Report assemblea ordinaria 5 giugno 2013
(presso Camera dei Deputati, sala delle Colonne, Via Poli 19, ore 11.30-13.30)
Presenti: oltre al Direttivo al completo, la Presidente del Comitato scientifico, alcune rappresentanti di Associazioni e Università aderenti e singole socie.
Nel corso della riunione, come previsto dall’Ordine del giorno, l’assemblea, dopo aver approvato il verbale della precedente assemblea del 13 febbraio 2013, ha deliberato:
1. L’approvazione del bilancio consuntivo 2012 e del bilancio preventivo 2013
I bilanci sono stati predispostii utilizzando il prospetto a ONERI e PROVENTI delle Associazioni non profit, che tiene conto delle liberalità erogate da soci, sia dal punto di vista di anticipazioni economiche non richieste a rimborso, sia di ore lavoro offerte nonchè le liberalità anche da non soci per la vita associativa e la realizzazione delle varie iniziative. Questo criterio consente di fare emergere meglio l’effettiva consistenza dell’Associazione.
Quando l’iter per iscrivere la RxP all’Albo regionale delle Associazioni di Promozione sociale sarà stato completato sarà possibile iscriversi all’elenco delle Associazioni che possono richiedere il 5 per mille e si potranno detrarre le liberalità erogate a favore della RxP.
2. L’elezione del Direttivo
Il Direttivo è confermato, con i seguenti incarichi: Presidente Rosanna Oliva, Segretaria Serena Dinelli, Tesoriera Daniela Monaco, Consigliere Gigliola Corduas e Anna Maria Isastia e potrà chiamare a collaborare altre socie relativamente a specifici progetti e/o iniziative.
3. Il cambio sede, la cui richiesta era stata già avanzata nell’assemblea dello scorso anno
L’argomento Criteri per la nomina delle socie e soci onorari, dopo una breve discussione generale è rinviato.
Nella sua relazione Rosanna Oliva, Presidente dell’Associazione ha ringraziato le partecipanti, specie chi viene da altre città; Teresa Gualtieri, da Catanzaro; Giuliana Giusti- Univ. Venezia; Susanna Schivo Zonta club Genova; Letizia Giello, da Modena; Marilisa D’Amico, Università di Milano; ha fatto presente con soddisfazione che una relatrice e un relatore al nostro convegno che seguirà oggi nel pomeriggio, Lorenza Carlassare e Stefano Ceccanti, sono stati appena nominati dal Presidente del Consiglio tra gli esperti e le esperte per le riforme. Nella Commissione governativa sono presenti dieci donne grazie alle forti pressioni esercitate da più parti, a partire dalle proteste dell’Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria in occasione della nomina di soli saggi uomini da parte del Presidente della Repubblica, rilanciate dall’Accordo quando circolavano soltanto nomi di uomini per la Commissione governativa per le riforme.
Ha, inoltre, riferito sulle varie iniziative in corso e ha comunicato a che la RxP è stata invitata a un incontro a fine giugno con la ministra Idem, che non potrà intervenire al Convegno sulla riforma elettorale.
Nella sua relazione Teresa Gualtieri, Presidente del Comitato Scientifico, premette che il C.S. intende lavorare utilizzando le due caratteristiche positive della Rete per la Parità: 1. La dimensione nazionale; 2. La compresenza di associazioni e università. Riferisce di due importanti iniziative portate avanti insieme alla Presidente della RxP: 1. Un progetto per azioni positive con l’Università degli Studi di Milano e CONFSAL, che poi ha trovato difficoltà per un taglio di fondi, e che sarà ripreso con altra formula. 2. Il Progetto “Donne nel Mediterraneo”, che è stato avviato insieme con Maria Paola Azzario del Forum donne del Mediterraneo e si avvarrà della collaborazione delle Università di Pavia e Ca’ Foscari.
