30 maggio 2023 – Vent’anni dalla riforma dell’art. 51 della Costituzione
L’articolo 51, primo comma, della Costituzione stabilisce il principio della parità dei sessi nell’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive. Nella XIV Legislatura, con la Legge Costituzionale n. 1 del 30 maggio 2003, l’articolo 51 fu così integrato: “La Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”.
“In questa fase in cui il Governo propone riforme costituzionali che necessitano di approfondimenti – afferma Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente onoraria della Rete per la Parità – la priorità dovrebbe essere quella della riforma che può essere realizzata senza modificare la Costituzione del sistema elettorale del Parlamento per rispettare il ruolo determinante dell’elettorato, e ottenere governi più stabili”.
“Questo anniversario – aggiunge – deve essere l’occasione per contribuire a scuotere il livello politico-istituzionale a realizzare la democrazia paritaria, esigendo candidature paritarie in tutti gli ambiti elettivi nonché la doppia preferenza di genere”.
“L’espressione delle preferenze è mezzo e fine della democrazia paritaria. – afferma Donatella Martini, Presidente di DonneinQuota – Non è accettabile che ancora quattro regioni (Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle d’Aosta), in aperta violazione dell’art. 51 della nostra Costituzione, non prevedano la doppia preferenza di genere per l’elezione dei Consigli regionali; la doppia preferenza in tutte le regioni è il primo obiettivo della Piattaforma Interregionale per le Donne nelle Istituzioni che unisce donne, rappresentanti istituzionali e associazioni”.