25 novembre 2019 Giornata Internazionale per l’eliminazione delle violenze contro le donne

Donne, ragazze, in migliaia a Roma venute da tutta Italia sabato 23 novembre, malgrado fredde folate di vento e spruzzi di pioggia, hanno sfilato festose, colorate e determinate da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle discriminazioni contro le donne che generano violenza.

Le donne continuano a subire violenze, una ogni 15 minuti, e a morire: mentre le donne manifestavano Ana Maria, incinta, veniva accoltellata dall’amante in Sicilia.

Tante le iniziative, dalla installazione delle panchine rosse ai posti vuoti negli eventi a testimonianza di chi non può più essere presente, in questa Giornata Internazionale per l’eliminazione delle violenze contro le donne che venti anni fa l’ONU ha voluto istituire, considerando violazione dei diritti umani la violenza contro le donne.

Auguriamoci che tutto questo non sia solo un mero rituale e che gli impegni a contrastare violenze, femminicidi, stalking diventino concreti, che le leggi vengano monitorate e che i fondi vengano stanziati.

Auguriamoci che luoghi di accoglienza e di incontro per le donne e i loro figli vengano economicamente sostenuti e incoraggiati e che gli orfani dei femminicidi vengano assistiti.

Occorre spargere i semi del rispetto dell’altro, della lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze, occorre insegnare a bambine e bambini che maschi e femmine hanno diritto a crescere alla pari, senza gli ostacoli e gli stereotipi che danneggiano le bambine, alle ragazze e ai ragazzi che compagne e donne devono essere rispettate, alle donne che un amore vero non include la violenza, agli uomini che la donna non si possiede, non è cosa propria di cui disporre.

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AGGIORNAMENTI 18 NOVEMBRE 2019

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Per conoscere meglio la Rete per la Parità, in ogni puntata puntiamo i riflettori

su uno degli Organismi aderenti.

Ecco la settima delle Associazioni Fondatrici:

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l Forum Internazionale delle Donne del Mediterraneo (FIDM) è un’Organizzazione Non Governativa a carattere internazionale, ONG UNESCO – ECOSOC, ossia una rete organizzativa nata sotto l’egida dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. L’Associazione nasce nel 1992 a Valencia grazie alla collaborazione di numerose donne provenienti dai paesi del bacino mediterraneo, dell’Istituto delle donne di Valencia e dell’UNESCO. Sotto la Presidenza della Sen. Tullia Carettoni, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, l’Associazione acquista e amplia la sua visibilità sul piano internazionale. Ne è testimonianza la delegazione invitata a Pechino nel 1995. Inoltre nel 1997 si è attuato il trasferimento del Segretariato Internazionale da Valencia a Torino, con la nomina a Segretaria Generale della Prof.ssa Maria Paola Azzario Chiesa. Dal 1999, è stato creato, dalla sinergia del Centro UNESCO di Torino e del Forum Internazionale delle Donne del Mediterraneo, il Centro Ipazia-UNESCO, con il fine di sostenere lo studio, la ricerca e la formazione, in particolare delle donne scienziato, del Mediterraneo e dei Balcani.

L’attuale presidente è la prof.ssa Maria Paola Azzario

EVENTI

 

Roma – Venerdì 22 novembre –Matilde (1046 – 1115), Adelaide Di Susa (1014 – 1042) e Berta di Savoia (1066–1087), la tela di Canossa a cura di Maria Paola Fiorensoli – nel ciclo di seminari Donne d’ingegno con passione di stato – ore17.30 – Casa Internazionale delle Donne – Via della Lungara 19 Leggi qui

Roma – Da Martedì  26 novembre a Sabato 6 Dicembre –  Un attimo prima. Francesca Morvillo – Piece teatrale scritta e diretta da Maria Inversi, con Aglaia Mora, Vittorio Ciardo, Caterina Rossi – ore 21.00 –  Teatro CIAK – Via Cassia 692 h. 21.

