dialogo interculturale e rispetto delle differenze, il messaggio chiave della campagna è che discriminare è vietato e che, per questo, il Contact center dell’ UNAR costituisce un presidio di garanzia ed uno strumento efficace per favorire l’emersione e la rimozione delle discriminazioni.
Il claim della campagna è “Contact Center UNAR, spegne le discriminazioni, accende i diritti”. La copertura mediatica è stata effettuata per tutto il mese di febbraio, sulle reti televisive e radiofoniche RAI, Italia 1, Mtv, radio RTL, radio e tv locali e diversi quotidiani come la Gazzetta dello Sport, Metro, Leggo, settimanali come Tv sorrisi e canzoni, oltre che sui siti come la Repubblica.it, Corriere.it e Studenti.it.
Capillare la diffusione prevista sul web anche nella XI edizione della Settimana contro il razzismo in tutte le scuole e i comuni di Italia dal 16 al 22 marzo.
La campagna sarà diffusa anche in diverse stazioni ferroviarie come quelle di Milano e Roma, sui mezzi pubblici di alcune città e vari centri commerciali.

L’attività della Rete X Parità Rosanna Oliva ci relazionerà… io voglio solo riprendere l’argomento APP, che avevo lanciato, nella scorsa riunione. Ritengo che sarebbe interessante realizzare una app della RxP… un possibile argomento potrebbe essere la diffusione di tutti i corsi, master… che le Università svolgono sulle questioni di genere, perché ho potuto constatare che sono poco conosciuti… anzi in molti ambienti se ne ignora l’esistenza…

Verbale riunione Comitato Scientifico – 15 novembre 2014

Rete per la Parità
Associazione di promozione sociale per la Parità uomo-donna secondo la Costituzione italiana
Comitato Scientifico

Verbale riunione Comitato Scientifico – 15 novembre 2014

In Roma, presso l’Istituto d’Igiene dell’Università Sapienza la riunione del Comitato si apre alle ore 10,45 del giorno 15 novembre 2014 per discutere, come da convocazione della presidente Teresa Gualtieri, il seguente ordine del giorno; 1. Approvazione del verbale dell’ultima riunione del CS 2. Relazione della Presidente 3. Relazione della Presidente della RxP Rosa Oliva 4. Relazione di tutte le partecipanti sulle attività dei rispettivi organismi rappresentati sui temi di nostro interesse 5. Proposte di attività/progetti 6. Varie ed eventuali.
Sono presenti le componenti del CS:

Teresa Gualtieri (SOROPTMIST INTERNATIONAL D’ITALIA), Presidente
Gabriella Anselmi FILDIS
Rita Bufalini (Aspettare stanca)
Benedetta Castelli (A.N.D.E.)
Domenica Cutrupi Zonta Distretto 28
Caterina Ermio A.I.D.M. Associazione Italiana Donne Medico
Elisa Tanzilli A.I.D.M. Associazione Italiana Donne Medico
Susanna Schivo Zonta Distretto 30 (in collegamento telefonico)

E’ inoltre presente Rosa Oliva, Presidente della Rete per la Parità.

1. Dopo i saluti, la presidente Teresa Gualtieri da lettura del verbale della seduta precedente, svoltasi il 28 marzo 2014; sono presenti anche nuove componenti del CS che prendono contezza dei contenuti del verbale come lavoro propedeutico e spunti per le successive attività.
Dopo l’approvazione, Teresa Gualtieri espone la sua relazione (allegata integralmente al presente verbale) affermando, in particolare, che l’argomento più importante su cui il CS deve riflettere è come far emergere le grandi potenzialità della Rete per la Parità e delle associazioni e organismi che la compongono. Sulla base delle attività di ciascuna, occorre pensare a progetti importanti, unitari e condivisi, coordinati dalla RxP.
Le dinamiche dovranno essere maggiormente diffuse attraverso il WEB per far conoscere gli interessi dominanti e, soprattutto, per lanciare campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi, al fine di poter incidere su formazione e cultura di genere.

