Mancano solo dieci giorni al voto. L’attenzione è quasi del tutto concentrata sulle urne aperte domenica 25 settembre per l’elezione del nuovo Parlamento e per l’incarico che il Presidente della Repubblica conferirà per il nuovo Governo.
In realtà, nel frattempo, ci sono altre due importanti elezioni che riguardano un elettorato molto ristretto ma importanti anche queste per il futuro politico del nostro Paese.
Domenica 18 e lunedì 19 settembre inizia la complessa procedura per il rinnovo nel Consiglio Superiore della Magistratura. Per la componente “laica” bisognerà attendere qualche mese il voto del nuovo Parlamento. La Magistratura sceglierà la propria rappresentanza con le nuove regole previste nella riforma recentemente approvata. (link)
Il numero 2/2022 della rivista online GiudiceDonna è dedicato a un dibattito tra le 40 candidate sulla questione di genere e sulla sua rilevanza nel funzionamento dell’organo di autogoverno e, più in generale, nelle scelte di politica giudiziaria e nella organizzazione degli uffici.
Dopo anni di pressioni e dibattiti è stata prestata attenzione al problema della scarsa presenza delle donne nel CSM nonostante le magistrate rappresentino ormai circa il 53% dell’organico. Il risultato dimostrerà se le nuove disposizioni sono efficaci. Purtroppo non sono state ottenute le “norme di garanzia di risultato” richieste da tempo. Questa vicenda è emblematica per delle difficoltà che le donne ancora adesso incontrano per competere “alla pari”.
Il 20 settembre, poi, la Corte costituzionale, nella quale il Prof. Marco D’Alberti ha sostituito il Presidente uscente Prof. Giuliano Amato, eleggerà il/la Presidente della Corte. In quasi tutte le precedenti elezioni la scelta è caduto sul il/la Giudice più anziano per nomine. Questa volta ce ne sono ben tre: le Prof.sse Silvana Sciarra e Daria De Petris e il Prof. Nicolò Zanon. La questione è aperta.