Partendo dalle comunicazioni delle due presidenti e da interventi delle presenti, sono stati approfonditi i seguenti punti:
a. Nomine
Marilisa D’Amico (C.S.) propone che si predispongano curricula di donne competenti e effettivamente disponibili, e che non siano contro le donne. Questo è importante perché prossimamente ci saranno da fare parecchie nomine significative. Sul tema interviene anche Carla Mazzuca: propone di organizzare un incontro tra le socie della RxP con i “saggi”.
b. Contro l’abuso di posizione dominante
L’egemonia che ancora si evidenzia nelle scelte per le nomine è la manifestazione dell’abuso di posizione dominante di una oligarchia maschile che non ha alcuna intenzione di cedere in parte potere alle donne: come già denunciato dalla RxP col lavoro della socia Francesca Spadaro. Oliva riferisce di una possibile iniziativa giuridica con implicazioni anche internazionali, di cui si è discusso nell’ultima riunione del Comitato Scientifico. In quella sede Maria Paola Azzario (FORUM delle donne del Mediterraneo), ha fornito interessanti indicazioni. Sarebbe un’iniziativa perfettamente in linea con gli obiettivi della RxP. Va affidata dal Comitato scientifico ad un gruppo ristretto, in collaborazione col Direttivo.
c. Par condicio di genere
Con impegnative battaglie delle donne parlamentari in maniera bipartisan, sostenute dalle associazioni femminili, si è ottenuta l’estensione alla presenza delle donne della legge sulla par condicio nei media durante le campagne elettorali e nella comunicazione politica (articolo 3 della legge 215 del 2012), ma l’Agcom la ignora. La RxP, con la collaborazione della socia avvocata Anselmo, ha inviato una diffida all’Agcom per ottenere il rispetto della norma (è ancora un caso di abuso di posizione dominante). Sul tema è stata anche inviata una lettera dell’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria alla RAI. Inoltre la senatrice Monica Cirinnà ha presentato un’interrogazione parlamentare, rivolta ai Ministri dello sviluppo economico e per le Pari Opportunità.
d. Ricorsi contro le giunte monosex o non equilibrate
Sono state ottenute decisioni favorevoli sui ricorsi della Rete per la Parità contro la Giunta monogenere del Comune di Cervaro contro la giunta di Colleferro. Siamo tempestivamente informate sui ricorsi presentati da ANDE Roma, importante quello riguardante la Giunta di Civitavecchia perché la decisione del TAR contiene una definizione formale di “presenza equilibrata” fissandola ad almeno il 40 %. D’Amico rileva che definizione analoga è stata adottata nelle decisioni sui ricorsi contro la Giunta regionale in Lombardia (TAR e Consiglio di Stato).
Per una strategia che riduca la necessità di ricorrere ex post, si delibera di mandare una lettera aperta alle nuove sindache e ai nuovi sindaci, inviata per conoscenza all’ANCI, avvertendoli che se non rispettano le disposizioni vigenti le associazioni, oltre ai ricorsi per l’applicazione della legge 125/2012 e delle altre normative, si chiederà alla Corte di Conti di valutare se sottoporli a giudizio per responsabilità contabile, in quanto il non rispetto delle norme inficia e mette a rischio l’attività della Giunta.
Azioni per il doppio cognome. Susanna Schivo sta seguendo personalmente un ricorso a Genova per il caso di un bambino che ha la doppia cittadinanza. Il tema del doppio cognome fu trattato nel convegno organizzato da Giuliana Giusti, presidente del CUG di Cà Foscari (C.S.). Ciò che occorrerebbe è in realtà una legge, ma il Parlamento non provvede. Addirittura il Senato nella scorsa Legislatura ha eliminato dal DDL sull’equiparazione della prole una disposizione approvata dalla Camera che impediva il cambio del cognome del figlio/figlia riconosciuto solo successivamente dal padre.
Comunicazione La presidente informa che allo scopo servirà anche il nuovo sito www.reteperlaparita.it. ora sul web grazie alla collaborazione gratuita che è riuscita ad ottenere.
Si potranno inviare commenti e, inserendo la propria mail potranno essere ricevuti gli aggiornamenti.
www.reteperlaparita.it.
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