Espone i contenuti di uno dei progetti portati avanti dal Soroptimist, di cui fa parte, “ Task Force Codice Rosa”, ideato nel 2010 nell’Azienda USL 9 di Grosseto come progetto pilota e diffuso in Toscana per l’impegno della dr.ssa Vittoria Doretti- http://www.regione.toscana.it/-/codice-rosa
Il SOROPTIMIST lo sta diffondendo in tutte le Regioni ottenendo ottimi risultati.
Propone la realizzazione di una APP della RxP (il Soroptimist ne ha realizzata una molto interessante come strumento di aiuto alle donne contro la violenza) ed invita a riflettere sui contenuti da scegliere in relazione alla tipologia del servizio.
In conclusione comunica che Letizia Giello, CONFSAL, si scusa di non essere presente, ha confermato il convegno da realizzare tra Rete e Confsal sull’imprenditoria femminile, qui a Roma, dovrebbe farci sapere a breve la data. Maria Paola Azzario, FORUM delle donne del Mediterraneo, prega di essere considerata assente giustificata, perché quattro giorni fa è stata nominata presidente nazionale della FICLU, la federazione italiana dei Club Unesco, carica che si aggiunge al suo ruolo di vicepresidente europea, oltre che di presidente del Forum delle donne del mediterraneo e del Centro Unesco di Torino, è impegnatissima…Ci ha però inviato il Report dell’Incontro Internazionale “Etica Globale e Pari Opportunità: il contributo delle donne allo sviluppo dell’Europa e del Mediterraneo”, 2° Congresso di Medio Termine della Federazione Europea dei Centri, Club ed Associazioni UNESCO (EFUCA) svoltosi a Torino dall’11 al 14 settembre 2014 e la Dichiarazione Finale di Torino adottata il 13 settembre (il documento viene distribuito alle presenti, insieme ad una nota sul Codice Rosa)

2. Rosa Oliva. Premette che per vari motivi è positivo che questa prima riunione del nuovo Comitato scientifico si tenga nella mattina del giorno in cui si svolgerà, dalle ore 15,30, il convegno su “Donne e modelli di leadership” organizzato dal C.N.D.I. in collaborazione con la RxP. Inoltre, importanti problemi ed azioni in veloce evoluzione a livello nazionale rendono opportuna una riunione urgente per confrontarci, individuare e decidere eventuali interventi della Rete per la Parità.
Si tratta della prima riunione del Comitato Scientifico, rinnovato, come da Statuto, per il biennio 2014/2015 con delibera dell’Assemblea dell’Associazione svolta il 29 maggio.
E’ stato possibile, grazie ad Annamaria Isastia, presidente nazionale del SOROPTMIST, ottenere l’uso di una sala dell’Università prossima alla Casa dell’Aviatore, dove si svolgerà una colazione di lavoro, in attesa dell’inizio del Convegno.
Osserva che il difficile accesso alla comunicazione e gli impegni per contrastarlo (evidenziato dall’associazione sotto lo slogan Mai più donne invisibili) possono trovare un utile strumento nel web, Per la comunicazione interna invita a utilizzare la funzione del sito della Rete per la Parità per ricevere gli aggiornamenti sulla propria posta elettronica e a iscriversi al Gruppo su Facebook.
Cura inoltre l’aggiornamento del Blog di Aspettare stanca per le riforme elettorali e costituzionali, dove pubblica anche post su argomenti locali del 15° Municipio di Roma, anche riguardanti l’ambiente.
Illustra le principali iniziative cui partecipa come Rete per la Parità e/o sono all’attenzione:
a. Molto interessante si è rivelata la partecipazione al Convegno di Torino del 3-5 ottobre. (curato da Maria Pia Ercolini) organizzato da Toponomastica femminile, insieme con la FNISM,
b. Il 3 novembre ha fatto parte della delegazione dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria che ha incontrato la Ministra per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. La delegazione ha illustrato le posizioni dell’Accordo sulla riforma della Seconda Parte della Costituzione e sulla nuova legge elettorale per la Camera.
Sui nostri obiettivi:
Democrazia paritaria Le donne al Governo sono oggi certamente cresciute di numero, ma l’obiettivo è che riescano a potersi esprimere come donne, cosa non facile in mezzo a tanti uomini…
Nell’evidenziare che abbiamo avuto per la prima volta un governo con Ministri al 50/50, fa notare che il premier Renzi, pur avendo realizzato questa grande novità, non ritiene di adoperarsi per introdurre norme di garanzia. Ha tenuto per sé le Parti Opportunità e si è limitato a conferire soltanto un incarico di “consulente del Presidente” in tema di P.O. alla parlamentare del PD Giovanna Martelli.

