Invito al convegno “donnEpotere. Come superare il monopolio maschile”

Il potere è ancora in mano agli uomini. Lo dimostrano i dati italiani, quelli dell’Unione europea e quelli mondiali. Si tratta di un potere che dura da millenni. Ne erano consapevoli già le femministe del secolo scorso che lo hanno definito “monopolio”. Purtroppo, quando c’è il monopolio, c’è anche “abuso di potere”. Quello maschile penalizza non solo le donne ma tutta la società.

Indubbiamente, nell’ultimo secolo ci sono stati importanti progressi nella riduzione del gap di genere a livello globale. Tuttavia, il trend è troppo lento e il cammino verso la reale parità è ancora disseminato di ostacoli.

Secondo l’ultimo rapporto del Global Gender Gap 2024, pubblicato dal World Economic Forum, al ritmo attuale ci vorranno 134 anni, più di 5 generazioni, per raggiungere la piena parità tra donne uomini. L’Italia si posiziona all’87° posto su 146 paesi, con un peggioramento rispetto al 2023, quando si trovava al 79° posto.

Il Convegno “donnEpotere” è una delle tappe di un percorso che la Rete per la Parità – APS ha intrapreso da tempo, finalizzato a individuare gli strumenti per superare la “posizione dominante maschile” che penalizza le donne e danneggia l’intera società. Un percorso che ha come faro il principio costituzionale dell’uguaglianza formale e sostanziale delle donne e degli uomini e il richiamo al compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli che ancora ne impediscono il raggiungimento.

Aperto al pubblico. È gradita la prenotazione alla mail: segreteria.reteperlaparita@gmail.com

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Per informazioni: segreteria.reteperlaparita@gmail.com – cell. 3490808986

Il nostro 25 novembre 2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2024

Nessuna scusa è il tema proposto dalle Nazioni Unite per celebrare la giornata odierna.

“Oggi, e ogni giorno, siamo al fianco delle vittime.” – così Ursula Von Der Leyen dall’UE, che aggiunge: “Meritano di essere ascoltate. Rompiamo il silenzio. Mettiamo fine alla violenza sulle donne”.

“Occorrono azioni concrete – dichiara il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che precisa – È fondamentale continuare a lavorare per eradicare i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori che rendono ancora oggi le donne più deboli nella società, nel lavoro e nella famiglia. Le istituzioni, le forze della società civile devono sostenere le donne nella denuncia di qualsiasi forma di sopruso, offrendo protezione e adeguato supporto”.

Concretezza è stata la parola chiave alla quale si sono ispirate le azioni e le iniziative della Rete per la Parità per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne.

Siamo andate a rileggere le richieste rivolte in occasione dell’audizione presso la Commissione Giustizia della Camera durante l’esame del provvedimento d’iniziativa governativa che si sarebbe concluso con l’approvazione della legge n. 168, pubblicata il 24 novembre 2023, “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”.

Con soddisfazione rileviamo che si avvicina la data in cui il Ministro della Giustizia e la Ministra per le Pari Opportunità emaneranno il decreto previsto dall’articolo 18, che ha recepito la nostra proposta, riguardante i criteri e le modalità per il riconoscimento e l’accreditamento degli enti e delle associazioni abilitati a organizzare percorsi di recupero destinati agli autori dei reati di violenza contro le donne e di violenza domestica e adottino le linee guida per lo svolgimento dell’attività dei medesimi enti e associazioni. Infatti,  proprio in questi giorni è stato presentato il Libro Bianco per la formazione, destinato a operatori e operatrici in campo per il contrasto alla violenza contro le donne, curato dal Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica istituito presso il Dipartimento per le Pari opportunità che costituisce la base per l’elaborazione di linee guida per la formazione, identificando la fase del riconoscimento e della conoscenza come fondamentale e propedeutica a quella della formazione. Non sappiamo, invece, se sia stata individuata la copertura, di modesto importo, necessaria per commissariare, come proposto della Rete per la Parità, le Regioni inadempienti per assicurare la regolare erogazione dei fondi destinati ai centri antiviolenza. E i fondi per il reddito di libertà del 2024 sono stati bloccati per più di dieci mesi

Questa Giornata deve essere l’occasione anche per riaccendere i riflettori sulla violenza che colpisce le bambine e i bambini vittime di violenza assistita, le orfane e gli orfani di femminicidi e quelli strappati dalle madri sulla base di perizie legate all’alienazione parentale.

