Più donne per lo sviluppo e per la democrazia: la decisione del TAR Lazio di ieri sul ricorso contro la Giunta monosex del Comune di Cervaro non è solo una vittoria per le donne
Al Comune di Cervaro ci dovrà essere un assessore donna. È di ieri, infatti, l’ordinanza con cui il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sezione di Latina, ha accolto la domanda cautelare proposta contro il provvedimento con cui il sindaco del Comune di Cervaro aveva costituito la giunta comunale senza nominare alcuna donna tra gli assessori, con manifesta violazione, secondo i ricorrenti, del principio costituzionale di pari opportunità.ordinanza per Cervaro
Ecco quanto dichiara la Presidente della Rete per la Parità Rosanna Oliva:
“La democrazia Paritaria è sempre un vantaggio per tutte le comunità e per il paese intero. Una buona amministrazione per potersi dire tale deve comprendere uomini e donne.
La sottoscrizione del ricorso da parte della Rete per la Parità, insieme con Mauro Cernesi, Nadia Pacitto e Mara Di Fonzo, a nome di tutte le associate ed associati, ma in particolare dell’AFFI- Laboratorio 50&50, che per prima fu contattata dagli altri ricorrenti, si inserisce nella più ampia iniziativa di monitoraggio da parte della Rete per la Parità. delle nuove Giunte nominate dopo le recenti elezioni amministrative.
Un’iniziativa finalizzata al sostegno ad eventuali ricorsi e per indurre ANCI e Governo a far rispettare la democrazia paritaria, che ha portato. a cura della nostra Associazione, anche al censimento delle Giunte dei comuni sopra i 15.000 abitanti, diramato anche su FACEBOOK nel Gruppo Toponomastica femminile.
E’ assurdo però che per il rispetto dei principi fondamentali della nostra Costituzione si debbano affrontare giudizi come questo di Cervaro e come tanti altri, tra i quali ricordiamo i vari ricorsi contro la Giunta del Comune di Roma, azzerata e rinominata più volte, così come quello contro la Giunta della Regione Lombardia.
Il Parlamento deve dare un segnale con l’approvazione sollecita delle disposizioni per assicurare le pari opportunità negli enti locali, già approvate dalla Camera dei deputati, che sta avendo una stentato iter al Senato.
Ci aspettiamo anche che la ministra per le pari opportunità e la ministra dell’ Interno, invitino le sindache e i sindaci che hanno insediato Giunte non equilibrate a provvedere con atti di autotutela, per assicurare la loro piena legittimazione. “
Italia, 14 settembre 2012
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