Riferisce dell’attività e dei risultati delle azioni dell’“Accordo di azione comune per la democrazia paritaria”, (del quale fanno parte, oltre alla stessa RxP, varie associazioni della RxP), con particolare riferimento alle ultime elezioni europee e alla legge per la par condicio di genere nelle trasmissioni TV/Commissione Vigilanza RAI.
L’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria durante l’incontro del 3 novembre:
Sulla Riforma costituzionale:
– E’ stato chiesto di considerare nell’ambito della valutazione delle politiche pubbliche – che sarà tra le competenze del nuovo Senato- la tematica della valutazione dell’impatto di genere.

– Elezione dei Consigli regionali E’ opportuna, a parere dell’Accordo, una diversa formulazione del principio stabilito dall’art. 1, secondo comma, che affidi anche alle leggi regionali la promozione dell’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza.
Infatti, mentre la tripla preferenza per le elezioni europee (legge 65 del 2014) ha portato ad un concreto risultato, la legge 215 del 2012, con la doppia preferenza per le elezioni comunali ha ridotto il gap tra i candidati dei due generi, ma non ha inciso in via generale sulle leggi elettorali regionali. Per l’imminente tornata elettorale, si voterà a leggi elettorali invariate nelle Regioni Veneto, Calabria. Liguria e probabilmente anche Puglia. Solo l’Emilia Romagna ha introdotto recentemente la doppia preferenza di genere, adottata sin dal 2009 dalla Regione Campania.

– Prima elezione del nuovo Senato L’art 38 Disp. transitorie che regolamenta la prima elezione indiretta senza alcuna specifica norma di garanzia di genere, deve essere modificato, a parere dell’Accordo, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 1, secondo comma. L’assoluta predominanza di appartenenti al sesso maschile nei consigli regionali e tra i sindaci comporterebbe che essa si riprodurrebbe nel futuro Senato.
Una prova generale è stata fatta con l’elezione di secondo livello da parte dei consiglieri comunali dei Consigli delle province e delle Città metropolitane. Anche questa avvenuta senza norme di garanzia di genere, che la Legge Del Rio prevede solo per le tornate successive.
Elezione Presidente della Repubblica. Nel testo approvato dal Senato non è stato inserito il principio dell’equilibrio di genere tra i votanti previsto dall’emendamento dei relatori.

In merito alla nuova legge elettorale per la Camera dei Deputati

E’ stata ribadita la richiesta delle modifiche bocciate alla Camera grazie al ricorso al voto segreto; in particolare il 50% nelle capolisture e l’alternanza uno a uno nelle liste bloccate.
Nell’ipotesi di un ritorno al maggioritario, si chiedono collegi binominali, come dettagliato nel documento dell’Accordo Per un sistema di regole elettorali Women’s friendly.

Linguaggio.
L’Accordo propone attenzione al linguaggio, per non oscurare la presenza delle donne e lo studio di disposizioni che aboliscano l’uso di un linguaggio sessista.