E dobbiamo ricordare le donne e i bambini nei teatri di guerra e le violenze subite dalle nostre sorelle in Iran e in Afghanistan. Per queste la nostra associazione ha chiesto con una lettera al Ministro degli Esteri, sottoscritta anche da altre associazioni, di condannare i crimini posti in essere dal regime talebano nei confronti delle donne

Quest’anno sono state ancora più numerose del solito le iniziative per denunciare e chiedere interventi per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne, organizzate con varie modalità non solo per il 25 novembre ma in tutto il mese.

Segue un elenco, che sappiamo essere incompleto, di quelle organizzate dalla Rete per la Parità direttamente, da associazioni e organismi aderenti e di altre di particolare interesse.

Gli eventi della Rete per la Parità

“Riforma organica del cognome: dopo otto anni arriverà?” – 15 novembre, ore 15, Sala Igea dell’Istituto Treccani-Piazza dell’Enciclopedia italiana 4 – Roma
“Risolvere il silenzio: riflessione sulla prevenzione alla violenza di genere” – 25 novembre.
“donnEpotere” – 29 novembre, ore 17, Sala Igea

Eventi delle associazioni aderenti

  • Eventi Toponomastica femminile.
  • “Che bello, un mondo al contrario” – 17 novembre. Organizzato da Donneinquota e Book City Milano
  • “Donne nella scienza. La lunga strada verso la parità” – 17 novembre. Organizzato da Book City Milano
  • Sguardi diversi per educare alla parità – 20 novembre. Organizzato da Fnism
  • Giusi Sammartino – Siamo qui. Storie e successi di donne migranti23 novembre. Presentazione del libro presso lo Spazio culturale – Roma
  • “Le parole della violenza. Conoscerle per evitarle” – 25 novembre, alle ore 9. Organizzato dall’Università degli studi di Milano e l’hub per la tutela dei diritti umani, Human Hall.
  • “No alla violenza sulle donne” – 25 novembre, Organizzato da Università “Magna Græcia” di Catanzaro
  • “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – 25 novembre. Organizzato da FILDIS
  • Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – 25 novembre. Organizzato da CNDI – Coordinamento Lazio
  • “Alle radici culturali della violenza maschile sulle donne. Gli stereotipi nella rappresentazione della figura femminile nella storia dell’arte.” – 25 novembre. Organizzato da UDI Monteverde presso l’I.C. Nino Rota
  • “Tullia Romagnoli Carettoni. L’impegno politico dentro e fuori i confini nazionali” – 25 novembre. Organizzato dal Club per l’UNESCO di Torino.
  • “Donne e intelligenza artificiale: inclusione e innovazione responsabile” – 29 novembre. Organizzato dal CNDI.

Altri Eventi:

  • “La partecipazione femminile nella previdenza complementare” – 7 novembre. Organizzato da Noi Rete Donne e Consiglio nazionale degli attuari
  • “Donne e sport: cambiano le regole del gioco “- 18 novembre. Organizzato da La Toscana delle donne. Il viaggio.
  • “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin in collegamento con il Parlamento Europeo e le scuole” – 18 novembre.
  • Women Economic Forum (WEF) – dal 20 al 22 novembre. Organizzato dalla LUISS
  • “Inaugurazione Percorso “Ambassador – 19 novembre. Organizzato da Cisl e Fondazione Libellula
  •  21/11 ore 18:00 al “Centro Donna Livorno”.
  • Contrattacco! Immagini, parole e musica per la libertà e la felicità delle donne – 22 novembre. Organizzato da Fondazione Tina Lagostena Bassi e Fondazione RUT.
  • “Corpi e parole di donne per la pace. L’esperienza del presidio di Palermo” – 22 novembre, via della Dogana vecchia, Roma. Organizzato dal Centro Riforma per lo Stato
  • “Violenza contro le donne e prostituzione: quale relazione?” – 23 novembre – Anteo Palazzo del Cinema, Milano. Organizzato da Casa delle donne maltrattate e Resistenza femminista.
  • Cambiamo copione! Le industrie culturali contro la violenza di genere – 23 novembre, Palazzo Merulana, Roma. Organizzato da Women in Film, Television & Media Italia
  • Corteo a Roma – 23 novembre. Organizzato da”Non Una di Meno”
  • MiC aderisce a campagna “Orange the World” in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, istituita nel 1999 dall’Onu: musei illuminati – 25 novembre.
  • Mostra fotografica di IMAN SUTIYKI Donne contro la violenza – dal 22 al 25 novembre. Museo Venanzo Crocetti.
  • “La Violenza sulle Donne: Riconoscerla per Intervenire e costruire una nuova cultura del rispetto” – 27 novembre, ore 11.15. Organizzato dal Gruppo Sociale Flames Gold di concerto con la Dirigenza Scolastica dell’Istituto Scolastico Superiore ” Livia Bottardi” – Roma Via Filiberto Petiti, 97.

