Verbale Assemblea straordinaria 19 settembre 2024

Il 19 settembre 2024 alle ore 19.00 da remoto su piattaforma Zoom sono collegate/i in proprio e per delega n 42 socie/i.

Assume la presidenza dell’Assemblea la Presidente dell’Associazione, Patrizia De Michelis, che dichiara e chiede darsi atto che si trova qui riunita in seconda convocazione l’Assemblea straordinaria dell’Associazione “Rete per la Parità – APS”.

Sono presenti in proprio e per delega n. 42 socie/i su 63 socie/i iscritte/i, e l’assemblea è validamente costituita per deliberare sul seguente ordine del giorno:

  1. Esame ed approvazione delle modifiche allo Statuto, in adeguamento alle nuove norme del Terzo Settore

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BLOCCA LA DATA – 15 novembre 2024 – Riforma organica del cognome: dopo otto anni arriverà?

Venerdì 15 novembre 2024 alle ore 15, presso la Sala Igea dell’Istituto Treccani (Piazza dell’Enciclopedia italiana 4 – Roma), si svolgerà l’evento organizzato dalla Rete per la Parità  per fare il punto sull’iter della legge di riforma organica del doppio cognome.

A distanza di otto anni dalla prima sentenza della Corte costituzionale n. 286 del 2016 e di oltre due anni dalla sentenza n. 131 del 2022 il Legislatore non ha ancora approvato la Riforma necessaria per allineare l’ordinamento all’abolizione del patronimico, dichiarato in contrasto con la Costituzione.

L’evento sarà l’occasione per approfondire con esperte/i, parlamentari e associazioni, le modifiche necessarie, comprese quelle del cognome della donna coniugata, per rispettare i principi fondamentali della tutela dell’identità e della parità tra i sessi sanciti dalla Costituzione.

Vedi gli atti del Convegno svolto l’8 novembre del 2023.

Per informazionisegreteria.reteperlaparita@gmail.com

Verbale Assemblea straordinaria 19 settembre 2024

Il 19 settembre 2024 alle ore 18.00 da remoto su piattaforma Zoom, si riunisce in seconda convocazione, essendo andata deserta la prima, l’Assemblea straordinaria della Rete per la Parità APS con il seguente ordine del giorno:

  1. Approvazione del verbale dell’ultima Assemblea in data 22 aprile 2024;
  2. Relazione della Presidente;
  3. Relazione della Tesoriera;
  4. Modifica della denominazione sociale dell’Associazione;
  5. Varie ed eventuali.

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Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno: una diagnosi precoce è fondamentale!

#ottobre è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul #tumorealseno, la tipologia di tumore più frequente nella donna.

Una diagnosi precoce è fondamentale per aumentare le possibilità di guarigione!

#reteperlaparità

In memoria di Maria Rita Saulle. Dal Codice Donna al Codice delle Pari Opportunità

Venerdì 18 ottobre 2024, alle ore 15:00, la Biblioteca della Diocesi di Caserta ospiterà il convegno dal titolo “In memoria di Maria Rita Saulle. Dal Codice Donna al Codice delle Pari Opportunità”. L’incontro, organizzato dalle associazioni Rete per la Parità – APS, rappresentata in Campania dall’architetta Nadia Marra, e da Giuriste 5.0 APS ETS per i diritti umani, presieduta dall’avvocata Anna Di Mauro, sarà un momento di riflessione e omaggio alla figura della professoressa Maria Rita Saulle, illustre giurista e giudice della Corte costituzionale.

L’evento sarà introdotto dall’architetta Nadia Marra, Responsabile per la Campania della Rete per la Parità aps, e sarà moderato dall’avvocata Anna Di Mauro, presidente di Giuriste 5.0 aps ets per i diritti umani. A rendere omaggio alla memoria di Maria Rita Saulle interverranno figure di spicco del mondo accademico e associativo, tra cui Anna Maria Isastia, docente di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma e Past President Nazionale del Soroptimist International d’Italia, Paolo De Nardis, Presidente dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” di Roma, Marianna Pignata, docente di Storia delle Codificazioni e delegata per le Pari Opportunità all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Sara Marsico, giurista dell’associazione Toponomastica Femminile, Antonella Anselmo, consigliera della Rete per la Parità – APS e Fosca Pizzaroni, storica e scrittrice, socia dell’ANPI Caserta.

Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a Rosanna Oliva de Conciliis, presidente onoraria della Rete per la Parità – APS.

La Prof.ssa Saulle contribuì a stilare il Codice Donna, contenente la normativa interna ed internazionale che riguarda la condizione della donna, redatto nell’ambito della Commissione nazionale per la realizzazione della parità fra uomo e donna, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri nei primi anni ’80.

E’ possibile seguire il convegno a questo link.

Fonte foto: Casertafocus.net

“Anche l’Italia deve condannare le gravi violazioni dei diritti umani in Afghanistan”: la richiesta delle Associazioni impegnate per i diritti delle donne

Le associazioni Rete per la Parità APS, Fondazione PANGEA ETS, CNDI – Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, FIDM – Forum Internazionale delle Donne del Mediterraneo e DonneinQuota, che hanno tra gli obiettivi principali la realizzazione della parità di genere tra uomo e donna, con una lettera del 4 ottobre hanno chiesto al Ministro per gli Affari Esteri On. Antonio Tajani che anche l’Italia sottoscriva la dichiarazione rilasciata da Olanda, Germania, Australia e Canada il 25 settembre scorso, con il successivo sostegno di oltre venti Paesi, per condannare le gravi violazioni dei diritti umani poste in essere in Afghanistan dal regime talebano.

In particolare, si condannano le discriminazioni operate nei confronti delle donne dal suddetto regime, prospettando anche la volontà di promuovere un’azione contro lo stesso avanti al Tribunale Internazionale dell’Aja.

Le Associazioni hanno evidenziato come il regime talebano, a partire dal 2021, con l’emanazione di successive normative sempre più oppressive, abbia sostanzialmente cancellato la presenza delle donne in tutti gli ambiti della vita pubblica e sociale, impedendo loro di mostrare il volto in pubblico, di lavorare, di accedere all’istruzione, di ricoprire cariche pubbliche, di uscire da casa da sole, di fare sport e ultimamente, dall’agosto scorso, di parlare e di cantare in pubblico.

Le organizzazioni firmatarie hanno rilevato che, di fronte al sostanziale annientamento di una parte di popolazione afghana, fondato solo sull’appartenenza al genere femminile, il Governo italiano non possa tacere e debba agire in modo coordinato con i Paesi che già hanno intrapreso iniziative al riguardo. L’apartheid delle donne in Afghanistan – hanno evidenziato le associazioni – colpisce tutte le donne del mondo, perché crea un clima culturale globale in cui, ogni giorno di più, viene alzata la soglia di tolleranza nei confronti di situazioni di discriminazione di genere che si sostanziano in veri crimini contro l’umanità. È importante, dunque, che anche il Governo italiano prenda posizione in modo ufficiale, anche mediante l’adesione ad azioni giudiziali a livello internazionale, contro l’oppressione creata dal regime talebano.

Le Associazioni hanno chiesto che il Governo italiano si impegni altresì a:

– non creare presupposti per una normalizzazione di fatto dei rapporti con il regime talebano e rifiuti di intavolare trattative mediante delegazioni solo maschili, come richiesto dai talebani in diversi incontri internazionali;

– garantire che tutti i forum decisionali riguardanti il futuro dell’Afghanistan includano i diritti delle donne come parte dell’agenda e prevedano la partecipazione significativa delle donne;

– investire e rafforzare in Afghanistan le organizzazioni guidate dalle donne, condizionando il sostegno economico alla popolazione all’erogazione verificabile di una quota di almeno il 30% a iniziative economiche e sociali in favore delle donne.