La Ministra ha assicurato attenzione alle proposte, E’ stato concordato di organizzare un nuovo incontro durante il successivo iter parlamentare.

Rosa Oliva dà inoltre notizia degli ultimi aggiornamenti:
Riforma elettorale.
Martedì 18 novembre, alle ore 14.30, la Commissione Affari costituzionali inizierà l’esame del ddl n. 1385 e connesso, contenente disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati. . Riforma elettorale dell’Italicum (norme di garanzia bocciate alla Camera, che potrebbero essere introdotte al Senato.)

Riforma del Senato e del Titolo V. La prova generale delle elezioni indirette del nuovo Senato si è avuta con le elezioni nelle otto Città metropolitane, concluse lo scorso 12 ottobre. I dati di genere delle elezioni nelle otto Città metropolitane, elaborati da Daniela Domenici, di Toponomastica femminile, sono stati diffusi sul Blog di Aspettare stanca in http://aspettarestanca.wordpress.com/2014/11/12/i-dati-di-genere-delle-elezioni-nelle-otto-citta-metropolitane.
Nelle otto città metropolitane sono state elette 29 donne su 162, che rappresentano, quindi, solo il 17,8% del totale. Tutte e otto le città metropolitane saranno governate da un uomo, il sindaco della relativa città capoluogo. Sull’’argomento dei cognomi, Susanna Schivo ha sollevato una questione di costituzionalità ed è impegnata a patrocinare gratuitamente l’associazione nel ricorso davanti alla Corte costituzionale. La Corte Europea ha condannato l’Italia… Ricorda che sarebbe necessaria una legge che rispetti l’uguaglianza dei genitori e tuteli figlie e figli, ma in Parlamento, da alcune legislature non c’è un clima favorevole. Rappresentativo il caso della legge che ha equiparato figli legittimi e illegittimi, dalla quale il Senato ha cancellato la norma approvata alla Camera, che impediva il cambio di cognome a seguito del successivo riconoscimento da parte del padre naturale. Occorrerà seguire l’iter al Senato della proposta di legge approvata dalla Camera che prevede la libertà di scelta dei genitori e presenta anche altri aspetti criticabili.
Martedì 25 novembre si celebrerà la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Rosa Oliva propone che la RxP s’impegni su due livelli:
1. Sulla Task Force Codice Rosa nei Pronto Soccorso, come Rete per la Parità, di cui fa parte anche l’AIDM, potremmo collaborare facendo conoscere le iniziative in corso nelle varie regioni e invitare a collaborare le nostre socie.

2. Dobbiamo adoperarci per l’integrazione della legge Mancino, la legge 25 giugno 1993, n. 205 , che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La cosiddetta legge Mancino a è oggi il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio. Da tempo si discute in merito ad una possibile estensione della Legge Mancino ai reati basati sulla discriminazione in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere. La proposta, costituisce un’ alternativa all’introduzione di una legge specifica più volte votata in parlamento e mai passata. Un tentativo di estensione della legge Mancino è tuttora in corso. La proposta è stata presentata da più di 220 parlamentari e porta la prima firma dei deputati Scalfarotto (PD), Chimienti (M5S), Tinagli (Scelta civica), Zan (SEL). Il testo approvato dalla Camera e ora al Senato è stato drasticamente ridimensionato rispetto all’iniziativa Scalfarotto e ha ridotto le nuove norme ai soli reati che riguardano omofobia e trans fobia, eliminando quelli contro le donne.

Domenica Cutrupi (Zonta Distr. 28) illustra l’iniziativa programmata da Zonta nelle scuole di Taranto sulla violenza e propone di utilizzarla anche come RxP.

Benedetta Castelli (Ande) afferma che bisogna sollecitare la comunicazione politica sul web/internet: è carente la trasmissione alle donne stesse dei contenuti del nostro impegno anche alle donne stesse; dice che le donne al governo sono brave, ma si avverte che non hanno una adeguata cultura di genere.
Propone di prendere contatto con le donne impegnate in politica nei rispettivi territori e cercare di far comprendere loro le nostre istanze.