Museo virtuale della memoria culturale delle donne afghane al Museo nazionale delle Civiltà

Si è avviata la creazione del Museo online, ospitato dalla piattaforma Con/Tradizioni del Museo delle Civiltà, ideato da Zeinab Albufalzil, giovane donna di grande cultura; un Museo per la salvaguardia della storia e della cultura delle donne afghane da realizzare, con la  consulenza scientifica della Professoressa Giuliana Cacciapuoti, esperta di cultura arabo islamica e fondatrice di GCCK “connecting knowledge”, per far conoscere la cultura, i valori, le tradizioni e le produzioni artistiche delle donne afghane e conservare la memoria della loro storia millenaria.

Nel luglio scorso la Rete per la Parità – APS e la FCEI – Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa con il Museo delle Civiltà, individuato e contattato dalla Professoressa Giuliana Cacciapuoti, considerato che proprio questa importante istituzione del nostro Paese custodisce numerosi e preziosi reperti artistici dell’Afghanistan.

Zeinab Albufalzil è arrivata in Italia nel luglio 2022 in un gruppo di sessantanove afghane e afghani di origine hazara, per sottrarsi alle persecuzioni in cui sarebbe incorso in Afghanistan. Successivamente per ciascun componente del gruppo è stato costruito e sta per concludersi un progetto individuale sulla base delle personali competenze ed aspirazioni.

Un risultato dovuto ai costanti e costruttivi contributi che, a livello centrale e periferico, le Associazioni aderenti alla Rete per la Parità – APS, referente Sandra Sarti, e la FCEI, referente Giulia Gori, hanno offerto alle persone rifugiate.

Verbale Assemblea ordinaria 22 aprile 2024

Lunedì 22 aprile 2024 alle ore 18.00 si riunisce in seconda convocazione, essendo andata deserta la prima, l’Assemblea ordinaria della Rete per la Parità con il seguente Ordine del giorno:

  1. Approvazione del verbale dell’ultima Assemblea in data 28 aprile 2023;
  2. Relazioni della Presidenza;
  3. Relazione della Tesoriera;
  4. Esame ed approvazione dei Bilanci;
  5. Relazione della Presidente del Comitato Scientifico;
  6. Approvazione della delibera relativa al rinnovo del Comitato Scientifico;
  7. Interventi sulle attività in corso e previste;
  8. Varie ed eventuali.

Scarica il verbale completo

Legge di riforma del cognome: la Rete per la Parità – APS rilancia la richiesta al Parlamento

Sono otto anni che attendiamo che il Parlamento approvi la legge di riforma organica del cognome, seguendo le chiare indicazioni della Corte costituzionale. Esprimiamo un cauto ottimismo“. Con queste parole, Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente onoraria dell’associazione di promozione sociale Rete per la Parità, ha dato inizio al Convegno dal significativo titolo “Riforma organica del cognome: dopo otto anni arriverà?”. 

Si tratta della riforma che è stata definita “indifferibile” dalla Corte costituzionale già con la sentenza n. 286 del 2016, e “impellente” con la seconda, la n. 131 del 2022. Rosanna Oliva de Conciliis ha poi letto i messaggi della Ministra per le Riforme e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, della Sen.ce Giulia Bongiorno e del Presidente emerito della Corte costituzionale Giuliano Amato. A lui Rosa Oliva de Conciliis ha rivolto un sentito grazie visto che è stato relatore della prima sentenza e che durante la sua presidenza la Consulta si è pronunciata con la seconda e “fondamentale” sentenza sul doppio cognome, redatta da Emanuela Navarretta.

E’ necessaria una legge, accompagnata dalle conseguenti modifiche alle disposizioni regolamentari, a completamento dell’introduzione del doppio cognome per legge e per l’ottavo anno consecutivo la Rete per la Parità-APS ha organizzato un convegno per sensibilizzare e sollecitare l’intervento del Parlamento e del Governo. Un impegno lungo, costante e sostenuto da  esperte ed esperti, alcuni dei quali recentemente sono stati auditi dalla Commissione Giustizia del Senato. La Commissione, presieduta da Giulia Bongiorno, che dallo scorso gennaio sta esaminando in sede redigente i quattro Disegni di legge sull’attribuzione del cognome.