Roma – Venerdì 6 Dicembre – Convegno Nazionale FILDIS – ore 15.00 – Sala Zuccari –  Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica – Via della Dogana Vecchia 29 Leggi qui

Roma – prorogata fino a Martedì 31 Dicembre – Donne corpo e immagine – Galleria d’arte moderna – via Francesco Crispi, 24

FORMAZIONE

Università degli studi di Siena:  un ciclo di seminari su “Sguardi di donna (sul diritto)” Leggi qui

Corso di perfezionamento – Forme di governo e logiche decisionali femminili nella storia e nel presente –  A disposizione 10 Borse di studio  Leggi qui

 BANDI

Candidature alla 2°edizione del Premio alla memoria di Stefano Rodotà Leggi qui

StartupItalia Open Summit | Fatevi avanti startup! Leggi qui

LETTURE

 Rosanna Oliva de Conciliis – Quando il Vesuvio aveva il pennacchio. Vi racconto la mia Napoli –  Guida editori –  Leggi qui

Mariastella Eisemberg – Stupro di guerra con nota di Rosanna Oliva de Conciliis – Leggi qui

Paul Ginsborg –  La democrazia che non c’è Leggi qui

Isabel Allende –  Lungo petalo di mare Leggi qui

Carla Petrocelli – Il computer è donna. Eroine giovanili e visionarie che hanno fatto la storia dell’informatica – Prefazione di Mario Tozzi – Edizioni Dedalo  Leggi qui

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COMUNICATO STAMPA COGNOME DELLA MADRE

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COMUNICATO STAMPA COGNOME DELLA MADRE- RETE PER LA PARITA’:

“8 novembre 2019.
A TRE ANNI DALLA SENTENZA DELLA CONSULTA RIFORMA FERMA AL PALO”.

“Sono passati tre anni, si sono avvicendati quattro governi, una legislatura si è conclusa e un’altra ha avuto inizio, ma ancora non è stata approvata la riforma del cognome che la Corte Costituzionale con la sentenza n. 286 dell’8 novembre del 2016 definì ‘indifferibile’. Non solo. Non hanno trovato corretta applicazione gli effetti immediati della sentenza di competenza dei ministeri della Giustizia, Interno, Esteri, Pari Opportunità e Pubblica Amministrazione. E non è stata neanche fornita piena informazione ai soggetti interessati”. Così Rosanna Oliva de Conciliis, presidente della ‘Rete per la Parità’, l’associazione che intervenne nel corso del giudizio davanti alla Corte, nel terzo anniversario del provvedimento, ricorda al Governo e al Parlamento l’estremo ritardo nell’attuazione di quella riforma.
“La sentenza 286 del 2016”, prosegue “fu estremamente chiara: la riforma non poteva essere procrastinata e andava realizzata “per disciplinare organicamente la materia, secondo criteri finalmente consoni al principio di parità”.
In queste settimane la Rete per la Parità, il CNDI- Consiglio Nazionale Donne Italiane e InterClub Zonta Italia, come nel 2017 e nel 2018, stanno organizzando un nuovo incontro pubblico a Roma per fare il punto sulla situazione. “Il nostro obiettivo”, spiega la presidente della Rete per la Parità, “preso atto del dichiarato impegno delle ministre Fabiana Dadone ed Elena Bonetti, è di ottenere l’istituzione da parte del Governo di un tavolo tecnico interministeriale, primo e importantissimo passo per una riforma organica che, nel rispetto dei principi costituzionali, garantisca la parità uomo donna e il diritto all’identità di tutte e tutti”.
La materia, d’altra parte, è di grande interesse come dimostra la petizione “La legge sul cognome materno deve essere approvata” di Laura Cima, che ha raccolto a oggi 54.350 mila firme (e tante altre se ne stanno aggiungendo) su Change.Org. 

Comunicato stampa

Testo ANSA – MERCOLEDÌ 06 NOVEMBRE 2019

Per saperne di più consulta la pagina dedicata al cognome della madre
Roma, 6 novembre 2019
Contatti: segreteria.reteperlaparita@gmail.com- 3356073041

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