Susanna Schivo (Zonta Distr.30), in collegamento telefonico, illustra lo stato dell’arte a proposito della questione “cognomi”: il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati lascia ai genitori la scelta del cognome. Dal 1975 vari sono stati i disegni legge presentati e mai approvati. Forse a seguito della sentenza della Corte di Strasburgo che impone all’Italia di legiferare sull’argomento, la legge verrà approvata. Dovremmo agire con emendamenti. In merito al ricorso anche della RxP alla Corte Costituzionale non è ancora stata fissata udienza. L’area del Distretto 30 Zonta si occuperà della tematica a livello divulgativo, inserendolo nella più vasta questione del linguaggio che nasconde le donne.

Caterina Ermio (ADMI) riprende l’argomento del “Codice rosa” proposto da Teresa Gualtieri e illustra i termini dell’azione che lei ha approfondito: ci sono difficoltà finanziare per far partire la task force rosa negli ospedali.
Parla anche dell’ importanza della medicina di genere e della necessità di sperimentazione dei farmaci sulle donne, e non solo sugli uomini (patologie ormonali, neurologiche…).

Teresa Gualtieri
propone di coordinare le azioni in atto sul Codice rosa a vari livelli, e di formulare come RxP una mozione/petizione al Ministero della Sanità affinché il percorso rosa diventi organizzato e obbligatorio in tutti gli ospedali d’Italia. Caterina Ermio dovrà curare la parte scientifica della proposta.

Gabriella Anselmi (Fildis) osserva che la Rete per la Parità è una “fucina di idee”. Illustra vari progetti dell’associazione che presiede: Cd “Guerra e Pace” sulle donne, il Concorso promosso da “Articolo 21” per tutte le scuole “Carta di identità – quale Rai vorresti?”, lo spettacolo “Un diamante brillò”. Ritiene importante impegnarsi per diffondere tra le ragazze la cultura di genere, magari anche utilizzando il “servizio civile”.

Rita Bufalini (Aspettare stanca) osserva come tutti gli interventi siano stati interessanti e costruttivi. Occorre impegnarsi per programmare la fase attuativa. In argomento sanità, di fronte alla grave criticità e dispersione di denaro, la Rete per la Parità dovrebbe approfondire, “entrare” nei bilanci pubblici. Fa notare che è importante avere un supporto legale per la proposta di task force di codice Rosa: all’Aquila lo stanno realizzando con “buona volontà”, ma è indispensabile trovare un percorso giuridico corretto.
Segue un dibattito sulle difficoltà di una crescita culturale diffusa; Teresa Gualtieri osserva come anche il linguaggio condizioni la cultura corrente.
Tutte le presenti condividono l’idea lanciata da Teresa Gualtieri di realizzare una APP della RxP su uno degli argomenti sui quali siamo impegnate; si stabilisce di svolgere un’informativa su possibilità di reperire fondi per attuare il progetto.

La riunione si conclude alle ore 13,30.


Leggi il dettaglio del verbale di riunione con allegato relazione del presidente Teresa Gualtieri


REPORT Riunione Comitato scientifico – 28 marzo 2014

Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, svoltasi il 19 aprile 2013, la presidente del Comitato Scientifico Teresa Gualtieri espone la sua relazione, trattando i seguenti temi principali:

  • possibili azioni da attivare come Rete, mozioni, appelli… individuando a chi rivolgersi, al Governo o direttamente ai partiti, chiedendo l’adozione di regolamenti interni che prevedano liste al 50% anche per le posizioni bloccate, sollecitando campagne elettorali per le elezioni europee incentrate proprio sul tema della parità di genere;
  • impegnarsi di più per essere “movimento di opinione”, sforzandosi di dare contenuti nuovi al termine parità, più specifici e più adeguati all’attuale momento; – in Francia è stata approvata dall’Assemblea Nazionale (dopo aver ricevuto l’ok del Senato, dove dovrà ritornare per una seconda rilettura prima dell’entrata in vigore) una legge sulla parità tra i sessi, accolta dagli osservatori internazionali come una legge estremamente all’avanguardia, che disegna “la terza generazione di diritti delle donne”, mirando a costruire uno scenario completo per una parità di fatto, prevedendo quello che dovrebbe essere sancito in tema di uguaglianza in campo politico, lavorativo e retributivo. Appare un interessante modello di legge che, forse, potrebbe essere replicato; – in questo momento in Italia manca una Ministra PO, ma è sempre attiva la struttura del Dipartimento PO presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Oggi entra in vigore il D.L.4.03.14, n. 24 – Attuazione della direttiva 2011/36/UE, per la prevenzione e repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, che fa riferimento ai fenomeni dello sfruttamento lavorativo, sessuale, della prostituzione minorile, della violenza sulle donne; il Dipartimento P.O. è l’organismo deputato a svolgere compiti di indirizzo e coordinamento per tutti temi trattati dal decreto, anche in collaborazione con le altre amministrazioni competenti e con le organizzazioni della società civile attive nel settore. La Rete si attiverà per verificare se è possibile accreditarsi come associazione che si interessa del problema al femminile, sfruttamento lavorativo, sessuale, prostituzione minorile, violenza sulle donne.

La Rete deve impegnarsi, oltre che su specifici interventi, per un complessivo “progetto sociale” mirato a costruire un nuovo welfare delle comunità, con nuovi modelli di lavoro, molto importanti per le donne (Smart city in ottica di genere…).

A conclusione, la presidente Gualtieri ricorda che il CS è in scaduto, quindi il Direttivo e l’Assemblea dell’associazione, che dovrebbe essere convocata a fine maggio, attiveranno la procedura di rinnovo e la verifica dello stato dei pagamenti delle quote.

Rosa Oliva si augura che tutte le attuali associazioni e Università componenti confermino la propria partecipazione e preannuncia che il Direttivo ha in programma di invitare altre associazioni e Università

Prossime attività:

Letizia Giello riferisce di un convegno da realizzare il 5 o 9 giugno prossimo da parte Rete per la Parità sulla imprenditoria femminile con il sostegno e la collaborazione della Confsal FONARCOM .
Si stabilisce di costituire un gruppo ristretto (Irene Giacobbe, Letizia Giello, Maria Paola Azzario, Teresa Gualtieri) per approfondire i contenuti e, in particolare l’organizzazione del corso di formazione.

Marilisa D’Amico illustra l’impostazione del convegno della Rete per la Parità, dal titolo “L’equilibrio di genere nelle giunte e nei consigli di amministrazione”, occasione anche per la presentazione del libro di Stefania Leone, con una sua prefazione, “L’equilibrio di genere negli organi politici.
La data, come precisato da Rosa Oliva, è da individuare tra quelle proposte dal Direttivo dell’Associazione (8 – 22 o 29, nel pomeriggio), mentre l’assemblea della RxP si svolgerebbe la mattina).

Stefania Leone illustra i contenuti della sua pubblicazione e degli altri possibili interventi da prevedere nel convegno, tra cui la presentazione del testo “Comando e Cura”, di cui è autrice Anna Rita Calabrò dell’Università di Pavia, (anche lei componente del Comitato Scientifico), con Maria Antonietta Confalonieri, oltre al riferimento al libro di Marilisa D’Amico ed Anna Puccio “ Le quote di genere nei consigli di amministrazione delle imprese”.

Interviene sull’argomento Agnese Canevari, precisando che, oltre a lei stessa, altri relatori (da definire) potrebbero essere: Lella Golfo, Alessia Mosca, Linda Laura Sabbadini, Monica Parrella, Piero Fassino e Andrea Deffenu (autore di “Il principio di pari opportunità di genere nelle istituzioni politiche” Giappichelli ed. Torino).