Relatrice la vicepresidente del Senato Sen.ce Anna Rossomando che purtroppo non ha potuto intervenire al Convegno a causa di un grave problema familiare sopravvenuto. Tra gli interventi, intercalati dalla lettura da parte di Teresa Polimei di articoli della Costituzione e brani delle sentenze della Corte, significativo quello di Manuela Magalhães, madre protagonista della storica sentenza del 2016 e le relazioni delle costituzionaliste Carla Bassu e Silvia Illari.

Ravvisiamo un’apertura sul tema da parte della presidente Bongiorno e confidiamo di andare avanti in tempi rapidi”, ha dichiarato la Senatrice Simona Malpezzi, prima firmataria del Disegno di legge del PD, e la Senatrice Alessandra Maiorino, prima firmataria della  proposta dal Movimento 5 Stelle, nel suo intervento ha appoggiato il sorteggio come soluzione quando manca l’accordo dei genitori sull’ordine dei cognomi.

Durante la Tavola rotondamoderata da Anna Laura Bussa, Capo servizio della Redazione Politico Parlamentare dell’Ansa, alla quale è intervenuta anche Anna Doro, fondatrice di  #nonsitornaidietro, a dimostrazione dell’interesse al tema da parte di tante associazioni, le avvocate Antonella Anselmo e Susanna Schivo e la notaia Alessandra Mascellaro hanno animato il dibattito confrontandosi sui contenuti della riforma e la statistica Linda Laura Sabbadini ha analizzato i dati delle richieste di attribuzione del doppio cognome: a livello regionale la Lombardia e la Sardegna si distinguono per il maggior numero di richieste, le città più virtuose sono Genova e Milano.

La Rete per la Parità proseguirà, nel segno della continuità dell’impegno iniziato nel 2010, a portare il proprio contributo affinché il Parlamento e il Governo possano aggiungere questo importante tassello al raggiungimento della parità formale e sostanziale sancita nella Costituzione.

A seguire il video per rivedere il convegno.

Leggi anche:

Agenzie ANSA e Dire

ND – NoiDonne

Invito al convegno “Riforma organica del cognome: dopo otto anni arriverà?”

Venerdì 15 novembre alle ore 15 presso la Sala Igea dell’Istituto Treccani-Piazza dell’Enciclopedia italiana 4 – Roma

A distanza di oltre otto anni dalla prima sentenza della Corte costituzionale, la n. 286/2016, e di oltre due anni dalla sentenza n. 131/2022, non sono state ancora approvate le modifiche legislative e regolamentari necessarie per completare l’attribuzione del doppio cognome nell’ordine indicato dai genitori, salvo loro opzione per il solo cognome materno o il solo cognome paterno.

Il convegno è l’occasione per approfondire, con esponenti del Governo, parlamentari, esperte/i e associazioni, le modifiche normative e regolamentari conseguenti alla sentenza della Corte, nonché quelle sul cognome della donna coniugata, da introdurre a tutela dell’identità di tutte e tutti e della parità tra i sessi, sancite nei Principi fondamentali della Costituzione (artt. 2 e 3). A gennaio di quest’anno la Commissione Giustizia del Senato ha iniziato l’esame dei quattro disegni di legge sul cognome e ultimato un ciclo di sedici audizioni.

Il traguardo sembra ora vicino come mai in passato. Con la riforma organica del cognome sarà regolamentata la procedura per denunciare le nascite e quella per l’attribuzione del doppio cognome anche in assenza della scelta dei genitori, sarà semplificata e resa possibile in tempi brevi la modifica del cognome per attribuire il cognome della madre e per evitare fratelli e sorelle con cognomi diversi e sarà previsto un criterio per impedire la moltiplicazione dei cognomi da attribuire alle generazioni successive.

Obiettivi numerosi e complessi, per i quali la Rete per la Parità continuerà a impegnarsi.

Aperto al pubblico. È gradita la prenotazione alla mail: segreteria.reteperlaparita@gmail.com

Diretta streaming su TreccaniChannel e sulla pagina Facebook della Rete per la Parità – Evento Facebook

Per informazioni: segreteria.reteperlaparita@gmail.com – cell. 3490808986