Le presenti si compiacciono del lavoro svolto per realizzare una nuova iniziativa della Rete per la Parità su temi sui quali da tempo la RxP è impegnata, che fa seguito all’altro incontro, organizzato il 22 gennaio scorso da Soroptimist International d’Italia e Rete per la Parità su “Giunte e pari opportunità”.

Marilisa D’Amico introduce l’argomento dei cognomi, Susanna Schivo, con un ricorso di una coppia di Genova, ha sollevato una questione di costituzionalità, si costituirà anche la RxP (l’azione sarà condotta da Marilisa D’Amico e Susanna Schivo.)

Susanna Schivo in collegamento telefonico approfondisce l’argomento.
Rosa Oliva ringrazia Marilisa D’Amico e Susanna Schivo che si sono impegnate a patrocinare gratuitamente l’associazione nel ricorso davanti alla Corte costituzionale per i cognomi.
Ricorda che sarebbe necessaria una legge che rispetti l’uguaglianza dei genitori e tuteli figlie e figli, ma in Parlamento, da alcune legislature non c’è un clima favorevole.

Carla Mazzuca auspica che la futura regolamentazione affronti in modo corretto anche la questione dei cognomi dei figli nati fuori del matrimonio nonchè alcune problematiche che potrebbero sorgere dopo due o tre generazioni
Agnese Canevari sostiene che, oltre al ricorso alla Corte, si debba sollecitare un contestuale percorso di tipo legislativo, magari ponendolo alla futura sottosegretaria alle P.O.

Benedetta Castelli propone che qualunque organismo, associazione di donne dovrebbe avere delle persone che si occupino specificatamente della democrazia paritaria, 50/50….solo per questa via si può raggiungere il risultato e tutte le associazioni femminili, di qualunque tipo, dovrebbero fare rete sull’argomento.
Rosa Oliva comunica che la RxP sottoscriverà, insieme con altre associazioni, un esposto/denuncia in relazione ai gravi recenti episodi che hanno coinvolto diverse donne che rivestono ruoli in Istituzioni politiche. Da molte parti, infatti, è stata esternata la volontà di rendere pubblica l’indignazione verso atteggiamenti, chiaramente sessisti e di genere, esplicati anche sotto forma di sondaggio attraverso i media.

Letizia Giello riferisce che come segretaria nazionale della Fesica – Confsal, settore ceramica, il 18 marzo presso Confindustria a Roma ha sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL piastrelle, ceramica, refrattari: era l’unica donna seduta al tavolo delle trattative (tutte le presenti esprimono complimenti e felicitazioni a Letizia), ma, purtroppo in quell’occasione ha anche subito da qualcuno un “affronto” dal quale traspariva odio di genere.

Agnese Canevari pensa che dovremmo attivarci per sollecitare l’estensione della legge Mancino a tutti i fattori di discriminazione, e che il discorso del “penale” si inquadra in quello europeo della querela per “odio”…
Maria Paola Azzario sostiene che chi ingiuria le donne trova il sostegno della lobby dei maschi italiani. Passa poi ad illustrare, chiedendo la collaborazione della RxP, il convegno che si organizzerà a Torino (11- 12 – 13 settembre) Congresso di metà termine della Federazione Europea dei Centri Unesco , che tratterà i temi: – Donne e cultura, Donne e alimentazione, Donne e violenza. Ospite prevista: Malala.

Rosa Oliva riferisce dell’attività e dei risultati di “Accordo di azione comune” per la democrazia paritaria, (del quale fanno parte, oltre alla RxP, varie associazioni della RxP), con particolare riferimento alle prossime elezioni europee ed alla legge per la par condicio di genere nelle trasmissioni radiofoniche televisive e nella comunicazione politica in genere, regolamentate dalla Commissione parlamentare di vigilanza e dall’AGCOM.


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